I fratelli Dardenne portati in periferia di Roma: le scelte registiche e la storia raccontata (una bambina abbandonata viene accolta nella casa e nel mondo di un'attempata artista girovaga) ricordano inevitabilmente quelle dei fratelli di Liegi. La differenza essenziale sta pero nel modo in cui vengono raccontate le difficoltà di un mondo ai margini: in questa pellicola italo-austriaca ci sono una tenerezza di fondo e una bellissima solidarietà tra i protagonisti che rendono tutto il film più leggero pur nella durezza della vicenda.
L'incontro con una bimba abbandonata al parco è il semplicissimo spunto iniziale di questa toccante docufiction italo-austriaca, che fa della naturalezza e della genuinità i propri punti forti. La spontanea vitalità infantile e i teneri occhioni della piccola Asia Crippa portano gioia, colore e freschezza in un paesaggio grigio, fangoso e dissestato come quello del quartiere romano di San Basilio. E sulle rocce, l'incuria e la sporcizia prendono lentamente il sopravvento gli eterni sentimenti umani: l'altruismo disinteressato, l'istinto materno, l'affetto paterno, l'amore, la speranza.
MEMORABILE: L'amara tristezza finale nel volto di Patrizia Gerardi.
Buona docu-fiction che utilizza una storia piccola ma universale come l’abbandono di minore per raccontare alcune sfaccettature dell’animo umano: egoismo, altruismo, amicizia, l’amore materno insito nella donna, che in un giorno qualunque trova una bellissima bambina al parco da sola su un’altalena. Semplice e genuino, nessun fronzolo e tanto cuore, mai sopra le righe e rispettoso dei personaggi. Questi ibridi sul filo del documentario non mi fanno impazzire, ma questo è senza dubbio un buon prodotto.
Film rivolto soprattutto a un pubblico più "sensibile" a un certo tipo di cinema autoriale (tant'è che ha fatto incetta di premi un po' ovunque), mentre per la parte di pubblico più generalista l'opera del duo Covi-Frimmel può risultare una tortura, vuoi per lo stile da fiction-documentario, vuoi perché a livello di trama non succede praticamente nulla. Ponendomi nel mezzo, ho trovato interessante la scelta dell'ambientazione (la periferia romana) e la sincerità dell'operazione. Per il resto è difficile non annoiarsi. Decisamente non per tutti.
MEMORABILE: Il ritrovamento della piccola; Il senso materno di Patrizia.
POTRESTI TROVARE INTERESSANTI ANCHE...
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICA:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
Ma in Italia è stato distribuito? Io lo vidi nella saletta, ultimo bastione per riuscire a vedere un certo tipo di cinema, che ho qui vicino casa in Belgio
Se Post mortem , che qui da me non è proprio uscito, è uscito in 5 sale...
Vari siti indicano che il film è uscito qui da noi il 14 Maggio 2010, ad un anno esatto dalla prima proiezione al Festival di Cannes.
Tolte comunque le varie manifestazioni cinematografiche, il debutto vero e proprio nella sale comuni è avvenuto il 13 Novembre del 2009, in Austria naturalmente.
Non sia mai che fossimo noi italiani i primi a farlo...
DiscussioneDidda23 • 28/07/11 17:13 Contatti col mondo - 5798 interventi
Nella videoteca che frequento è un film che è stato visto da molti e con commenti iper-positivi..Purtroppo la cosa mi impaurisce e solitamente tendo a rimandare...
Vai Didda fidati!Iper-positivo no, un bel film certamente.
Il problema della fruibilità di un cinema più di nicchia ti assicuro che non è solo italiano, anzi: qui da me i cinema più piccoli si stanno estinguendo e mi è capitato più di una volta di dover prendere il treno ed andare ad Anversa o Bruxelles per vedermi un film...la cosa mi ha dato una grande emozione anni'50, certo, ma è il simbolo di un problema internazionale (o quanto meno italo-belga)
DiscussioneDidda23 • 28/07/11 17:38 Contatti col mondo - 5798 interventi
Se lo dici tu mi fido.Visto che come ho scritto in comunicazioni di servizio abbiamo un'ottima affinità (85%)su un campione abbastanza significativo,mi fido ciecamente.
Quest'anno sono già stato 2 volte a Liegi e l'anno prossimo ho intenzione di tornarci(ho un caro amico che studia ingegneria).Magari se possibile sarebbe bello trovarsi!
DiscussioneZender • 28/07/11 18:04 Capo scrivano - 47731 interventi
Attento Jan che terremoto-Didda arriva dappertutto! Non esiste un davinottiano che possa sentirsi tranquillo. Lui lo va a stanare! Abitasse pure in Siberia prima o poi arriva anche lì. E' solo questione di tempo :)
DiscussioneDidda23 • 28/07/11 21:29 Contatti col mondo - 5798 interventi
Studiando è più facile,purtroppo poi entrerò nel vortice della disoccupazione e mi toccherà emigrare..Farò il missionario e espanderò il Vangelo e l'insegnamento di Marcel in tutto il globo..
Zender ebbe a dire: Attento Jan che terremoto-Didda arriva dappertutto! Non esiste un davinottiano che possa sentirsi tranquillo. Lui lo va a stanare! Abitasse pure in Siberia prima o poi arriva anche lì. E' solo questione di tempo :)
come direbbe il personaggio di Almodovar (citazione tratta da Tutto su mia madre) il buon Didda è un'epidemia, benefica ovviamente.....