The blind side - Film (2009)

The blind side
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: The blind side
Anno: 2009
Genere: drammatico (colore)
Note: La crescita del giocatore di football americano Michael Oher. Candidato agli Oscar per miglior film. Sandra Bullock, per questo film, ha vinto il premio Oscar come miglior attrice protagonista.
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

La storia vera del giocatore di football Michael Oher (Aaron), impostata come ennesima favola americana, tenderebbe a confondersi con le mille altre simili (che comunque nei cinema a stelle e strisce il loro buon riscontro commerciale lo ottengono quasi sempre) se non fosse per la notevolissima interpretazione di Sandra Bullock, che non a caso ci vinse l'Oscar. Fin dalla sua comparsa in scena l'attrice esibisce una naturalezza e una capacità non comune di trasmettere emozione che viene ovviamente raccolta da una regia giustamente impegnata a centrare il film su di lei. La figura di riferimento dovrebbe essere Michael, l'adolescente gigantesco apparentemente poco sveglio e senza una...Leggi tutto vera famiglia che si ritrova a scuola senza nessuno che pare voglia aiutarlo, ma è evidente come il focus sia invece - come spesso capita in film così - per l'appunto Leigh Tuohy (Bullock), già madre di un ragazzino scatenato (Head) e di un'adolescente brillante (Collins, suo nome nel film e cognome nella realtà).

Accolto Michael in casa, Leigh lo veste, lo sfama e gli dà un letto, aiutata da un marito imprenditore a cui il denaro certo non manca. Non ci vorrà molto a capire come, con un fisico del genere, la destinazione del giovane non potrà che essere il campo da football. Ma ci si dovrà curare anche della sua educazione, cercare di fare in modo che impari a studiare, a combattere una sorta di mutismo che lo porta a chiudersi in se stesso. E' un ragazzo introverso, profondamente buono, che lega prima di tutti col fratellino per poi aprirsi lentamente anche al mondo che lo circonda. Ma se è normale che la parabola edificante riguardi naturalmente lui, è evidente come invece la sceneggiatura punti a tratteggiare con un minimo di originalità esclusivamente la figura della madre. Sono le sue difficili scelte, i suoi rapporti con le amiche, la famiglia e in primis con Michael a dare la fisionomia vincente al film, con le azioni di gioco che non mancano - com'è ovvio (e per gli italiani non appassionati non sarà facile comprenderne tutte le dinamiche) - ma mai si fanno invadenti o troppo centrali.

E' comunque ben disegnato e interpretato lo stesso Michael: non un ribelle, solo una sorta di disadattato da reinquadrare la cui bontà d'animo si riflette al meglio nello sguardo di Quinton Aaron. Buffa e simpatica la figura del coach (McKinnon) che inizialmente non riesce a convogliare la forza di Michael per tradurla nella potenza devastante che il suo fisico promette, buona - perché figlia della solita impeccabile interpretazione di Kathy Bates - quella dell'istitutrice chiamata a preparare scolasticamente il ragazzo. Insomma, pur ricalcando fedelmente l'impronta di un genere in America ampiamente codificato e pur incappando in qualche banalità evitabile, THE BLIND SIDE rientra nella categoria dei film che sanno coinvolgere emotivamente chi è disposto a lasciarsi trascinare nel gioco e a tratti (perché no?) a commuovere, quasi sempre grazie alla sentita performance della Bullock, lontana dalla lacrima facile ma che davvero sembra credere nel proprio personaggio evidenziandone i difetti, le debolezze ma soprattutto la ferrea risolutezza nel prendere ogni decisione.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 15/03/10 DAL BENEMERITO ALE56 POI DAVINOTTATO IL GIORNO 5/10/23
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Ale56 15/03/10 14:46 - 225 commenti

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Fantastico dramma americano incentrato sulla figura di Michael Oher, un ragazzo di colore semi-adottato dai Tuohy che diventerà in poco tempo un'acclamata star del football. La vita di Michael cambierà grazie ai Tuhoy radicalmente. Diretto da un anonimo regista e interpretato da una Bullock meritatamente da Oscar, "Il lato cieco" è sceneggiato incredibilmente bene ed è formato da diverse vicende che si intrecciano tutte nello stesso arco di tempo. Cammeo di Kathy Bates nella parte di una professoressa democratica. Da vedere e rivedere.
MEMORABILE: L'incontro di Michael con il fratello, i dubbi sulla scuola da frequentare in una delle scene finali.

Galbo 5/06/10 15:18 - 12393 commenti

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Tratto da una storia vera, “The blind side” è la classica pellicola edificante e di buoni sentimenti (nonché di riscatto e di ambientazione sportiva) che piace tanto al pubblico americano. Realizzata con grande professionalità e il grande impegno del cast che porta a casa una buona prova, l'opera pecca tuttavia di una sceneggiatura altamente prevedibile e che presenta personaggi alquanto stereotipati.

Capannelle 17/06/10 12:02 - 4411 commenti

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Premetto che lo sviluppo sembra da favola (la storia è vera ma chi immaginerebbe di ritrovarsi un cassone nero in casa senza dubbi o contrasti familiari?) e che il personaggio della Bullock si presta ad alcune interpretazioni degenerative modello Sarah Palin. Però la mano di Hancock ti porta a tralasciare le questioni complesse e a fare il tifo per i buoni, in un vortice alla Frank Capra che ammanta bene le due ore. Di ottimo livello la performance della Bullock, da godersi possibilmente in lingua originale e azzeccati i caratteri di contorno.

Skinner 20/06/10 02:30 - 592 commenti

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Film che verrà ricordato per l'oscar alla Bullock (brava, ma non so fino a che punto meritasse un simile riconoscimento) e poco più. La storia è una classica ascesa da self-made-man in un contesto di esaltazione dell'american way of life, pieno di mielosità, senza troppo peso o articolazioni complesse e difficoltà proprie della realtà. Hancock, come nel film gemello "Un sogno, una vittoria", conferma la sua visione del genere sportivo come "luogo" favolistico-utopistico e come mezzo per la realizzazione massima di una morale edificante.

Furetto60 5/07/13 18:53 - 1194 commenti

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Siamo nel campo delle pellicole infarcite di buoni sentimenti del genere sportivo, come spesso capita nel cinema USA. Soliti contrasti bianchi benestanti e neri poveri e disadattati, ascesa all'olimpo sportivo con partenza dalla polvere, situazioni e finale scontati. Allora è una pellicola da gettare? No, perché trattasi di eccezionale storia vera (nei titoli di coda appaiono i protagonisti reali) e ben interpretata, con la Bullock in gran spolvero.

Nando 12/01/16 09:17 - 3814 commenti

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Ispirata da una storia vera, la pellicola rispecchia la classica vicenda americana di rivincita presentata in maniera semi fiabesca, in cui non vi sono intoppi per il raggiungimento dell'obiettivo. Lo sviluppo narrativo scorre lineare e la Bullock (probabilmente esagerato l'Oscar) lo cavalca con piglio sicuro e talvolta invadente (vedi i consigli all'allenatore). Così americano che più americano non si può.

Domino86 3/10/19 19:12 - 607 commenti

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Ci troviamo di fronte a una storia vera e questo può dare già un valore aggiunto al tutto. Una storia di riscatto raggiunto forse grazie alla fortuna di ritrovarsi in determinate situazioni, forse dalla bravura del protagonista nello sport, forse dalla sua fisicità e forse anche dal buon cuore di una famiglia. L’insieme di tutti questi ingredienti dà vita a una pellicola toccante e che diffonde speranza. Bravissima Sandra Bullock nel ruolo della donna dura ma dal cuore tenero.

Puppigallo 20/10/20 13:55 - 5275 commenti

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Pellicola che si avvale della convincente interpretazione della Bullock, la quale finisce inevitabilmente per oscurare le altre interpretazioni. Comunque il ragazzone di colore ha il giusto aspetto da sempliciotto buono, protettivo, ma anche in grado di capire (con qualche aiutino, spesso materno) quando ciò che deciderà influenzerà per sempre il suo futuro. Purtroppo, non vi sono particolari guizzi registici, e questo finisce per pesare sul giudizio generale. Nel complesso non è comunque male.
MEMORABILE: Il protagonista spinge l'avversario quasi fuori dallo stadio; La storia dei pezzi di cadavere.

Piero68 26/04/21 10:50 - 2957 commenti

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Da una storia vera un film con solidi sentimenti e che soprattutto si avvale di una Bullock veramente superlativa. Non a caso porta a casa un Oscar ampiamente meritato. Per certi versi evoca il più classico American dream: America, terra di opportunità, puoi andare a dormire la sera molto più ricco di quanto tu ti sia svegliato la mattina. Puoi diventare chi vuoi, basta che lo desideri e che tu abbia la giusta determinazione. Ma malgrado quest'orgia di sentimenti la pellicola non offre null'altro. Sceneggiatura piatta e prevedibile, cast poco incisivo e script a tratti imbarazzante.

Giacomovie 4/08/22 18:03 - 1398 commenti

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Un ragazzo afroamericano, promessa del football, trova una famiglia benestante disposta ad adottarlo e a farlo studiare. La storia vera di Michael Oher conferisce realismo e concretezza a una vicenda umana che sa essere educativa. Sandra Bullock sa dare vivacità e un tocco di sensuale eleganza, ma il suo primo Oscar che ha ottenuto per questa prova appare eccessivo. Quinton Aaron si cala bene nel difficile ruolo di Michael.

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Anthonyvm 1/06/23 02:18 - 5689 commenti

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Se non fosse ispirato a una storia vera, il plot potrebbe benissimo essere tacciato di favolistica inverosimiglianza (la famiglia ricca che adotta il povero ragazzone di colore e lo aiuta a trasformarsi in un asso del football): Hancock sembra approfittarne per vaporizzare lo script di trionfale americanismo ogniqualvolta gli sia possibile. Ne risulta una dramedy sportiva scorrevole e ben interpretata (brava seppur non da Oscar la Bullock), ma schematica e priva della sincerità emozionale che il regista ha dimostrato più volte di saper trattare. Insopportabile il petulante Jae Head.
MEMORABILE: L'incidente di macchina; L'incontro con la madre di Michael; La prima partita di Michael e la sua schietta esuberanza nei confronti degli avversari.

Enzus79 22/07/23 22:22 - 2896 commenti

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Tratto da una storia vera: l'ascesa di un senzatetto che diventa campione di football grazie all'aiuto di una famiglia benestante. Storia positiva. Non c'è un momento che tocchi il melodrammatico, anzi in certi frangenti si cade in un buonismo estremo e di forte carattere romanzesco. Intrattiene nonostante ciò. Sandra Bullock (premiata con l'Oscar) convincente.
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  • Discussione Capannelle • 28/10/23 12:44
    Scrivano - 3514 interventi
    Rivedendolo confermo ogni parola del commento: grande Bullock e storia assolutamente di maniera ma che si segue bene. Giusto l'Oscar alla Bullock? Me la cavo dicendo che non ho visto le prove delle contendenti.
    Di certo Hollywood non si dimostrò un covo di fan del partito democratico se premiò un personaggio di chiara ispirazione repubblicana e una storia dove i neri sono buoni solo a bere, spacciare e girarsi i pollici se hanno la fortuna di lavorare per lo stato.
    E a proposito della storia raccontata sapete che alla fine il protagonista ha citato la famiglia adottiva perchè gli avrebbe fatto firmare documenti che permettevano solo a loro di godere delle royalties di libro e film? Fosse vero, qualche dubbio ce l'ho, sarebbe la fine della favoletta. O lo è in ogni modo.
    Ultima modifica: 28/10/23 12:47 da Capannelle