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VOLTI ITALIANI NEL CAST
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 16/07/10 DAL BENEMERITO FAUNO
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- Davvero notevole!:
Fauno - Non male, dopotutto:
Stefania, Homesick - Mediocre, ma con un suo perché:
Daidae
Il tema era discretamente in voga in quegli anni, il ventenne che s'innamora della donna più matura. Qui però l'argomento è affrontato bene in tutti i suoi risvolti psicologici e la sofferenza è veramente palpabile e condivisibile, non come in altri film molto più impostati sulla paranoia e sulla ricerca dell'irrealizzabile. La scena in cui Ranieri chiede una sigaretta a Mann, se la si segue bene è molto significativa. Divertente e brillante lo sketch fra la Bolkan e la Melato e anche i consigli tutt'altro che sbagliati di Onorato...
Non mi ha entusiasmato tantissimo questo "Incontro" del buon Schivazappa, valido regista autore di buoni film come Femina ridens. Il cast è ok, Ranieri se la cava bene e la Bolkan è intensa e profonda come sempre, ma il film è un po' noioso e prevedibile.
E' una storia molto semplice, forse la più semplice che si potrebbe scrivere sull'amore tra una donna sposata e un ragazzo più giovane. Ma questo è un pregio: l'assenza di forzate complicazioni nella trama ci consente di concentrarci sui percorsi interiori dei personaggi, e anche il finale tragico appare inevitabile e credibile. L'unica stonatura è Massimo Ranieri, non è all'altezza della Bolkan e, comunque, mi pare che il ruolo sia troppo introspettivo per le sue corde. Film piacevolmente retrò, invogliante.
Nella vivida temperie settantesca cui contribuiscono le inconfondibili arie morriconiane, risaltano il confronto-scontro fra l'ardore e il romanticismo giovanile di Ranieri e i rimpianti e le titubanze borghesi della più matura Bolkan. Moderata e corretta, la regia di Schivazappa si impronta alla semplice linearità, senza scatti di pathos nemmeno in un tragico epilogo che scade nella frettolosa routine. Notevole la Melato, che s'impone facilmente anche in un piccolo ruolo.
MEMORABILE: Il carosello sul digestivo.
Piero Schivazappa HA DIRETTO ANCHE...
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- Se si segue bene,la scena in cui Ranieri chiede la sigaretta a Mann è un po' il sugo di tutto il film...sono due mondi diversi,che al momento di collidere per creare qualcosa di nuovo,si fermano,e restano in un equilibrio svantaggioso per entrambe,ma è l'equilibrio deleterio dato dalla società dei consumi.Come anche la frase"divertiti finchè puoi",può essere la frase più odiosa per uno che in quel momento sta soffrendo da matti per amore,ed è tanto più difficile trovare qualcuno che non l'abbia passato.Il film dimostra che malauguratamente la vita continua,e gli altri non stanno a far caso alle sofferenze,perfino i genitori vanno avanti con la loro attività e tutto il merito lo prende il fratello.Per chi le vede da fuori le crisi d'amore son sempre risolvibili ed esagerate,ma quando ci si è dentro...Per i film impostati sulla paranoia,intendevo quelli con Capolicchio.FAUNO
- La colonna sonora di Morricone è incisa su vinile da collezione "Cam film music collection", abbinata a quella di Addio fratello crudele; disponibile anche in CD.
http://www.youtube.com/watch?v=240n8bbuvW4
Direttamente dalla prestigiosa collezione Lucius, due 45 giri originali:
Ultima modifica: 10/06/18 08:02 da Zender - In dvd per la Mustang Entertainment/Surf Video, dal 18/12/2019
