New Orleans. Un giovane jazzista sogna di commettere un omicidio e quando si sveglia tutto gli fa pensare di aver veramente ucciso un uomo. Occorre indagare e purtroppo le indagini forniranno altre prove della sua colpevolezza. Ma ricostruire i fatti non sarà facile. Ben interpretato da Kevin McCarthy (un po' spaesato Edward G. Robinson), Giorni di dubbio è un tipico B-movie anni '50. I titoli di testa con la sequenza dell'incubo e le scene finali sono da antologia. Perfetta la colonna sonora. Interessante, merita senza dubbio la visione.
Un uomo sogna di uccidere qualcuno e al risveglio è macchiato di sangue; poi scopre di conoscere una villa in cui non è mai stato... Buon noir dal mistero non inestricabile, e con un plot piuttosto semplice (la soluzione arriva con troppa semplicità ed è un po' facilona) ma comunque ben strutturato, che si avvale di interpretazioni efficaci, una bella fotografia (l'incubo iniziale ha una certa atmosfera) e un accompagnamento musicale insinuante: non a caso l'ambientazione è, significativamente, New Orleans. Si vede con piacere.
Notevole thriller che parte da un'idea sicuramente non di prima mano (sogno o realtà?) ma che si dipana più che bene, offrendo numerosi momenti di tensione. Belli i titoli di testa psichedelici e la ricostruzione del presunto sogno delittuoso, ambientato in una stanza dai molteplici specchi. Kevin McCarthy si cala convincentemente nel ruolo dell'uomo angosciato dalla possibilità di aver commesso un delitto e non gli è da meno Edward G. Robinson in quello del sagace sbirro.
Tratto da un racconto di Cornell Woolrich, un thriller intrigante nello spunto di partenza, più debole nella conclusione, con una soluzione del mistero che giunge un pò casualmente. Però c'è una bella atmosfera onirica/visionaria, il racconto procede senza tempi morti e offre anche una discreta tensione. Buone prove di uno stralunato McCarthy (che come in L'invasione degli ultracorpi non viene creduto da nessuno) e di un sornione Robinson, suo cognato poliziotto. Il jazz della colonna sonora ben si sposa con l'ambientazione a New Orleans.
Un musicista sogna di uccidere un uomo in una stanza ricoperta di specchi: un incubo che continua al risveglio, quando inizia a sospettare di aver commesso il delitto anche nella realtà... Remake di un film diretto solo pochi anni prima dallo stesso regista, questa volta con un nome importante nel cast come Robinson,, autorevole nel ruolo del poliziotto cognato del protagonista, interpretato da McCarthy, ancora una volta alle prese con lo scetticismo di chi lo circonda. Thriller intrigante e stringato, rende un buon servizio al racconto di Woolrich a cui si ispira.
MEMORABILE: La sequenza dell'incubo all'inizio in cui il delitto è moltiplicato dagli specchi che ricoprono le pareti della stanza di forma ottagonale.
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