Interessante. Tratto dal romanzo "La Madre" di Grazia Deledda. Di facile lettura, Monicelli ha coinvolto all'epoca gli abitanti del luogo. Un costante sentimento velato dalla faida, fa apparire l'interpretazione di Mel Ferrer dolce e armoniosa. Buona anche l'interpretazione di un giovane Amedeo Nazzari.
Un giovane parroco torna al suo paese natio per sanare ferite antiche fatte di risentimenti senza apparente via d'uscita, ma non sarà solo questo. Monicelli adopera un registro drammatico portando la scena nella sassosa Sardegna e affidando il racconto a un grande Mel Ferrer, che dà prova di indubbia professionalità. A volte un po' didascalico negli affreschi paesaggistici, tanto da farlo sembrare qua e là datato.
Tratto da un'opera di Grazia Deledda, il film ha il merito di mostrare una Sardegna che, con buona pace dei moderni turisti, non esiste più da molto tempo. Grande fascino per tutta la pellicola, soprattutto per gli splendidi paesaggi sardi e per la vicenda che odora veramente di antico, con vaghi echi di Shakespeare. Lea Massari come sempre bravissima oltre che splendida, non le è da meno Mel Ferrer. In un ruolo drammatico si fa apprezzare maggiormente anche Amedeo Nazzari. Suggestivo, anche se lento e datato in più di un punto. Ma merita un'occhiata.
Mario Monicelli HA DIRETTO ANCHE...
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE: Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT): Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ: Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE: Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
DiscussioneGuru • 30/11/10 15:52 Servizio caffè - 460 interventi
Dedicato a Monicelli Hai creato un capolavoro, con grande rispetto del pensiero di Grazia Deledda e della sua freschezza culturale. Poi hai trasportato il tutto in quei luoghi così ben descritti ma difficili, dove il ricordo della gente è tutt'ora vivo come allora, quando con difficoltà si girava, perché gli attori erano tanti, "troppi", tutto il paese...
Grazie .. perché una piccola parte della mia terra ha vissuto queste emozioni..Ciao