Modernizzazione degli evangelici episodi dell'annunciazione e della natività, provocatoria per i ferventi credenti (per le scene di Maria nuda), dissacratoria per i meno fedeli e particolare ed artistica per gli appassionati di cinema. Un collage di immagini statiche ma montate con velocità, ben curate, variegate e completate da qualche analisi scientifica e da riflessioni filosofiche sulla vita e sul rapporto che essa ha con la religione. Myriem Roussel ha il volto semplice e delicato che comunemente si attribuisce alla Madonna. Arte! ***!
Annunciazione (con tanto di comprensibili dubbi di Joseph) e nascita del Pargolo, ai tempi degli Ottanta. Tanto rumore per nulla: all'epoca i cattolici strepitarono per il corpo nudo di Maria), ma oggi che fare scandalo non è quasi più possibile, resta ben poco della pellicola. Il film non è brutto ma, come la maggior parte di quelli di Godard, vive di qualche bel momento e di troppe ciarle vuote e fini a se stesse. Se amate il regista francese, dategli uno sguardo. In caso contrario potete evitarlo.
Dopo Prenom Carmen, un altro esperimento pretenzioso, autoreferenziale e vuoto del nuovo Godard, che questa volta prende le mosse niente meno che dal Vangelo - l'Annunciazione di Maria aggiornata ai giorni nostri - e disquisisce a vanvera sul senso della vita tra assunti religiosi, biologici e astronomici. Del suo passato cinematografico rimane la diegesi frammentaria e caotica, mentre il nudo femminile di cui era stato maestro si svuota di ogni sensualità, a dispetto delle proteste cattoliche all'uscita di questo film. Meglio il corto della compagna Miéville.
Nella prima parte del film la creatività, la spiritualità e il rapporto tra Maria bambina e la madre sono contrapposti alla razionalità "maschilista" del padre. In seguito la continuità antico-moderno identificata con la frase "en ce temps la" ripetuta più volte sottolinea il manifestarsi di Maria nell'incomunicabilità odierna, figura che si interroga sul rapporto corpo-anima, sulla purezza, sull'immanentismo e il trascendentale; Godard si cimenta nel compito difficile di integrare questi temi nella modernità, rendendoli universali nel contesto laico.
MEMORABILE: La necessità di rompere le uova per cucinarle, metafora che Maria usa per esprimere la rivoluzione; "La politca è la voce dell'orrore".
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L'anno di uscita è il 1985. Bruno Cremer e Aurore Clément vanno tolti dal cast, in quanto non hanno preso parte a questo film, ma al cortometraggio di Anne-Marie Miéville che ne precedeva la proiezione, Il libro di Maria (https://www.davinotti.com/film/je-vous-salue-marie/21168).
Anche il corto è quindi del 1985, sebbene IMDB riporti il 1986 (data della proiezione in Giappone).