A quiet week in the house - Corto (1969)

Dopo essere penetrato furtivamente in una stamberga, un uomo ogni mattina per una settimana spia dentro una stanza diversa dove gli oggetti si animano misteriosamente. Un corto dal sapore beckettiano mescolato col putrido tripudio di oggetti marcescenti o incongrui (come le viti dentro carte di caramelle), il tutto in una struttura quasi da creazione biblica (7 giorni): ma l'uomo qui non è creatore, bensì osservatore di una realtà che non comprende, e il settimo giorno (quello del riposo) sarà anche l'apocalisse. Inquietante e misterioso.

Davvero inquietante. Girato con l'ausilio di un attore in carne ed ossa e le solite sequenza tecniche che tanto apprezziamo (cito ad esempio la gallina), un altro prodotto degno di nota, ma che dico indispensabile. Ottima anche la fotografia e il finale. Da non perdere.

Inutile trovare senso a un film che non ne ha, ma non aver senso non è certo un grave difetto, soprattutto se parliamo di Svankmajer, che incornicia delle inquietantissime animazioni di oggetti e animali, montate con delle sovrimpressioni davvero disturbanti, in una struttura seriale e inspiegabile che sfociano in un finale divertente ed esplosivo; forse un senso tutto questo ce l'ha, ma non m'interessa...

Se altrove erano gli oggetti a ribellarsi, qui è l’uomo a portare con se un carico profondamente distruttivo. Tra bianco e nero e colore, sette segmenti in cui assieme al protagonista gli oggetti che si animano non visti, con effetti visivi particolari e con soluzioni non banali. Da ricordare la macchina da scrivere con le viti sui tasti, la carne macinata che si trasforma in viti e ancora una volta le viti al posto delle caramelle. Intrigante e come molte opere del maestro ceco, di non facile e non univoca interpretazione.

Un uomo entra di nascosto in una casa e giorno dopo giorno osserva dalle porte eventi inspiegabili e spaventosi. Al solito Svankmajer non ci fa mancare nulla e ci sorprende con la sua geniale follia. La struttura del cortometraggio prevede una sequenza di avvenimenti che non potrà che portare a un finale insolito e inaspettato. Ci sono come sempre tutti gli elementi e le trasformazioni care al regista e la figura umana per una volta non rimane in balia delle sue invenzioni.