Missione compiuta stop, bacioni - Matt Helm - Film (1969)

Anche se la serie aveva iniziato a deteriorarsi già dal secondo episodio, la quarta avventura di Matt Helm è, a mio parere, leggermente più riuscita della precedente (bah, sarà forse il ritorno di Karlson, regista del primo capitolo…). Qui Martin pratica il karate (si fa per dire…) affrontando avversari del calibro di Joe Lewis, Ed Parker e un giovanissimo Chuck Norris! Davvero una delizia le quattro principali interpreti femminili.

Un'altra avventura di Matt Helm, leggermente più seriosa e con maggior azione rispetto alle precedenti. I duetti fra Martin e Sharon Tate sono spassosi; lei è bellissima, ma le altre protagoniste femminili non sono da meno. Solita fotografia coloratissima, qualche lungaggine, ma nel complesso ci si diverte.

Ultima missione per il Matt Helm di Dean Martin (anche se i titoli di coda preannunciavano un quinto capitolo, che mai si girerà): deve fermare un folle barone italiano che ha trafugato un miliardo di dollari in oro. Il film si barcamena fra risse (addirittura con un giovane Chuck Norris, mescolato fra i gorilla del cattivo Nigel Green), esplosioni, castelli con porte blindate d'acciaio e duetti ironici, dove Dean Martin sembra divertirsi a fare l'agente segreto, preannunciando l'epoca bondiana di Roger Moore. Poker di donne molto sexy.

Chiaramente ispirata agli 007 movie, di gran moda in quel periodo, questa pellicola ne rappresenta la versione scanzonata e ironica. La trama, piuttosto banale e confusa, è assolutamente poca cosa, ma il film viene "nobilitato" dagli scambi verbali tra Dean Martin e Sharon Tate, che assicurano la giusta dose di divertimento. Come si conviene a un film dell'epoca i colori accesi regnano sovrani e donano gioia agli occhi. Non certo un capolavoro ma, se si è in cerca di uno svago mentale, può valere la visione.

Quarta ed ultima avventura per Matt Helm, richiamato in servizio attivo per sventare le trame di un certo conte Contini (sic!) che vuol mandare in rovina l'economia mondiale... La serie cavalca l'onda del successo di 007 ma Martin con la sua aria scanzonata non ricorda tanto il Connery in carica quanto il Moore a venire. Film gradevole nella sua routine di malvagi risibili e belle donne interscambiabili ma viene ricordato per altri motivi: l'esordio n.c. di un bassotto che tira calci e l'ultima apparizione sullo schermo di una sfortunata meteora, ovvero Chuck Norris e Sharon Tate.