Pasolini prossimo nostro - Documentario (2006)

Bertolucci monta l'intervista di Gideon Bachman a Pasolini sul set di Salò sulle foto di scena di quel film. Come contenuto questo lavoro è straordinario nel restituire "in presa diretta" il pensiero di Pasolini sull'omologazione di massa nella società consumistica. D'altra parte la mancanza di mediazioni nello spiegare e contestualizzare rende il lavoro più un materiale grezzo d'archivio che non un documentario vero e proprio in grado di comunicare. Comunque buono e da vedere (dopo aver visto Salò).

Per chi come me ama visceralmente il monumento pasoliniano, un "making of" da non perdere: un'intervista al maestro che parla di politica, di anarchia del potere, di come si è trasformata l'Italia di allora, del suo cinema come libera espressione. Un documento raro, che ha il suo clou nelle immagini di Pasolini che dirige i carnefici Valletti e Quintavalle, di come devono accanirsi sulle vittime. Peccato che manchino le interviste approfondite alle "vittime", vere anime del film e anche ai "carnefici". Avrei voluto di più, ancora di più...

Un documento eccezionale che solo un grande cineasta poteva realizzare con tanto garbo. Un'eccellente intervista al maestro innestata al footage del suo ultimo capolavoro ci restituisce l'intellighentia dell'uomo Pasolini, il suo sapere, le sue idee contro il sistema, il suo pensiero illuminato e precursore. Il lavoro di Bertolucci è straordinario: all'apparenza un fotoromanzo, in realtà ci fa apprezzare ancor di più Salò: le sue inquadrature, i significati reconditi del film, le sfaccettature e le magistrali, immortali, inquadrature.