Nuit blanche - Corto (2009)

Una strada bagnata dalla pioggia in una grande città, luci nel buio, gli sguardi di due sconosciuti che si incrociano, una fantasia romantica che sfida le leggi della fisica. Cortometraggio d'esordio di un giovane autore canadese, pochi minuti di sfolgorante bellezza in un raffinatissimo bianco e nero, in cui tecnica dello slow motion e l'elaborazione digitale si uniscono per un risultato poetico ed affascinante. Molto bello anche l'accompagnamento musicale.

Un uomo incontra lo sguardo di una donna dall'altra parte della strada. Il corto racconta quell'attimo, e lo fa con un appassionato romanticismo che esalta la forza travolgente e assoluta dell'amore a prima vista. Forse è un po' eccessivo l'autocompiacimento del lavoro digitale (con un bellissimo b/n), ma Manoukian sa raccontare quell'istante con un trasporto così viscerale e stupefacente da farsi perdonare i virtuosismi. Così abbiamo vissuto il nostro innamoramento e così l'abbiamo ritrovato descritto: sovrumano.

Interessante. La tecnica di animazione (con attori reali) mi è parsa davvero perfetta. Girato in un bellissimo bianco e nero che già dice tutto, riesce a trasmettere, in pochi minuti, un emozione. Notevole, da citare la macchina che va letteralmente in pezzi.

Corto girato in un raffinato bianco e nero e la cui bella l’idea di partenza con il suo breve svolgimento ed il finale “beffardo” viene dilatata dall’uso continuativo del ralenti ed accompagnata da una musica efficace. Forse lo stile è un po’ troppo “pubblicitario” (a mio avviso) ma il risultato finale mi è sembrato abbastanza soddisfacente.