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MMJ Davinotti jr
Anno: 1982
Genere: commedia (colore)
Regia: Romolo Guerrieri (Romolo Girolami)
APPROFONDIMENTI: Intervista a Mireno Scali (il sosia di Benigni)
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L'IMPRESSIONE DI MMJ
È il 1982 e la commedia sexy italiana sta ormai morendo, ma Romolo Guerrieri (cioè Romolo Girolami) cerca con un colpo di coda di rivitalizzarla proponendo la figura femminile di Lory Del Santo, fisico atletico e viso da provinciale ammaliante. LA GORILLA è lei, ragazza spaccatutti che lavora col padre (Gianfranco D’Angelo) alla Securitas, agenzia di investigazioni e guardie del corpo (?). Dapprima seguiamo i suoi incarichi (difenderà un gioielliere, poi una prostituta veneta...), quindi ci soffermiamo sulle parentesi familiari, col padre che cerca di farle sposare uomini ipermuscolosi e lei che invece s’innamora dell’imbranatissimo Adelmo (Tullio Solenghi), disegnatore di strisce sognatore...Leggi tutto dallo sguardo perennemente rapito dalla bellezza di Ruby (la Del Santo, appunto). La mezz'ora finale, sicuramente la parte più rimarchevole, è invece dominata dalla presenza del sottovalutato Giorgio Bracardi, che in una doppia caratterizzazione (il preside infuriato che prorompe nell’indimenticabile “chettefreca, chettefreca...” e il professore playboy fascistoide) dimostra notevoli capacità improvvisative dando vita a una comicità nonsense originale e divertente. Seguire i suoi monologhi folli e la sua invadenza è uno spasso ed è un peccato che un simile talento sia rimasto relegato quasi esclusivamente alla televisione. Gianfranco D'Angelo usa il mestiere e nonostante debba gestire una sceneggiatura con dei grossi limiti riesce ugualmente, pur se solo a tratti, a suscitare le risate. Pollice verso per il giovane Solenghi, ripetitivo e scialbo, quasi mai simpatico. Quanto alla Del Santo poco da dire: il fisico lo mostra, seno e posteriore compresi (nella solita scena sotto la doccia), per il resto una recitazione modesta e un incisività quasi nulla. Comunque il film non è tra i “sexy” peggiori e Bracardi e D’Angelo sono in forma.
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ChiudiTITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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- Non male, dopotutto:
Stubby, Markus, Mco, Homesick - Mediocre, ma con un suo perché:
Marcel MJ Davinotti jr., Undying, 124c, Galbo, G.Godardi, Motorship, Panza, Gabrius79 - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Daidae, Cangaceiro, Tarabas, B. Legnani, Androv, Pessoa
Al posto di Fabio Testi (Vai gorilla) lo zio di Castellari (e fratello di Marino Girolami), ovvero Romolo Guerrieri, impone la più graziosa Del Santo, che espone con ingenua disinvoltura un fisichetto da urlo. La parte del tontolone tocca a Tullio Solenghi (che pure è bravo in questo ruolo) e non si dimentica, in particolare, la prestazione offerta da Giorgio Bracardi, lanciato (sul finale) nella parodia mussoliniana, previo sfoggio di frasi mitiche ("ma che te frega! ma che te frega!") e prestazione musicale con testo sui generis....
MEMORABILE: Bracardi suona pacatamente il piano mentre canta la canzone (da lui composta) "Cacamucazz... Amore Mio"
Commedia sexy carica d'azione e piuttosto divertente. Lory del Santo interpreta Ruby, una guardia del corpo che protegge industriali e gioiellieri dai malviventi. Nel cast troviamo anche un brillante Gianfranco D'Angelo nel ruolo del padre e uno scatenato Giorgio Bracardi che sfodera il suo famoso repertorio nei panni del Duce. Per finire, un Tullio Solenghi timido pittore/fotografo che si innamora della protagonista. Divertente.
Film mediocre, in parte divertente grazie alle gag di Gianfranco D'Angelo e Bracardi (qui in due ruoli, un virile fascista donnaiolo e un bacchettone). La Del Santo mette invece il suo (stupendo) fisico, ma la recitazione non vale altrettanto; alcune scene erotiche sono un po' spintarelle. Diciamo da due e mezzo...
MEMORABILE: D'Angelo su una checca: "È uno di quelli che quando vede le ragazze per strada si gira... dall'altra parte".
Commedia vagamente sexy orientata più al comico. La Del Santo (qui splendida) fa impazzire d’amore un timido (per sceneggiatura) Tullio Solenghi, in questa veste estremamente convincente. Nella seconda parte del film straborda un esilarante Bracardi. Il vero mattatore del film è però Gianfranco D’Angelo, davvero divertente nella sua schietta romanità.
È uno degli ultimi prodotti della commedia sexy all'italiana, con una Lory del Santo che, per mestiere, qui fa la guardia del corpo a politici, prostitute, gioiellieri e bambini. Non è uno dei prodotti migliori del genere, anche se può vantare la presenza di Tullio Solenghi, nei panni del disegnatore timido innamorato di Lory, Gianfranco d'Angelo, nel ruolo del padre della ragazza e titolare dell'agenzia "Securitas" e Giorgio Bracardi, in un doppio ruolo. Si poteva fare di più.
MEMORABILE: La scazzottata fra Lory e due teppistelli, prima dei titoli di testa; Gianfranco d'Angelo che "insegna" il judo e... il gatto mangia-salsicce.
Nei panni della guardia del corpo sexy, Lory Del Santo comincia e quasi termina la sua non folgorante carriera cinematografica in un film che è un esempio della "tarda" commedia soft core all'italiana. Il film si ricorda sopratutto per la divertente presenza di alcuni buoni comici come D'Angelo, Bracardi e Solenghi ma per il resto non appare certamente memorabile sul versante artistico.
Un film che propone la Del Santo come protagonista non può che nascere sotto una cattiva stella. Dal titolo potrebbe sembrare una parodia del poliziesco e invece è una commedia sexy, composta dalle solite scene fruste e pecorecce rappresentate senza inventiva. Ad Anni Ottanta inoltrati il genere era alla canna del gas e la pellicola lo dimostra in modo lampante. D'Angelo, Bracardi e Cecchetto ci mettono professionalità ed un apprezzabile impegno ma risollevare le sorti dell'operazione era una missione impossibile. Simpatico (e brutto!) il sosia di Benigni.
Affidereste la vostra sicurezza a Lory Del Santo? Mah. Più nota per la storiella con il miliardario Kashoggi, la starlette fa la parte della gorilla, insomma della body guard alle dipendenze del padre Gianfranco D'Angelo. Fiacchissimo epigono dei film di doccia & coscia, il cui unico motivo di curiosità è l'irruzione di Giorgio Bracardi in doppio ruolo. In ogni caso la protagonista era in gran forma. Pecoreccio riformista, direi.
Istruzioni per l'uso: dopo i primi dieci minuti saltare tranquillamente all'ultima mezzora. Perchè è da questo punto in poi che il film riprende verve grazie alla presenza di Bracardi, il quale lo trasforma in un suo delirante minishow! Il resto è un noia mortale, una serie di sequenze slegate tra loro mal assemblate. Peccato, perché la Del Santo inaspettatamente ha un suo perché e D'Angelo è in forma. Stupisce poi il fatto che alla regia ci sia un valido mestierante come Guerrieri, il quale purtroppo cura solo la confezione a discapito del contenuto.
Che dire? Il film non c'è proprio, perché affonda in una serie di sketch che non fanno ridere, incollati con il nastro adesivo l'uno all'altro. Dopo un'ora di noia mortale, esplode Bracardi, che dà vita al professor Marcellini e a un Catenacci qui nominato Pollastrini (ambedue i personaggi sono presenti in Settefolli). Bracardi ha dichiarato che improvvisò alla bisogna i suoi personaggi per allungare un film altrimenti troppo corto. A lui *****, al film *½: il ½ arriva solo grazie al trasformista. La Del Santo (meno brava che nella Foca) con l'abbigliamento dell'ultima mezzora è irresistibile.
Romolo Guerrieri (Romolo Girolami) HA DIRETTO ANCHE...
Piccolo scult di casa nostra. Gli stilemi del filone vi sono tutti: bellona di turno che si mostra più volte come mamma l'ha fatta, freddure fraintendimenti e cascami, attori che usano il grande schermo per esternare i propri cavalli di battaglia (Il "Chettefrega" bracardiano ha fatto epoca!). La storiella è sciocchina, con una Del Santo a fare a botte dietro compenso e un D'Angelo che per una volta le dà anche. Reparto gineceo: oltre alla Lory anche la Manusardi si mostra integrale, la Stoppi invece mostra un veloce topless ai rapinatori.
Un po' per pregiudizio e un po' per il cast non stellare mi aspettavo di peggio. Invece il film è godibile e piuttosto guardabile, e non solo per la presenza di una Lory Del Santo più bella del solito (anche se come recitazione no comment), ma anche per i notevoli guizzi comici di Gianfranco D'Angelo e di Giorgio Bracardi in doppia veste. Non male neanche Solenghi. In definitiva un film brutto risollevato dagli interpreti.
MEMORABILE: D'Angelo che insegna judo; B"racardi che canta al piano "Cacamucazz amore mio!"; Il gatto mangia salsicce; D'Angelo con la francese.
Uno degli ultimissimi film della commedia erotica all'italiana quasi al punto di tracimare: tocca a Girolami imbastire uno strano canovaccio attorno a cui ruotano le vicende della bella Lory Del Santo. Le battute sanno di ripescaggio spudorato ma almeno funzionano in certi casi. Simpatico, ma in un ruolo abbastanza insulso, D'Angelo, mentre Bracardi è assolutamente esilarante, forse l'unica cosa che si ricorda del film. Il resto è la solita accozzaglia di battute non sempre ispirate, ma il finale nella villa faticosamente funziona. Così così.
Guerrieri non è un mestierante e sa imprimere continuo brio, garantendo una sceneggiatura fluida con diverse gag spassose, limitando la volgarità gratuita e traendo il meglio da un irrefrenabile D'Angelo già con la parlantina dei futuri monologhi del "Drive in". Bracardi, sempre molto militaresco ed irascibile, si scatena in doppio ruolo e Solenghi ripete l'imbranatuccio, mentre le splendide Del Santo e - soprattutto - Manusardi si dividono i compiti erotici; bene anche la coppia Cecchetto-Stoppi. Si aggira il sosia di Benigni (Mireno Scali) e Bonini Olas torna a fare il barman.**!/***
MEMORABILE: La session fotografica della Manusardi; le invettive dell'implacabile Bracardi; i vari interventi di D'Angelo.
Commediola semplice e povera di mezzi che comunque ci lascia qualche buon momento divertente, appannaggio soprattutto della verve di D’Angelo e (nell’ultima mezz’ora) di uno scatenato Bracardi. La Del Santo fa la bella che non balla, mentre Solenghi appare sottotono e privo di verve. C’è un certo ritmo nella regia di Guerrieri, ma è meglio non aspettarsi nulla di che.
Film fiacco con una Del Santo affascinante e doppiata. Si evidenzia un forte contrasto fra le sue espressioni "sballate" e la recitazione competente. Legnosa anche nelle scene sexy. D'Angelo in questo caso è leggermente più a suo agio con la parola che con lo slapstick. Tremendo il personaggio di Solenghi, che si impegna al massimo ma è azzoppato da una caratterizzazione insostenibile. Il film è discreto ma non offre alcuno spunto, se non gli strabilianti deliri di Bracardi nel finale, davvero fenomenali. Scarse anche le scene di lotta. Dimenticabile.
In piena fase decadente Girolami tenta di rivitalizzare la commedia sexy proponendo volti relativamente nuovi (Solenghi, Del Santo) e personaggi poco sfruttati (la "gorilla"). La logica però resta sempre la stessa, con le docce e i soliti doppi sensi a sfondo sessuale, e ogni anelito di cambiamento deve scontrarsi con la banalità disarmante della sceneggiatura. Il cast tutto sommato non demerita ma per fare un film i caratteristi spesso non bastano e alla fine chi ci fa un figurone è Bracardi, che ripropone un paio dei suoi personaggi storici, anche quelli però già visti mille volte.
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- Se vi interessa abbandonare l'edizione in VHS del film (Shendene - Commedia Sexy all'Italiana) potete reperire l'edizione digitale, in DVD per la Surf Video: lo si può trovare a prezzo stracciato (sui 7 €).Ultima modifica: 30/07/08 10:02 da Undying
- Zender ebbe a dire:
Concordo, Geppo. Ma è un po' tutta la presenza di Bracardi a nobilitare questo filmetto altrimenti parecchio insipido. Certo che appunto, quando si mette al piano (e non solo in questo film) Bracardi è fenomenale!
E' vero, Giorgio Bracardi salva questo film dalla mediocrità con cui è scritto. Nella scena iniziale de "La Gorilla", ti sembra un film poliziesco infarcito molto di commedia, invece, è una storia d'amore fra questa bella e manesca ragazza con un disegnatore timido (Tullio Solinghi pre Trio). - Ho inserito come trailer la scena iniziale completa e come link Lory del Santo in palestra e di nuovo la scena iniziale accorciata. Divertotevi a vedere, sono le uniche cose che ho trovato de "La Gorilla"!
- Speriamo che non sia fuori argomento nelle "curiosità" ma ci sono 2 brani che compaiono anche in Luca il contrabbandiere (tutti e 2 nella scena della discoteca): il primo è una musichetta calma e appare quando la Del Santo incontra Solenghi al supermercato. L'altro appare con Solenghi intento a "fotografare" la discinta vicina: è quello della "desert island". Sapete mica chi li suona?Ultima modifica: 20/02/09 00:18 da Zender
- Daidae ebbe a dire:
Speriamo che non sia fuori argomento nelle "curiosità" ma ci sono 2 brani che compaiono anche in Luca il contrabbandiere (tutti e 2 nella scena della discoteca): il primo è una musichetta calma e appare quando la Del Santo incontra Solenghi al supermercato. L'altro appare con Solenghi intento a "fotografare" la discinta vicina: è quello della "desert island". Sapete mica chi li suona?
Infatti, le musiche di "Luca il contrabbandiere" e "La gorilla" sono entrambi di Fabio Frizzi.Ultima modifica: 20/02/09 00:19 da Zender - Tullio Solenghi: esternazioni semi-serie su un film grottesco
"Lory Del Santo venne catapultata da Cassoggi a me...
Però poi devo dire che c'è stata una bella intesa, una bella simpatia che è rimasta con lei, perché al di là dell'attrice (punto interrogativo...) è poi diventata un personaggio.
Si fa riferimento solo a lei quando si parla di reality: c'è Lory Del Santo che ha la cattedra di reality in tutte le Università straniere importanti!"
Fonte: Stracult / 31 agosto 2009 - Il Film è uscito in DVD (anche se da anni fuori catalogo) grazie alla (defunta) Noshame films.
Ecco i dati tecnici:
DVD: 5
Master: Discreto (un po' granuloso)
Formato: 1.33:1 (4:3)
Audio: Italiano Dolby Digital 2.0 (pulito)
Sottotitoli: No
Durata: 1h:32m:53s
Extra: No
Fotogramma scattato a 33m:41s
Ultima modifica: 17/01/19 18:40 da Alexpi94
