Il matrimonio - Film (1954)

Il matrimonio
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MMJ Davinotti jr
Anno: 1954
Genere: commedia (colore)
Note: La copia che oggi si trova è in bianco e nero ma fu girato in Ferraniacolor.

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Insolita commedia in costume ispirata a tre atti unici di Anton Cechov. Non si tratta però di tre episodi separati ma di due storie che finiscono per intrecciarsi e una grossolana conclusione al pranzo di nozze con un Rascel in buona forma che dapprima si rifà a Totò ma poi deborda. Inizialmente si vedono i due prossimi protagonisti (Sordi e De Sica) al bar, dove scambiano quattro chiacchiere sulle donne davanti a una vodka e in presenza di un terzo, che si rivelerà poi essere lo sposo sul cui pranzo di nozze si chiuderà il film. Poi Sordi si alza e va a trovare Valentina Cortese per chiederle la mano, dando così il via al primo pseudo episodio. È un...Leggi tutto Sordi in splendida forma, divertente ma contenuto, il cui personaggio è un complessato per via di una meningite che lo colpì a 12 anni e che salta fuori in ogni discorso. Pieno di tic, ipocondriaco, timido ma orgoglioso, entra subito in contrasto con il freddo pragmatismo della Cortese, prima ancora di arrivare a chiederle la mano. Passa al cancello De Sica e seguiamo lui, alle prese con un difficile recupero crediti. Pur di avere i suoi soldi, entra in casa d’una fresca vedova (Silvana Pampanini) e le inveisce contro, sicuro del fatto di essere ormai vaccinato dal fascino femminile. Invece... Vittorio De Sica come sempre impeccabile, in possesso di una recitazione da teatro di alta scuola. Non diverte molto ma è sicuramente uno spettacolo. Tutti riuniti al pranzo di nozze conclusivo, con il marinaio Rascel chiamato a fare la parte del generale per compiacere gli organizzatori del matrimonio a corto di conoscenze. Ubriacatosi, trasformerà il salone in una nave tradendo le sue vere origini. Il suo è un personaggio che stona un po' con il calcolato umorismo di Sordi e De Sica e i vaneggiamenti finali sono solo forzature comiche malriuscite.

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Rambo90 2/01/12 20:05 - 7661 commenti

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Non troppo riuscito. Nonostante il cast ricco gli episodi sono intrecciati in maniera molto labile e le storie sono giusto macchiette abbozzate. Comunque Sordi e De Sica sono in gran forma (soprattutto il secondo è irresistibile quando inveisce contro la Pampanini per recuperare un debito). Alla lunga però, anche se dura poco, il film annoia e nemmeno lo scatenato Rascel nel finale riesce a velocizzare il ritmo. Evitabile.
MEMORABILE: Sordi e la teoria del ritardo.

Minitina80 3/12/19 22:57 - 2976 commenti

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Il significato dell’opera va colto nell’essenza dei personaggi e nel pranzo di nozze in cui è ben visibile una critica alla borghesia russa, tronfia e incapace di stare al passo col cambiamento storico che l’avrebbe riconsiderata in maniera diversa. In un contesto simile la presenza di attori di livello è un lusso e la commedia non può che goderne di rimando. Meravigliosa e brava Valentina Cortese, ma l’elenco è lungo e il piacere di assistere loro recitare è tanto e sebbene qualche appunto nel finale lo si possa fare, resta una piccola chicca.

Daniela 3/08/20 07:17 - 12606 commenti

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Da tre opere teatrali di Cechov, le storie intrecciate di altrettante coppie: poco interessante quella con Carlo Sposito, garbata  la capitolazione del misogino De Sica di fronte alle grazie della vedova Pampanini e simpatico Sordi malato immaginario in cerca di una moglie che curi lui ed i suoi affari, Nel banchetto di nozze conclusivo interviene anche Rascal finto generale senza però risollevare le sorti della commedia, piuttosto fiacca dal punto di vista narrativo, mentre non è possibile valutarne adeguatamente i pregi formali in assenza della versione originale a colori. 

Noodles 15/04/21 16:15 - 2196 commenti

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Tre pièce di Cechov sul matrimonio, tre storie intrecciate con la presenza comune di alcuni personaggi. Trasposizione non riuscita, perché se è vero che la matrice teatrale dell'opera è più o meno conservata è anche vero che il tutto è abbastanza scialbo. È un bel vedere questo cast tutto assieme, ma Alberto Sordi non convince pienamente e Vittorio De Sica ha dato il meglio in altri film. Dei tre il migliore è il terzo, che presenta un certo umorismo alla Totò e qualche parte capace di far ridere. Gli altri due sono abbastanza noiosi. Evitabile.

Paulaster 5/09/21 10:40 - 4375 commenti

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Tre storie matrimoniali si intrecciano. L'impianto teatrale funzionerebbe anche, ma la trasposizione di storie russe adattate a un cast italiano diviene pesante da subito. De Sica che reclama il credito alla Pampanini, la sfida con lei a duello (ma poi se la sposa)... siamo al limite dell'inverosimile. Meglio Sordi ipocondriaco nei battibecchi pepati con la Cortese (la migliore). L'ultimo ricevimento viene ravvivato da Rascel ma sembra serva solo ad allungare il brodo. Molta forma e pochissima sostanza.
MEMORABILE: Sordi che litiga per la mascella del cane; Rascel ubriaco che detta i compiti navali agli invitati; De Sica che spiega come sparare.

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  • Discussione Daniela • 2/08/20 21:16
    Gran Burattinaio - 5925 interventi
    Film in tre segmenti ispirati ad altrettante commedie di Anton ?echov: Una domanda di matrimonio, L'orso e Le nozze.
    Ultima modifica: 2/08/20 21:20 da Daniela
  • Discussione Daniela • 3/08/20 06:56
    Gran Burattinaio - 5925 interventi
    Una stranezza: nella scheda il film è indicato come in b/n e tale lo è  anche la versione presente su youtube. .
    Nella scheda di IMDB è riportato invece:  Color (Ferraniacolor) , come pure sulla scheda in wikipedia.
    Non si tratta di una svista perché nella recensione di Edoardo Bruno apparsa su 'Filmcritica' nel maggio 1954 si legge:

    Molto importante sul piano di pittura - intendendo questo come qualcosa di vivo, di impegnativo e di rievocativo - l'esperienza di Antonio Petrucci nel film 'Il matrimonio'. Questo gusto per la pennellata delicata e precisa già l'avevamo notato in alcuni suoi felici documentari a colori (...). 'Il matrimonio' trae spunto da Cechov per sfruttare il colore in senso rievocativo ed ambientale: si trattava di dar vita ad una cittadina della vecchia Russia (...) ispirandosi alla pittura dell'Ottocento, ma soprattutto a certi film sovietici ambientati nel mondo della farsa."  (fonte qui).

    Quindi non solo il film è a colori ma sembra anche che nella fotografia risieda il suo pregio maggiore.
    Eppure anche il DVD edito nel 2005 risulta essere in b/n, come specificato nella scheda di IBS che lo vende online.  
    A questo punto, la domanda: che fine ha fatto l'originale a colori?
    La sua scomparsa è dovuta al deperimento dei colori della pellicola utilizzata?
    Non sono riuscita a trovare notizie in rete. 


    Ultima modifica: 3/08/20 09:00 da Daniela
  • Discussione Caesars • 3/08/20 08:26
    Scrivano - 16796 interventi
    Potrebbe essere uscito, come altre pellicole, in doppia versione b&n e colore. E quest'ultima versione probabilmente sarà andata perduta...
  • Discussione Zender • 3/08/20 08:33
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Comunque indichiamo colore sottolineando la cosa nelle note.
  • Discussione Daniela • 3/08/20 08:59
    Gran Burattinaio - 5925 interventi
    Caesars ebbe a dire:
    Potrebbe essere uscito, come altre pellicole, in doppia versione b&n e colore. E quest'ultima versione probabilmente sarà andata perduta...
    E' possibile ma il procedimento in tricromia sottrattiva della Ferraniacolor era piuttosto dispendioso, sono curiosa di sapere come può essere andata perduta la preziosa versione originale.
    Ho messo tra le ipotesi anche il deterioramento della pellicola ma mi pare molto improbabile, dato che altri film girati in Ferraniacolor hanno conservato colori splendidi: tanto per citarne uno per tutti, Miseria e Nobiltà con Totò.
     

    Ultima modifica: 3/08/20 09:03 da Daniela
  • Discussione Caesars • 3/08/20 10:13
    Scrivano - 16796 interventi
    Sul sito di Italiataglia vedo che c'è un doppio nullaosta: uno per la pellicola "normale" , tdatato 9 Febbraio 1954, ed uno per la pellicola in 16mm, rilasciato il 9 gennaio 1957.
    Potrebbe essere che la pellicola 16mm, proprio per il processo estremamente complicato del Ferraniacolor, sia stata stampata solo in b&n.

    Ultima modifica: 3/08/20 10:15 da Caesars