L'obiettivo del furto non è tanto la preziosa corona - restituita a Scotland Yard dall'abile Jenabell (Boschero) dopo dieci minuti assieme a una lettera in cui spiega che era stata rubata solo come dimostrazione di potere - quanto il segretissimo Waradoff A-4, gigantesco diamante rinvenuto sotto un'esplosione nucleare e che il governo francese tiene chiuso in una banca senza che quasi nessuno sappia della sua esistenza. Ci si sposta a Parigi quindi, dove l'impomatato sir Reginald Hoover (Browne), dopo aver sedotto proprio Jenabell (ma non sapeva chi fosse) che passava nei pressi della sua villa con l'hovercraft, si reca per cercare di venire a capo della situazione. In team coi soliti poliziotti maldestri,...Leggi tutto la cui utilità nell'arrivare a una soluzione è pari a zero, Hoover verrà sequestrato e si trasformerà in Argoman, l'invincibile supereroe in calzamaglia gialla. Mescolando bondismo di bassa lega (per gli sguardi da consapevole casanova del protagonista), un po' di calci e pugni in economia, poteri speciali (con la telecinesi Hoover potrebbe spostare interi palazzi, se volesse) e qualche scorcio francese, il regista Sergio Grieco confeziona uno di quei tipici prodotti fine Sessanta in cui gli eredi di Diabolik e Batman combattevano sfoggiando ridicoli abitini. In aggiunta il nostro Argoman viene mosso spesso a doppia velocità come nelle vecchie comiche per accelerarne visivamente l'azione. D'altra parte l'intento è sempre quello di puntare a un intrattenimento facile facile, che sappia coniugare azione e commedia senza permettere allo spettatore di soffermarsi sulla frivolezza dell'insieme o sull'assenza di una sceneggiatura di livello. Ad ogni modo la regia sostiene per quanto possibile la storia e il risultato può dirsi in linea con i film in tema dell'epoca. Non sfigura insomma, nonostante la limitatezza dei mezzi a disposizione e un parco attori non esattamente al top. Browne è rigido, sempre ben vestito e col sorriso pronto, la Bosquero ha già più fascino e, pur nella ridicolaggine dei costumi e degli atteggiamenti che la sua Jenabell le impone, sa almeno guadagnarsi lo status di sexy-nemica del mondo. Lavora in un laboratorio affollato di strani tubi e aggeggi da classico mad doctor, guida un'armata di servitori dai costumi ancor più improbabili dei suoi e ha mire sconfinate (tanto che del diamantone ci si dimentica presto). Minaccia a destra e a manca, sequestra sir Hoover e chiude il quadro di una baracconata in fin dei conti quasi godibile, in cui il ritmo non manca e le musiche di Piero Umiliani danno una mano a reggere il tutto. Curioso come nella lettera da lei lasciata all'interno del pacco con la corona restituita, Jenabell si firmi “Jesabel, the queen of the worls”: d'accordo l'inglese approssimativo, ma almeno scrivere correttamente il proprio nome...
Scotland Yard è alle prese col rocambolesco furto dei gioielli della Corona ad opera della diabolica Jenabell: serve l'aiuto di Argoman, superladro internazionale con le fattezze di Sir Reginald Hubert... Gustosissima contaminazione di supermen e super-rapine, condotta con gran ritmo e divertimento dal maestro dello spionistico tricolore. Malgrado il costumino non proprio accattivante Argoman è uno dei nostri migliori eroi in calzamaglia, la Boschero è al suo massimo, Umiliani in forma. Da vedere.
Puro divertimento questo film del mestierante Grieco, che con l'ottimo Browne e come spesso accade in questi film belle donne ci propongono un prodotto low budget ma di grande umorismo che ben si sposa con la pellicola. Buon ritmo e con simpatici momenti di "cazzeggio" puro.
Se ci fossero le voci onomatopeiche in sovrimpressione durante le scazzottate sembrerebbe proprio di assistere a una puntata della serie Batman: un supereroe in calzamaglia contro una supercriminale, congegni fantascientifici e poliziotti più o meno rimbambiti. Cinema tutto da ridere e persino tenero nella sua ingenuità, da guardare come un fumetto dai colori vintage ed impreziosito dalle sexy presenze della felina e diabolica Dominique Boschero e della dolce Nadia Marlowa.
MEMORABILE: Jenabell inonda la città di banconote per provocare un’inflazione.
Gradevole action che va preso per il lato comico e parodistico. Cast di attori non male, sceneggiatura fragile e spesso anche poco credibile. A tratti grottesca la battaglia contro i robot pupazzi. Il finale è eccessivamente scontato e banale. Insomma, si può vedere ma una sola volta e con occhio benevolo.
L'antieroe scanzonato e mascherato Argoman combatte la terribile Jebelle, che minaccia il mondo. Falso cine-comics italiano più sulla falsariga di Kriminal, Diabolik, Fantomas e i film di 007 che sul genere I tre magnifici Superman, con un interprete che è più convincente senza il suo supercostume giallo. Molto meglio l'affascinante antagonista, ma anche la bellona bionda che affianca l'eroe (durante un colpo alla banca distrae gli uomini di Jenabelle togliendosi i vestiti e rimanendo in slip e reggiseno). Particina per Mimmo Palmara.
Senza il suo lato parodistico, questo film non sarebbe affatto male. In tutta la prima parte funziona bene e diverte. Poi arriva la consueta sequela di luoghi comuni del genere che dovrebbero divertire ma rendono invece il film di colpo poco interessante. Il protagonista convince pienamente sinché non indossa per la prima volta il suo costume da supereroe. Film rovinato da scelte discutibili. Ottime le musiche di Piero Umiliani
Piu un film di supereroi che uno spionistico, ma diretto con grande cura e senso del divertimento da Sergio Grieco. Le scene d'azione sono girate con una certa maestria, i gadget sono divertenti (come la pistola a quattro canne utilizzata dalla cattiva), Dominique Boschero è come sempre molto sexy. Peccato per Mimmo Palmara, decisamente sottoutilizzato in un piccolo ruolo.
MEMORABILE: La rapina alla banca di Francia, con spogliarello per distrarre uno dei banditi.
Sconclusionato e naif ma adorabile pastrocchione psicotronico tra James Bond, il Batman anni 60 e i fumetti neri italiani (ma con tanta ironia e zero violenza), più anni 60 degli anni 60 stessi: grazie alle piacevoli scenografie e al fascino delle location il film, seppur sgangherato e incoerente, fila via che è un piacere. Ottima Dominique Boschero, la migliore di un cast che si diverte e fa divertire non prendendosi mai sul serio. Contaminato con la fantascienza e grazie alle forti dosi di umorismo, involontario o meno, è uno dei migliori spy movies italiani dell'epoca.
Fantacomic poveristico con l'aitante Roger Browne nel doppio ruolo dello stimato Sir Hoover e dell'inafferabile Argoman, sorta di ladro gentiluomo dai poteri sovrumani che questa volta si schiera dalla parte dei "buoni" per combattere la diabolica Jenabell, equivalente femminile del capo della Spectre, interpretata dalla splendida Dominique Boschero al massimo del suo fulgore. Sufficientemente sgangherato per non essere preso sul serio nemmeno per un attimo, e men che mai dal regista e dagli attori, si fa benevolmente apprezzare per le nostalgiche atmosfere sessantiane che emana.
MEMORABILE: Argoman che con la forza del pensiero devia la rotta di navi e aerei.
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Del film esiste uno strano prologo scomparso dalle copie italiane, in cui si vede un esercito asiatico effettuare un'esecuzione ad Argoman, ma lui ovviamente con i suoi superpoteri la farà franca.
Su Youtube sono presenti una cinquantina di secondi in inglese (http://www.youtube.com/watch?v=kpsUoV_1smc) di questa scena che sembra continuare in qualche modo.