S-21 La macchina di morte dei Khmer Rossi - Documentario (2004)

S-21 La macchina di morte dei Khmer Rossi
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Titolo originale: S-21, la machine de mort Khmère rouge
Anno: 2004
Genere: documentario (colore)
Regia: Rithy Panh
Cast: (n.d.)

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 18/06/10 DAL BENEMERITO MARKUS
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Markus 18/06/10 12:26 - 3682 commenti

I gusti di Markus

S-21 è una sigla dietro cui si cela un mostruoso lager utilizzato dal regime degli Khmer rossi in Cambogia, tra il 1975 e il '79 per imprigionare e torturare chiunque fosse sospettato di non gradire la dittatura. Il regista è Rithy Panh, uno dei sopravvissuti al genocidio (su diciassettemila). In questo film vengono presentati alcuni aguzzini e mostrati allo spettatore i terribili luoghi di detenzione. Oggi l’S-21 è un museo dell’orrore con tanto di agghiaccianti foto delle vittime dei tormenti. Un pugno allo stomaco necessario, per non dimenticare.

Caesars 8/06/11 09:32 - 3778 commenti

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Terribile e necessario. Ricostruzione a 25 anni di distanza di cosa era la Cambogia nell'era Pol Pot. Il regista riunisce, nel terribile lager s-21, due sopravvissuti e un piccolo gruppo di ex-carcerieri che avevano lavorato lì ai tempi. Quello che ne esce è un quadro agghiacciante, dove emerge chiaramente che gli uomini del regime (che si considerano anche loro "vittime") agivano senza porsi la minima domanda su cosa stessero facendo. Una realtà che non bisogna mai dimenticare.

Cotola 8/08/16 12:21 - 9009 commenti

I gusti di Cotola

Atroce ma necessario viaggio nei meandri della follia comunista che in Cambogia costruì una terribile macchina di morte di cui il film spiega i meccanismi anche nei particolari più minuti. E mostra anche come il lavaggio del cervello fatto dal regime abbia ottenuti i risultati sperati, facendo degli aguzzini delle "marionette" prive di coscienza e discernimento tanto da considerarsi anche loro vittime e da non provare più di tanto senso di colpa, ma anzi riproducendo per lo spettatore il loro lavoro mortifero. Durissimo, ma da vedere.
MEMORABILE: Gli aguzzini che reiterano per gli spettatori

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  • Discussione Blutarsky • 7/02/11 18:06
    Custode notturno - 338 interventi
    Markus ebbe a dire:
    Il regista è Rithy Panh, uno dei tre sopravvissuti al genocidio (su diciassettemila!)

    nel commento di Markus c'è un errore, non mi risulta che il regista sia uno dei sopravvissuti al campo S-21.
  • Discussione Zender • 7/02/11 18:55
    Capo scrivano - 47727 interventi
    Vediamo che dice l'interessato...
  • Discussione Markus • 7/02/11 20:07
    Scrivano - 4775 interventi
    Sapevo che fosse stato incarcerato in quel periodo dalla dittatura (è anche scritto in rete) e ricordo lo dissero su raitre quando lo diedero in tv. So che tu Bluetarsky sei stato a visitare il museo all'S-21 in tuo viaggio, per cui ci credo! Evidentemente era stato incarcerato in un altro lager.

    http://www.feltrinellieditore.it/SchedaAutore?id_autore=1000682
  • Discussione Zender • 8/02/11 08:38
    Capo scrivano - 47727 interventi
    Come fai a essere certo che non lo sia, Blutarski?
  • Discussione Blutarsky • 8/02/11 11:11
    Custode notturno - 338 interventi
    oggi ricontrollo, ma il semplice fatto che si scriva che il regista scappo' da un campo di prigionia esclude che fosse l'S-21...nessuno è mai scappato dall'S-21.
    i sopravvissuti sono tali perchè al crollo del regime la macchina della morte si è fermata.
  • Discussione Zender • 8/02/11 11:52
    Capo scrivano - 47727 interventi
    Ok, atendiamo il tuo ricontrollo e poi si cambia.
  • Discussione Caesars • 8/06/11 09:22
    Scrivano - 16799 interventi
    Confermo che secondo il documentario i sopravvissuti al lager furono 3. Il regista di questo lavoro, che è e fu anche pittore, si salvò solo perchè i suoi quadri piacevano al "direttore" di quel lager per cui, al contrario di quanto successe a numerosissimi altri pittori detenuti in quel luogo (alcuni ben più valenti di lui, secondo la sua stessa testimonianza), lo mantenne in vita per godere dei suoi lavori. Nel filmato si vede un altro sopravvissuto ma non viene detto nulla della sua storia.
  • Discussione Markus • 8/06/11 09:36
    Scrivano - 4775 interventi
    Si, tempo fa avevamo (non ricordo dove) appurato che, a dispetto di quanto scritto da Bluto, in realtà ci furono dei sopravvissuti (appunto tre) al lager.
  • Discussione Blutarsky • 8/06/11 12:04
    Custode notturno - 338 interventi
    non ho mai scritto che non vi furono sopravvissuti (basta leggere i miei post), nel documentario se ne vedono due Vann Nath (il pittore)e Chum Mey.
    non mi risulta che il regista Rithy Panh sia il terzo sopravvissuto, all'epoca dei fatti avrebbe avuto sui 15 anni e i bambini all' S21 venivano ammazzati immediatamente senza sottoporli alla trafila prigionia-torture-morte.
    non ho avuto modo di rivedere il documentario di recente, quindi non mi sembra corretto insistere sulla questione, ma non ho nessun ricordo riguardo al regista terzo sopravvissuto.
  • Discussione Caesars • 8/06/11 14:46
    Scrivano - 16799 interventi
    Sono io che ho fatto un po' di casino, nonostante abbia visto il docu ieri sera. Pensavo che Rithy Panh, il regista, fosse anche il pittore rinchiuso nel lager (che invece è Vann Nath). Il terzo sopravvissuto non compare proprio e non viene mai nominato, è possibile che sia morto (ma è solo una mia ipotesi) tra la fine del regime e l'anno di realizzazione del documentario.