Esploratori dell'infinito - Film (1954)

Esploratori dell'infinito
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Riders to the Stars
Anno: 1954
Genere: fantascienza (bianco e nero)
Note: E non "Gli esploratori dell'infinito".

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Fantascienza americana tipicamente Anni Cinquanta, riconoscibilissima nel suo impianto semplice di cinema dal budget irrisorio. Parte da qualche spiegazione tecnico scientifica dalla base vagamente credibile per imbastire una storia che porti qualche fiero avventuriero nello spazio. Il prestesto, questa volta, è dato da un meteorite che cade nel deserto: Come ha fatto a resistere - prima di distruggersi nell'atmosfera - ai raggi cosmici? Capirlo aiuterebbe senza dubbio i nostri progressi nel campo, e per riuscirci si studia in gran segreto un'operazione che porti lassù tre astronauti con altrettanti razzi in grado di prelevare un meteorite finalmente integro - quindi non distrutto...Leggi tutto come quelli che ritroviamo sulla Terra una volta precipitati - per studiarlo.

Il solito cervellone stila un elenco di dodici uomini valenti (e non sposati, requisito findamentale) dai quale selezionare, dopo vari test, i tre da spedire fra le stelle (i "riders to the stars" del titolo originale). Sono matematici, periti elettronici, teste di un certo valore ma anche necessariamente dotati di notevole prestanza fisica: la prova durante la quale dovranno resistere in una giostra che simula la gravità a 12G è il più illuminante esempio di cosa questo significhi. I dodici, che convergeranno in una base dell'esercito in California, sono personaggi del tutto anonimi tranne in pochissimi casi. Il più significativo è quello di Richard Stanton (Lundigan), guarda caso figlio del dr. Don Stanton (Marshall), l'uomo a cui si deve l'ideazione dell'intero progetto. Un raccomandato? Visti i rischi che si corrono non si direbbe proprio... Il tipo però è ben piazzato, tanto che l'unica donna (con ridicolo, inseparabile cappellino) che dà una mano in fase di reclutamento se ne innamora.

Dopo una estenuante prima parte in cui poco succede, troppo si parla e i test di fatto manco si vedono (a parte quello del 12G), ci si lancia finalmente nello spazio con gli usuali razzi da cinema dell'epoca, che far volare su fondali stellati con movimenti plausibili risulta praticamente impossibile. Non si capisce se sian più comici i razzetti a prosupulsione tipo fornello o i meteoriti, che si spostano sullo schermo con scatti risibili. Un po' più ricercati gli interni dei razzi (ad ambiente unico), ma l'avventura dura ben poco e, dopo qualche buffa caccia all'asteroide, l'unico momento di vago interesse (soprattutto perché non ce lo si aspetta) è l'astronauta disperso nello spazio causa inconveniente tecnico che d'improvviso ricompare in primo piano: all'interno del casco, a sorpresa, un teschio!

Il resto è pura routine fantascientifica, con (almeno nelle prime fasi) tediosissima voce narrante, recitazione appena sufficiente e nulla che possa risultare lontanamente appetibile per il pubblico di oggi. Vale come reperto d'epoca, ingenuo e se non altro colorato discretamente. Destituito di ogni attendiblità scientifica nello spunto sul quale si basa e nella soluzione alla quale si addiviene nel finale, finisce nel mucchio dei troppi film uguali uno all'altro che l'America sfornò in un decennio in cui la fantascienza produsse davvero un gran numero di pellicole...

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 11/04/10 DAL BENEMERITO R.F.E. POI DAVINOTTATO IL GIORNO 31/01/24
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R.f.e. 11/04/10 19:05 - 816 commenti

I gusti di R.f.e.

Sebbene non faccia parte della progettata serie "dell'ufficio d'investigazioni scientiche" - come invece Il mostro magnetico e Attacco alla base spaziale U.S. - è la classica produzione di Ivan Tors, realizzata con i soliti scrupoli sulla verosimiglianza scientifica (ma certe teorie oggi suonano ridicole, come l'idea della sostanza che ricoprirebbe le meteore per proteggerle dai raggi cosmici!). Richard Carlson - nonostante l'aiuto non accreditato da parte di Strock - è meglio come attore che come regista. Operina trascurabile.

Rufus68 28/02/21 23:24 - 3842 commenti

I gusti di Rufus68

Il filmetto ambisce sottrarsi alle ristrettezze del low budget inondando di chiacchiere lo spettatore e cercando di rimanere nell'alveo dell'hard science fiction (quella più aderente alla verosimiglianza tecnica). Il secondo anelito gli è, però, fatale poiché le soluzioni visive e di sceneggiatura, apparentemente realistiche, a distanza di settant'anni decadono in un misero spettacolino assai datato. Unico sussulto rimane lo scheletro fluttuante nello spazio. Poca roba.

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  • Musiche R.f.e. • 11/04/10 11:30
    Fotocopista - 826 interventi
    Gli esploratori dell'infinito fu uno dei pochissimi sci-fi movies degli anni '50 ad avere una vera e propria title-song. Si tratta di Riders to the Stars, cantata da Kitty White.
  • Discussione Zender • 11/04/10 11:59
    Capo scrivano - 47782 interventi
    R.f.e. ebbe a dire nelle curiosità:


    Dallo script di Curt Siodmak, l'autore stesso trasse un romanzo (Riders to the Stars, Ballantine Books n. 58, 1954) pubblicato anche in Italia con il titolo I cacciatori di meteore nel n° 26 della collana "I Romanzi del Cosmo" (Ponzoni editore), datato 15 aprile 1959.

    Ecco, una cosa che non ho mai capito è chi trae romanzi dai film. Mi è sempre sembrata una bieca operazione artificiosa per attrarre il pubblico del film, ma di cui mi sfugge il senso.
  • Discussione R.f.e. • 11/04/10 14:28
    Fotocopista - 826 interventi
    Eh, si è sempre fatto. In fondo a me non dispiace 'sta cosa, perché se ci pensi bene fornisce al collezionista (ti parlo da normale fruitore di film, dato che io non sono un collezionista) un "ricordo" in più legato al film. Mi rammento novelization di film assurdi, come Il mostro della laguna nera, Il pianeta proibito e persino Reptilicus!. Ho un amico che colleziona novelization (ma anche romanzi "da cui" sono stati tratti film) non solo di SF, naturalmente, ma anche di film molto minori. Ne ha degli esempi rari e che ignoravo esistessero...


    P.S.
    Dato che ci sentiamo, ti dispiace togliere a questo film l'articolo ? Non ha quel Gli nella versione italiana, mi sono sbagliato io. Il titolo è solo Esploratori dell'infinito...
    Ultima modifica: 11/04/10 14:29 da R.f.e.
  • Discussione Zender • 11/04/10 17:45
    Capo scrivano - 47782 interventi
    Trovo di gran lunga più interessante collezionare libri da cui sono stati tratti film (e anzi la trovo collezione interessante), ma ovviamente posso ben capire che qualcuno possa trovare interessante anche il contrario. A parer mio è un ricordo distorto del film e, come dicevo, operazione artificiosa e di poco senso, ma tant'è. Eliminato il GLI.