Strange circus - Film (2005)

Strange circus
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Titolo originale: Kimyô na sâkasu
Anno: 2005
Genere: drammatico (colore)
Regia: Sion Sono

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 17/03/10 DAL BENEMERITO SCHRAMM
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Pinhead80 25/03/15 11:31 - 4767 commenti

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Shion Sono riesce a portare all'estremo storie che già di per sé basterebbero a far stringere la bocca dello stomaco. I primi 25 minuti ti demoliscono, poi comincia una sequela di situazioni che scivolano dal grottesco all'eccesso. La spersonalizzazione della protagonista ricorda l'orrore che nei secoli è stato accostato alla figura del doppio, ma qui si fa fatica a trovare la parte buona dell'essere umano, che finisce per divorare se stesso passando da vittima a carnefice.

Schramm 17/03/10 22:27 - 3495 commenti

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Qualcuno dovrà prendersi la briga di sussurrare all'orecchio di Sono che meticciare Visitor Q e Santa sangre con fare che più manierista non si può e tenere pigiato al massimo il weirdometro in un'orgia di incesti, body modifications e tentazioni torture-porn non è sufficiente ad arginare il viale della mediocrità. Originale non sempre vuol dire perfetto, esattamente come arzigogolato non sempre vuol dire geniale, e vanno a vuoto tutti i colpi di agnizione a strati snocciolati in 110' più barbosi che entusiasmanti. Tanto è il virtuosismo visionario, ma elargito come un dono fatto senza cuore.
MEMORABILE: La riunione dell'anonima body-modificators

Greymouser 24/05/11 00:59 - 1458 commenti

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Sono ci precipita subito all'inferno, in una turpe storia di abuso familiare, con risvolti psicotici che danno vita a una spiazzante girandola di piani narrativi in cui è arduo, fino alla fine, stabilire quale storia contenga quale, e dove sia la realtà oggettiva. Ipnotico, onirico, visionario, con intermezzi di sapore felliniano, sarà pure un film troppo studiato e cerebrale, ma trovo che abbia un suo fascino, nè si può disconoscere il talento del regista nel dar vita - con grande controllo estetico - a immagini disturbanti e deliranti.

Saintgifts 23/11/11 23:59 - 4098 commenti

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"Cosa è reale e cosa non lo è". Come lo si vuol vedere? Come uno spettacolo, perché così viene annunciato, spettacolo che inizia con una ghigliottina e la ricerca tra il pubblico di chi voglia morire? Oppure come una triste storia, seppur patinata, di incesti famigliari, omicidi e tentati suicidi? Direi che è meglio visionarlo senza per forza tentare di vederci qualche significato illuminante sulla vita e sull'essere umano. Come la Commedia dell'arte, anche quest'opera sembra precedere a braccio su un canovaccio appena abbozzato. Evitabile.

Cotola 27/11/11 01:13 - 9052 commenti

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Siono torna a declinare uno dei suoi temi principi, la famiglia, e lo fa spingendo in modo eccessivo il pedale del grottesco, del grandguignol e del cattivo gusto, con risultati probabilmente ben lungi dalle intenzioni del regista. Sì, perchè l'accumulo di una barbarie dietro l'altra, alla fine più che scioccare e disgustare, stanca e annoia (ma si astengano comunque le anime sensibili). Alla fine ci si domanda se dietro il talento visivo, che non manca, ci sia anche un pò di materia grigia. Troppi, inoltre, gli andirivieni realtà-fantasia.

Deepred89 22/06/15 19:17 - 3709 commenti

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Sono mischia materiale a rischio (incesto, pedofilia, voyeurismo, vendette) riuscendo a mantenersi al di qua del confine del ridicolo o del trucido, ma cade quando una certa pretenziosiosità lo porta a perdersi tra inutili parentesi jodorowskiane, contorcimenti narrativi e un inutile ermetismo che complica il soggetto proprio quando sarebbe stata necessaria una maggior chiarezza. Confezione estetizzante che tutto sommato non guasta. In ogni caso molto interessante.

Daniela 2/10/15 08:41 - 12671 commenti

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La piccola Mitsuko è messa proprio male: il padre è un lurido manipolatore incestuoso, mentre la madre vede in lei una rivale e tenta più volte di accopparla, finché... La prima mezz'ora è dedicata a questo disturbante quadretto familiare al vetriolo, poi il film comincia a sbandare, zigzagando fra un eccesso ed un'altro, alternando sequenze efficaci ad altre di plateale cattivo gusto, inoltre il continuo alternarsi fra realtà ed allucinazione finisce per attenuare l'impatto emotivo. Film non privo di suggestioni ma confuso, "troppico" nella programmatica ricerca dell'effetto scioccante.

Minitina80 24/06/19 08:27 - 2984 commenti

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Siono ha pretese d’autore e non lo nasconde, ponendo in essere un lungometraggio ambizioso e pieno di sé. Al centro del discorso colloca una famiglia disfunzionale utilizzando un registro narrativo diviso tra il disgusto visivo e un linguaggio onirico che paradossalmente cerca una sua identità nel marasma pseudointellettuale. Il montaggio scollegato, quasi a ricordare l’ultimo Lynch e la colonna sonora tutt’altro che orientale completano un quadro tristemente noioso e balbettante in grado di stancare e spazientire irrimediabilmente.

Sonoalcine 26/08/23 12:34 - 185 commenti

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Sion Sono sembra non spazia nel genere ma preferisce mantenersi nello spargimento di sangue (rosso come il colore che permea ovunque nelle scenografie) dei suoi personaggi e nei suoi schemi schizzati e asciutti, anche se sempre densi: sevizie, montaggio e fotografia di una eleganza impeccabile, ma anche una profonda descrizione psicologica dei personaggi e un ingegnoso uso di flashback. Il regista prende gli interni di un circo grottesco e al contempo lugubre e li tramuta in una mostra il cui principale scopo è mostrare una tragedia fatta di incesti e violenze estreme.
MEMORABILE: Mitsuko nascosta nel ripostiglio del violoncello a osservare i genitori mentre copulano; L'accoltellamento nelle gambe.

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