Una guida per l'uomo sposato - Film (1967)

Paul Mannings chiede lumi ad un amico su come tradire la moglie e farla franca. Da qui una serie di sketch divertentissimi interpretati con grande stile e mimica da un Matthau in splendida forma. La regia di Kelly è svelta e, per l'epoca, moderna, e molte battute sono da ricordare. Gustosi i vari camei di grandi comici del periodo, che servono ad illustrare al protagonista in quali situazioni si potrebbe trovare.

Sì, abbastanza divertente, ma a ben guardare è solo una "resa incondizionata" dell'uomo medio statunitense allo strapotere del matriarcato locale. Come diceva Henry Miller: l'uomo americano s'illude di essere virile, macho e furbetto, ma in realtà - considerando anche tutte le matrone miliardarie che "da dietro le quinte" mantengono saldamente i cordoni della borsa - gli Stati Uniti non sono altro che un enorme "bordello di cui le donne fanno da tenutarie...". Davvero incantevole Inger Stevens, purtroppo morta suicida qualche anno dopo.

Una brillante commedia americana imperniata completamente sul fenomeno del tradimento di coppia. Walter Matthau non ha bisogno di essere commentato, il suo stile un po’ anglosassone regala, agli amanti di questo filone, momenti di grande divertimento. Dal punto di vista della costruzione, il film non ha niente di nuovo rispetto ad altri dello stesso genere se non il ritmo estremamente veloce e qualche siparietto veramente gustoso. Trovo una certa affinità con l'episodio in cui Sordi tradisce la moglie nel film Made in Italy di Nanni Loy 1965.

Desideroso di sperimentare qualche scappatella senza mettere a rischio il felice matrimonio, aspirante fedifrago si fa istruire da un amico scafato, espertissimo nel ramo... E' il pretesto per una serie di sketch comici più o meno riusciti, alcuni dei quali interpretati da volti famosi. La faccia di gomma di Matthau. la sua andatura sbilenca, i suoi sguardi ai posteriori ben fasciati delle belle donne che lo circondano e/o circuiscono, valgono ben la visione, anche se la commedia è tutt'altro che irresistibile ed in fondo assai bacchettona.

Un uomo ha la curiosità di tradire la propria moglie. Commedia che utilizza la trama solo come pretesto per mostrare uomini che si fanno avanti con le donne altrui. Qualche siparietto fa simpatia per le espressioni dei vari commedianti, mentre Matthau è totalmente sprecato. La regia cerca di dare ritmo e quando ha poche idee si limita ad inquadrare i fondoschiena femminili. Moralina finale dopo la passerella del maschilismo matrimoniale.