Piccoli equivoci - Film (1989)

Primo lungometraggio di Ricky Tognazzi che, sulla base dell’omonima commedia teatrale di Claudio Bigagli, rimaneggia (nemmeno tanto a dire il vero) il testo originario adattandolo ai tempi cinematografici. Il risultato è una pellicola corale, che analizza lo spettacolo umano della gelosia e degli amori difficili di alcuni quarantenni. Il film è forte della convincente interpretazione degli attori, tra i quali spicca - secondo i miei gusti - un grande Sergio Castellitto (presente anche nella precedente messa in scena teatrale). Da riscoprire.

Film dalla chiara impostazione teatrale (è tratto da una commedia dallo stesso titolo), è la prima regia di Ricky Tognazzi. Il testo affronta i problemi generazionali (primo tra tutti le relazioni interpersonali) di un gruppo di quarantenni e lo fa con una sceneggiatura ben scritta che si mette efficacemente al servizio di un buon cast corale nel quale spicca la prova di un bravissimo Castellitto.

Piccoli equivoci, grossi problemi, manie attoriali, testo teatrale: Castellitto recita alla Nanni Moretti, Quartullo si rende ridicolo come pochi, i comprimari Pistoia e Citran non aggiungono niente al film, mentre le figure femminili sono altalenanti.

Commedia senza pretese con tematiche abbastanza scontate. Il debutto di Ricky Tognazzi come regista comunque regge, anche se si paga lo scotto della scarsa esperienza. Bravo Castellitto, Lina Sastri non convince nel ruolo, Nancy Brilli ininfluente. Buona la fotografia. Colonna sonora monotematica di Jannacci padre e figlio.