Cosa c'era di più facile, In quegli anni, che clonare la formula pierinesca? Barzellette in sequenza in salsa scolastica, qualche buon caratterista, una spruzzata di sesso (qui c’è Carmen Russo nel ruolo della sorella di Pierina), scoregge e sciocchezze a profusione. L'unica differenza sta qui nel fatto che Pierino è una femmina e ha le fattezze di Marina Marfoglia: poteva essere un'idea, ma in realtà cambia poco, rispetto alla formula abituale. La classe è femminile, le gag “spinte” molto meno insistite e volgari ma la qualità complessiva del prodotto è sostanzialmente la stessa. C'è la solita parata di professoresse inflessibili (Francesca Romana Coluzzi) e professori dal piglio hitleriano...Leggi tutto (Oreste Lionello, con avambraccio artificiale), bidelli mezzi scemi (Jimmy il Fenomeno, lui sì divertente) e presidi anonimi, mentre il ruolo di spalla della Marfoglia (che da sola faticherebbe alquanto a reggere il film) tocca a Lucio Montanaro, unico compagno di classe maschio e vittima prediletta di Pierina. Scontato il ricorso della protagonista al romanesco, ma non basta questo a trasformare un sottoprodotto d’imitazione in qualcosa di spassoso. Il regista Michele Massimo Tarantini se non altro sa dare un discreto ritmo, mentre alcuni camei di personaggi come Ugo Fangareggi (uno dei fidanzati della Russo che arrivano in casa per finire immancabilmente vittime degli scherzi di Pierina) o Maurizio Mattioli (il vicino del piano di sopra) salvano qualche minuto di un film nemmeno rivalutabile come trash.
Il film non vale niente: lo zero assoluto. Non esiste una sola cosa che mi abbia fatto ridere. Al confronto i Pierini con Ariani e gli altri sono dei capolavori, e con questo ho detto tutto. Si salva solo la stupenda e supertrash canzone d'apertura.
L'idea di un Pierino femmina poteva essere interessante, ma il modo in cui è stata sviluppata è talmente imbarazzante da non essere degno nemmeno del peggiore trash. La Marfoglia come ragazzina pestifera non è proprio credibile e le barzellette proposte non fanno ridere nessuno, tanto sono stolte e banali. Anche i validissimi caratteristi di contorno non riescono ad aggiungere pregi a questo pessimo film.
Il peggior "derivato" dalla serie (di per sè già discutibile) a base di comicità "volgare" e scorretta, avviata dalle gesta del Pierino vitalesco. Strano, perché il reparto di caratteristi è variegato e sta a garanzia del contenuto, ma è poco incisivo il ruolo principale, attribuito a Marina Marfoglia, che non convince per via di un carattere più "limitato" (o meno dispettoso) rispetto al collega maschio. Latita l'ironia, come pure l'erotismo e, per aggiunta, il cattivo gusto. Edulcorato e piatto...
Veramente imbarazzante, ma non peggiore di altri "pierini" dell'epoca. Si tratta del solito collage di barzellette sceneggiate e cucite insieme con uno straccio di trama; la Marfoglia non è neanche male, ma è proprio il film che non c'è. Tremendo Lionello (qui al suo peggio) come pazzo professore nazista, mentre il buon Lucio Montanaro strappa le uniche due risate del film. La Russo (inadatta alla recitazione come sempre), con ogni pretesto possibile e immaginabile, è mezza nuda praticamente per tutto il film.
Pessimo. Questa versione di Pierino al femminile è davvero miserrima. Del cast si può salvare soltanto il compianto Oreste Lionello (davvero fuori luogo in questa schifezza di film). C'e la Russo che si mostra generosamente allo spettatore e qualche buon caratterista. Però non si ride mai ma proprio mai! Il film lascia interdetti per la sua nullità. Incommentabile...
Sicuramente uno dei peggiori film girati negli ultimi 30 anni. Trovo solo difetti: attrici immonde (la Marfoglia su tutti), battute peggiori di quelle della settimana enigmistica (Miss... onorotta su un poster con la Russo; la battuta del tassista: è libero? W la libertà) e alcune addirittura plagiate da altri film (per la precisione da Squadra antiscippo)! Già i pierini maschili apocrifi erano da buttare, ma qui toccato il fondo si scava e molto, pure... film orrendo e noioso: se non lo vedi non ci credi. Gli dò un pallino, non potendo darne mezzo.
MEMORABILE: Le squallide battute della squallida Pierina; La orrenda canzoncina dei titoli di testa.
Duro arrivare fino in fondo a questo filmetto che, a parte la sigla ripetitiva abbastanza simpatica, non riesce quasi mai a strappare un sorriso. La Marfoglia è tremenda così come il resto del cast, eccezion fatta per Lionello e il mitico Jimmy Il Fenomeno. Battutte poche e scherzi impresentabili. Non se ne sentiva davvero il bisogno di una Pierina...
Pierino in versione rosa, con una Marfoglia che non è un'attrice comica (è stata invece un'ottima ballerina, ora coreografa), ma si rende graziosa pur non essendo aiutata dalla sceneggiatura; degli apocrifi è comunque superiore ai Pierini di Gallozzi (il peggiore) e di Esposito e ci fa dono dell'ennesima Carmen Russo al massimo della forma. Montanaro fa la sua solita parte, ma sempre per colpa della sceneggiatura non è incisivo come quando fa da spalla ai vari Banfi e Vitali. Senza troppe pretese un'occhiatina gliela si può dare.
Terzo (e non ultimo) film della serie dei Pierini "apocrifi". Alla regia c'è addiritura un esperto come Tarantini, che dirige questa versione femminile (!) interpretata da Marina Marfoglia. Purtroppo il film è composto da scenette frammentarie volgari e di pessima fattura (basti citare l'amico di Pierina che emette peti per tutto il film - e forse questa è la gag più simpatica dell'intera pellicola). Cast praticamente inadatto eccetto Lionello, che interpreta un professore nazista, e soliti caratteristi (Andronico, Jimmy il Fenomeno...). Brutto.
Tra i molti Pierini apocrifi derivati dal già non eccelso Pierino di Alvaro Vitali c'è anche questa versione in rosa interpretata da Marina Marfoglia che, forte del suo ruolo di bambina nel Bagaglino, pone la sua vivacità al servizio del film; ma non basta, perché il prodotto è davvero miserrimo e complessivamente poco divertente, oltre al fatto che la volgarità (i rutti, i peti e le parolacce) mal si concilia con la donna. Un cast nutrito di caratteristi (e una giovane Carmen Russo) non apportano alcun vantaggio.
Versione femminile del Pierino con Alvaro Vitali firmato Michele Massimo Tarantini, che non si stacca dal filone cine-barzelletta spinta, con scorregge e affini; anzi, rincara la dose, perché la nostra ha un compagno di scuola/amico di scherzi che è adeguatissimo a rimpiazzare Alvaro Vitali, il grosso Lucio Montanaro. Attrice non troppo bella e sconosciuta, Marina Morfoglia non riesce nemmeno a essere simpatica. Carmen Russo fa brevi comparsate come sorella della protagonista, anche se ha lo stesso ruolo di Cristina Moffa in Pierino contro tutti.
MEMORABILE: Il professore nazistoide di Oreste Lionello.
Rispetto ai prodotti analoghi con Vitali, Ariani, Esposito ecc., questo Pierino al femminile si basa più su frizzi e lazzi che su barzellette e rumori grevi, risultando, se possibile, ancora più insulso e imbarazzante per l’inconsistenza delle battute e delle gag. La Marfoglia è troppo avvenente per il ruolo (sarebbe stato meglio Vitali travestito). Non mancano caratteristi di buon nome come Lionello, Colosimo, Coluzzi e Jimmy il Fenomeno, ma è meglio ammirarli altrove.
Il produttore Riccardo Billi si intrude di volata nel mercato nero dei falsi Pierini lanciando sugli schermi un adattamento in rosa del simpatico discolaccio dalle uova d'oro. La scelta malcerta ricade sulla Marfoglia, disabbellita e incoattata da Pippi Calzelunghe del quartiere Flaminio, che malgrado l'imbruttimento espone una mercanzia per nulla confacente al caso. In sua zavorra: un Montanaro bombolone di gas (intestinale), un Lionello in divisa crucca da professor "Stranamore" e dei dialoghi regnoleschi inchiostrati di idiozie e volgarità. Non si (sor)ride nemmeno sotto tortura.
MEMORABILE: Lionello che fa il verso (sfiatato) al Dr. Stranamore di Peter Sellers...
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Precisazione doverosa: il Riccardo Billi produttore di questo Pierino al femminile (e marito dell'attrice Malisa Longo) non ha nulla a che vedere con l'omonimo Riccardo Billi attore (1906 - 1982) che interpreta il ruolo del nonno di Pierino nei due film originali con Alvaro Vitali.