Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 14/04/10 DAL BENEMERITO SAINTGIFTS POI DAVINOTTATO IL GIORNO 6/05/14
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Saintgifts 14/04/10 23:13 - 4098 commenti

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Storia di fallimenti e "cattiverie" nella provincia del mezzogiorno d'Italia. Basta una persona malevola che semina ad arte mezze parole e il pettegolezzo fa il resto. L'unico vincitore è proprio Sciopèn, chiamato così perché da ragazzo aveva spacciata per sua una composizione di Chopin, ora avvocato che si è buttato in politica e con successo. Girato in presa diretta in 16 mm, buona regia, che evidenzia molto bene gli stati d'animo e l'ambiente provinciale. Un buon cast che si rivela all'altezza. Un po' invadente la colonna sonora.
MEMORABILE: Bel cameo per Guido Celano, zio Cesarin.

Kanon 23/03/11 00:55 - 604 commenti

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Un furbetto getta l'amo ed ecco che i lucci belli pasci si accingono ad abboccare. Occasione per confrontarsi con sé stessi e fare i conti in tasca sulla vita degli altri. Quantunque il cast sia ben scelto, è piuttosto statico e privo di guizzi che lo ravvivino; contemplatore nel sui limitarsi ad esporre i fatti e poc'altro. Non molto felice la scelta della presa diretta: capita che i dialoghi non siano sempre chiari grazie anche a tediosissimi ed invadenti inserti musicali veramente inopportuni e reiterati senza ritegno.

Atellano 5/04/14 21:11 - 3 commenti

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Ciò che rende indimenticabile Sciopèn sono i vari personaggi, non solo i protagonisti, ma anche quelli di contorno. Mi piace citare: Michele Placido che tratteggia magnificamente il nevrotico Francesco Maria Vitale, Adalberto Maria Merli, un dolente e insieme divertito Andrea Serrano, la solare Giuliana De Sio, una Marta Vitale sensuale e piccolo borghese, Tino Schirinzi, un repellente Nicolino vero e proprio Jago di provincia e infine Lino Troisi, un cialtrone avvocato D’Angelo antesignano dei politici di Tangentopoli.
MEMORABILE: La battuta finale resta impressa: “Abbiamo quarant’anni, è il momento nostro”. Allora mi sembrò una luce di speranza. Quel momento non è mai arrivato.

Markus 23/12/20 11:15 - 3690 commenti

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Cattiverie e gelosie tra maestri di musica quarantenni di Chieti. Detta così parrebbe quasi un'arzigogolata vicenda alla Lina Wertmüller, invece è l'esordio alla regia di Luciano Odorisio, che sceglie la non facile via delle paturnie psicologiche/umane per raccontare umori e amarezze di mezz'età. Il taglio è decisamente para-televisivo, tanto che in alcuni passaggi si percepiscono gli stilemi dello sceneggiato primi Anni '80 Rai: molto verbosi, ritmo sonnacchioso, ma con ottimi attori. Ecco, in fondo il film è questo. Musiche mal assortite.

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