Man with the screaming brain - Film (2005)

Bruce Campbell ha parodizzato tutto il parodizzabile: La casa con la tragicomica epopea della Casa 2, l'old-fashion polverosetto del gotico con la sghemba armata (Brancaleone) delle tenebre, la propria carriera con il divertissment-testamentario di My name is Bruce. In questo M.W.T.S.B. si tuffa come i se-stesso miniaturizzati nelle fauci-retro dello sci-fi più difettoso, citando il monstrum della Shelley quanto i più inattendibili fra i mad-doctors della filmografia di serie z. Fra zingari dalla dentatura aurea e robottoni telecomandati finirà col solito bailamme di duri a cui torcere l'indice.

Non è tutta minestra col formaggino quel che è Campbell: per essere una goliardata a braghe calate, si aggiudica anche una graffiante partenza con quell’amorevole insistere dicotomico tra fanatismo capitalista ed effetti del socialismo reale esperiti da un newyorkese in Bulgaria; ma lungi dall’evolvere il film prende gusto a instupidirsi crogiolandosi nella regressione, buttandosi a peso morto su un reboot vieppiù grossolano e burlesco di Whale, tra f/x zingareschi e acting tre metri sotto i minimi sindacali. Un Bruce lontano millenni luce dalle spassose risultanze della prova successiva.