Corto animato in flash dalla grafica vagamente Lichtensteiana (si dirà così?) narra la storia di un uomo bellissimo che, soffrendo per le microdimensioni del suo pene, si reca in un ambulatorio di proctologia (rappresentato come una fabbrica oscura dove alle pareti troviamo le foto dei retti di personaggi famosi) dove nasce una storia d'amore tra il ragazzo e la proctologa che avrà risvolti non proprio graziosi; un po' volgare ma tutto sommato divertente.
La cosa migliore è il titolo chilometrico, wertmulleriano, che stride con la lunghezza mignon del pene del protagonista. A svergognare i palestrati e le loro misure da asilo nido ci pensò già quel talento di Nuti con Caruso Pascoski: la scena della lente d'ingrandimento c'è pari pari anche lì. In questo corto animato le idee divertenti latitano ma di volgarità c'è tutta quella che si possa inserire in 8 minuti: dalla masturbazione con lumaca (intesa come pasta) all'amplesso con una sex machine da video porno. Brutta pure la grafica con quel rosso slavato...
Aitante giovanotto ha un pene microscopico (in senso letterale) ma una professionalissima dottoressa, dopo una temibile colonscopia, riesce a trovare il modo di dargli piacere. L'umorismo di O'Brien tocca ambiti imbarazzanti (e particolarmente delicati per i maschietti), ma senza mai scadere nel volgare: il disegno stesso, in stile fumetto pop, trasforma tutto in una storiella bislacca, nella quale i due protagonisti hanno fattezze (e voce) perfetti per suscitare il divertimento. Irriverente.
Divertente, senza essere un capolavoro. In tutti i sensi siamo in presenza di un "corto". Punta alla semplicità, alla provocazione accettabile e ci riesce discretamente. Ho trovato particolarmente piacevole l'uso della colorazione in bianco/nero/rosso, come nei fumetti poveri di una volta...
Cortometraggio decisamente particolare che sembrerebbe, considerato titolo ed argomento, decisamente improponibile. Invece, in gran parte grazie ad un raffinato stile grafico dal tono naif, opera curiosa e divertente anche se a tratti un po' volgarotta ma vedibile.
Energùmeno tutto muscoli e mascolino ha un piccolo problemino: di dimensioni genitali, al punto che il suo membro compete in gara per il fallo più microscopico, con quello del pur sfortunato Fantozzi. Alla Proctology, clinica frequentata nientemeno che da personaggi illustri aventi stesso problema, tra i quali pure Arnold Schwarzenegger, troverà una dottoressa in grado di risolvergli - mediante applicazioni "tecnologiche" adatte - il problema. Realizzato in Flash, ha un taglio ironico mai volgare, pur se feroce, e si distingue per una impostazione puramente cinematografica.
MEMORABILE: Il rapporto, dopo visione di film hard, con un tortiglione ...
Irriverente senza essere oltraggioso, capace di eludere la volgarità potenziale del soggetto fino a suscitare tenerezza, è un corto d'animazione vagamente transgender, realizzato in Flash con gusto grafico notevole - una commistione di Lichtenstein e pop art di varia estrazione - e buona sintesi narrativa. Insolita presenza su youtube. Sui titoli di coda gli autori ci mettono la faccia... e tutto il resto! Consigliato!
Simpatica l'idea, dove si amplifica all'ennesima potenza il "problemino" del protagonista, che però, proprio grazie all'inconveniente, troverà una sventolona che, sia con mezzi tecnologici, che naturali, gli farà tornare il sorriso. Non male anche la tecnica grafica, stile anni 50-60, essenziale e praticamente monocromatica. Merita un'occhiata.
MEMORABILE: Il mega ingranditore che, puntato nel punto giusto, oltre a visualizzare microforme di vita fluttuanti infinitesimamente piccole, trova il pene.
All'inizio fa un certo effetto, poi man mano che passano i minuti (pur scadendo in scene molto esplicite) risulta abbastanza godibile. L'animazione è ben fatta (da citare il disegno della sensuale dottoressa); si può vedere almeno una volta, se cercate qualcosa di particolare.
Le dimensioni contano? Pare di no, ma sicuramente entro certi limiti. Il fusto alla Li'l Abner protagonista di questo "corto" ce l'ha proprio "cortissimo" ma, per sua fortuna, una proctologa intraprendente (a proposito: mestiere necessario ma che presumo, forse a torto, ingrato) saprà trovare una soluzione con l'aiuto della tecnologia. Volgarotto ma spiritoso, perfino elegante grazie al tratto molto stilizzato. Consigliato soprattutto ai maschietti: ci sono buone probabilità che la visione provochi loro sensazioni comparative consolatorie.
Bella Addormentata risveglia Principe Azzurro con potenti mezzi tecnologici, alla fine l'amore trionfa! Gay-o stuzzichino animato, giocato sullo sfasamento apparenza-sostanza, o apparenza-ruolo: Mr.Gaylord è muscolarmente ipertrofico, sfacciatamente macho ma sofferente di ipotrofia genitale e di incapacità erettile. Iperfemminile nei caratteri secondari, ma dominante è invece la dottoressa proctologa. Ironico il ristabilirsi dell'equilibrio tradizionale-naturale dei ruoli sessuali nel finale. Bella grafica pop in rosa e nero...
MEMORABILE: Le lacrime che scorrono sul viso dalla mascellona squadrata di Mr.Gaylord! "I like hummingbirds...".
Mah, che dire di questo cortometraggio (poco più di 8 minuti)? L'animazione in flash è discreta, così come i disegni, che pur essendo abbastanza stilizzati sono funzionali alla storia ed ironici al punto giusto. Bello l'uso della colonna sonora e del sonoro in genere; la storia è ben riassunta dal titolo, quindi sapete cosa aspettarvi. Un divertissement volgarotto ma comunque guardabile. Divertente la galleria di divi famosi, con Hasseloff e Schwarzy (poveretti!).
Che dire? Non lo definirei volgare, piuttosto una feroce presa in giro di una grande preoccupazione maschile. Le linee stilizzate ricordano i cartoon comici come il mini scenziato Dexter e la proctologa potrebbe risultarne la procace zia nubile. Alcuni passaggi sono forzati (il maccherone!), ma la forza di questo corto risiede nelle conclusioni: la tecnologia e la comprensione possono molto. Consigliato agli ansiosi.
Per essere strano, è strano. Titolo à la Wertmuller, grafica pop in rosa e nero, naïveté da prologo di un film a luci rosse, sventole quantomeccaniche: un'atmosfera decisamente surreale per trattare di ipotrofia genitale e disfunzioni erettili. Ma alla fine, grazie ad una maliziosa combinazione fra tecnologia e romanticismo, sboccerà lo stran-amore. Goliardico, anzi gonadico, ma non esattamente volgare. C'è un alone di voluta ingenuità a rendere il tutto ironico e leggero, anche per noi maschietti.
Uno dei tanti inutili video di cui pullula internet. L'ho visto solo per il curioso titolo e perché era un corto.. in tutti i sensi. Non ci trovo niente da salvare: disegni stile Hanna e Barbera, collage di immagini da principiante, "trama" risibile e banale, scontato humour su una fissa dei maschietti (ma pure di molte femminucce), tormentone stra-utilizzato su una miriade di film... altro che originalità. Qualità scarsissima, da animatori principianti di cui il mondo è pieno. Fosse stato possibile l'avrei cestinato.
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