Mirage - Film (1965)

Mirage
Media utenti
MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Mirage
Anno: 1965
Genere: thriller (bianco e nero)
Note: Soggetto da "Fallen Angel", romanzo dello scrittore statunitense Howard Melvin Fast, pubblicato nel 1952 con lo pseudonimo di Walter Ericson.

Location LE LOCATIONLE LOCATION

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Appartenente alla lunga serie di film in cui il protagonista si ritrova d'improvviso privo di memoria, MIRAGE ha dalla sua un solido romanzo che gli permette di gestire la cosa in modo non banale. Anzi, fin dalle prime sequenze la particolarità è che David Stillwell (Peck) non si rende affatto conto della cosa. Nel palazzo dove si è appena verificato un blackout, una donna (Baker) gli parla come se lo conoscesse da tempo e lui realizza di non sapere chi ha di fronte. Nel frattempo qualcuno si è buttato di sotto morendo: è Charles Stewart Calvin (Abel), il proprietario della Fondazione per la quale David lavora come perito contabile (o almeno questo è quanto...Leggi tutto ricorda). Del suo presente ha memoria, per quanto molto relativa; ciò che proprio ha dimenticato è la sua vita prima degli ultimi due anni. Un'amnesia assai singolare, alla quale il consulente psichiatrico al quale si rivolge per fare chiarezza si rifiuta di credere, convinto che l'uomo lo stia prendendo in giro.

A David non resta che rivolgersi a un detective privato, tale Ted Caselle (Matthau), un novizio della professione che però pare meno sprovveduto di quanto possa apparire. E capisce subito che qualcosa non va, perché qualcuno li segue nell'ombra e se tutto fosse il parto della mente di David la cosa non si spiegherebbe. Anche il rapporto con la donna incontrata durante il blackout, che avrà modo di ritrovare più volte, nasconde qualcosa di oscuro: lei sa qualcosa che non può dire e contribuisce a rendere caotici i pensieri di David e di conseguenza i nostri, che come lui non possiamo sapere cosa tutto ciò celi. Ci sarà modo di scoprirlo soprattutto in un finale chiarificatore costruito filmicamente in modo molto interessante, con un flashback che riaffiora in frammenti alla memoria in un momento decisamente teso.

Edward Dmytryk costruisce il film inserendo molti elementi da noir che sviano abbastanza dal nucleo "mystery" che ne costituisce il fascino, trovando nel Caselle di Walter Matthau un personaggio secondario strepitoso cui il grande attore dà statura e ironia fondamentali. Peck, meno estroso, è comunque il solito grande professionista e a dibattersi tra sogni e flashback da interpretare si muove bene fin dai tempi di Hitchcock (IO TO SALVERO'). L'atmosfera, in una New York in bianco e nero che fa da bello sfondo alla vicenda, è perlopiù centrata (leggermente diradata nelle scene con la Baker), nonostante una colonna sonora di Quincy Jones piuttosto rumorosa che poco favorisce una migliore immersione nel giallo da risolvere. Kennedy e McCarthy fanno i tirapiedi dal grilletto facile che contribuiscono a una non precisa collocazione del film in un genere, mentre poco spazio è lasciato alle giustificazioni mediche dell'amnesia di David. La soluzione può comunque dirsi soddisfacente e credibile (al contrario della caduta di Calvin dalla finestra, realizzata attraverso un tremendo fotomontaggio), degna conclusione di un'opera magari non troppo coinvolgente ma piacevole da seguire e scritta con buon gusto e qualche trovata sorprendente (la roulette russa, all'epoca non certo inflazionata come oggi).

Chiudi
TITOLO INSERITO IL GIORNO 12/07/10 DAL BENEMERITO RAMBO90 POI DAVINOTTATO IL GIORNO 7/07/23
Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Rambo90 12/07/10 21:58 - 7659 commenti

I gusti di Rambo90

Un uomo comincia progressivamente a perdere la memoria e c'è gente che lo cerca continuamente per ucciderlo. Da qui prende il via una storia complicata, dal sapore hitchcockiano, ottimamente diretta dal bravo Dmytryk e interpretata dall'inedita coppia Peck-Matthau (il secondo nei panni di un investigatore privato) che dimostra di interagire alla grande. Peck (più presente) è ottimo e ricorda molto il suo ruolo in Io ti salverò. Soluzione inprevedibile.

Myvincent 17/03/18 08:11 - 3721 commenti

I gusti di Myvincent

Black out in un grattacielo di NY, black out nella mente di un uomo che da quel momento in poi non riesce a collegare i pezzi della sua vita. Gregory Peck dà volto a quest'uomo con la classe e la bravura a cui ci ha abituati, zigzagando sul terreno scivoloso di un thriller troppo verboso per allarmare veramente. Come contraltare un Walter Matthau superironico, il cui contrasto funziona alla grande.
MEMORABILE: La caduta tutta hitchcockiana del magnate dal grattacielo.

Galbo 25/05/11 19:24 - 12372 commenti

I gusti di Galbo

Deve molto ad Alfred Hitchcock questo thriller di Edward Dmytryk, oltre che per la complessità della trama (il tema centrale è quello dell'amnesia) per la costruzione della tensione e il meccanismo narrativo generale, anche se manca quella componente sottilmente ironica che caratterizza i capolavori del maestro inglese. Buona la prova dei due protagonisti Gregory Peck e Walter Matthau.

Didda23 13/08/18 10:08 - 2424 commenti

I gusti di Didda23

Un'opera indubbiamente girata con tutti i crismi del caso e interpretata magistralmente da Peck e da un Matthau in grandissimo spolvero, eppure si avverte costantemente l'assenza di un qualcosa che la possa rendere indimenticabile. La sceneggiatura, forse eccessivamente arzigogolata, non permette una piena empatia con il protagonista alle prese con un'amnesia che ne limita le capacità cognitive per valutare ciò che gli ruota attorno. La soluzione della vicenda non soddisfa appieno, ma nel mentre si assaporano momenti più che notevoli. Altalenante.
MEMORABILE: L'entrata di scena di Matthau; Le scale sotterranee; I primi ricordi che iniziano a riaffiorare.

Daniela 17/06/20 13:54 - 12606 commenti

I gusti di Daniela

Un uomo colpito da una parziale perdita di memoria si trova al centro di un pericoloso intrigo in cui è difficile distinguere realtà ed immaginazione... Se il personaggio da lui interpretato ha dimenticato quasi tutto, Peck dimostra di ricordarsi bene lo smemorato che ne fece un divo, e la sua presenza, unita alla complessità della trama, imprime un'impronta hichcokiana al film,  un poco verboso ma reso gradevole anche dall'ottimo parco attoriale nel cast di supporto, a partire da Matthau, impagabile nel ruolo di un detective al suo primo cliente ma già molto scafato.  
MEMORABILE: Il detective si inventa una segretaria e un socio per darsi arie, salvo confessare subito dopo candidamente di essere al suo primo cliente. 

Tarabas 20/02/22 17:52 - 1878 commenti

I gusti di Tarabas

Un uomo crede di essere un contabile nel suo ufficio di New York, nel mezzo di un black out, ma il black out vero è forse nella sua memoria. Interessante thriller d'epoca ben diretto dall'esperto regista, con un cast notevole impreziosito dal protagonista e da un Walter Matthau in gran forma, ha un taglio hitchcockiano ma senza scadere nel plagio. Bella fotografia in bianco e nero e non male la risoluzione dell'intrigo, plausibile e avvincente.

Nicola81 19/08/22 12:12 - 2827 commenti

I gusti di Nicola81

Da un romanzo di Howard Fast, uno dei thriller più belli degli anni '60 (decade che nel genere ha visto sfornare diverse gemme). Lo spunto iniziale dell'amnesia è già intrigante di suo, e si sviluppa attraverso una sceneggiatura avvincente e una tensione che attanaglia lo spettatore per l'intera durata, rendendolo partecipe dell'angosciosa situazione in cui è precipitato il protagonista, e anche l'epilogo regge. La Baker tende a piangersi troppo addosso, ma Peck è molto bravo al pari degli altri comprimari, in particolare Matthau investigatore privato che non disdegna l'ironia.
MEMORABILE: Le due visite allo psichiatra; L'inseguimento a piedi; La soluzione del mistero.

Anthonyvm 27/10/22 02:01 - 5612 commenti

I gusti di Anthonyvm

Thriller di stampo hitchcockiano (la presenza di un Gregory Peck con problemi di memoria e identità incerta aiuta l'associazione), dal setup molto intrigante, fra blackout, incidenti sospetti, stanze che scompaiono e tizi loschi pronti a uccidere, ma non altrettanto convincente nella seconda parte, pure per l'assenza di un efficace clima di alienazione che avrebbe quantomeno sostenuto la suspense. Soluzione del mistero non banale, ma neanche all'altezza delle aspettative, specialmente a causa dell'eccessiva verbosità. Ottimo comunque Matthau nei panni del buffo investigatore privato.
MEMORABILE: Invito alla festicciola hot durante il blackout; Nei sotterranei del palazzo; Visita dall'irascibile consulente psichiatrico; Il flashback rivelatore.

Cerveza 30/04/23 13:25 - 348 commenti

I gusti di Cerveza

Un uomo realizza durante un blackout di avere la memoria in frantumi, così tenta di ricomporre la sua vita recente utilizzando i pochi particolari raccattati nella mente; purtroppo anche quelli si rivelano effimeri e cangianti. Inevitabile come anche lo spettatore venga trascinato a braccetto in questo annaspare a tentoni senza punti di riferimento, stato d'animo di sospensione e d'ambigua incertezza che alla lunga stancano, anche perché il protagonista non trasmette quell'umana empatia che farebbe sentire emotivamente coinvolti e i fatti impiegano troppo tempo a disvelarsi.

Puppigallo 26/06/23 15:44 - 5250 commenti

I gusti di Puppigallo

Un Peck in parte, aiutato da una buona squadra di attori di supporto - su tutti Matthau (simpatico detective privato) e la Baker - fa sì che questa pellicola, in cui il singolare vuoto mentale del protagonista la fa da padrone, prosegua senza causare particolari cali di interesse nello spettatore. Tra tentativi di ricordare, flashback, particolari che tornano qua e là in mente e aggressioni varie, il tutto decongestionato da una donna che pare remare dalla sua parte, si arriva all'epilogo, che dopo aver creato una certa aspettativa può deludere un po'. Comunque, nel suo genere riuscito.
MEMORABILE: Dallo psicologo; La fasciatura di oblio; "Fermo o lo uccido". "Ti risparmio la fatica"; "Per poco non prendevi me". "E con questo?".

Diane Baker HA RECITATO ANCHE IN...

Spazio vuotoLocandina Viaggio al centro della TerraSpazio vuotoLocandina MarnieSpazio vuotoLocandina Il silenzio degli innocentiSpazio vuotoLocandina Il rompiscatole

Paulaster 7/12/23 18:00 - 4373 commenti

I gusti di Paulaster

Durante un blackout un uomo perde la memoria e un altro precipita da un grattacielo. Prologo spiazzante a causa dell’amnesia improvvisa che diviene successivamente farraginoso nella ricerca di spiegazioni (alla polizia, dallo psichiatra). Peck fa quel che può in un ruolo da caccia all’uomo e finisce in ombra quando entra in scena Matthau, che stempera i toni con una brillante ironia. Sia le fughe che le sparatorie (addirittura ravvicinate) non sono girate coi tempi giusti. Lo svelamento del mistero fantapolitico ammicca ai rischi del progresso ed è solo buonista.
MEMORABILE: Il sotterraneo sparito; Gli uomini come formiche; Il salto dal grattacielo.
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICA:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.