Storia di uomini e dei nell'antica Grecia, con il divino Marte (Roger Browne) che scende tra i mortali per sconfiggere il predone Afro proprio mentre questi sta per entrare coi suoi uomini tra le mura di Telbia. Marte, con la sua corazza dorata, si materializza nella battaglia e mette in fuga il nemico, poi se ne va in giro per la campagna, incontra la bella Dafne e perde la trebisonda: per amarla si fa trasformare in mortale dal padre Giove e cominciano i guai, perché Dafne la cacciano nei posti più terribili e a lui tocca ogni volta d'andare a liberarla mentre il doppiogiochista Massimo Serato accoltella a tradimento a destra e a manca. Buone e scintillanti scenografie, sceneggiatura puerile come...Leggi tutto di consueto anche nei suoi sviluppi ironici, con un unico personaggio a cui sono demandate tutte le parti "brillanti"; ma sono battute terra-terra (e non perché il nostro non è un dio), che l'amico disincantato di Marte invano vivacizza. Meglio concentrarsi sulle fasi più visionarie (le danze coloratissime al tempio delle vestali) o sul finale con pianta carnivora realizzata da Carlo Rambaldi: un mostro un po' rozzo ma che prudentemente celato da giochi di luce e ombre mantiene vivo il suo fascino. Per il resto siamo nell'ambito dell'ordinaria amministrazione, con una confezione più che discreta e un'avventura semplice in linea con la tradizione del peplum. Serato con barbetta e riccioli "alla greca" è il tipico antagonista perfido e spietato, ma lui come gli altri non demerita.
Come è noto, gli dei dell'Olimpo non disdegnavano di assumere vesti umane per raggiungere il mortale di cui si erano invaghiti. Qui è il temibile dio della guerra a scendere sulla terra per salvare la bella Daphne dagli intrighi del perfido Antarus. Un anno prima del discutibile ma interessante Il criminale, Marcello Baldi firma questo peplum dalla trama infantile e scontata ma parzialmente riscattato da scenografie di una certa suggestione. Roger Brown è un Marte imbambolato e sempliciotto, mentre Serato e la Sini sono i cattivoni di turno.
MEMORABILE: La danza delle vestali con i veli multicolore.
Curiosa vicenda per cui Giunone manda suo figlio Dante sulla Terra per risolvere i problemi con un re perfido che combina ogni tipo di malefatte. Piuttosto divertente, con Roger Browne che salta quasi in tutte le sequenze dimostrando grande agilità. C'è anche John Kitzmiller, l'ufficiale di colore americano che fu scoperto dal cinema neorealista ed è poi rimasto in Italia. Piccolo, ma simpatico.
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