A meta strada tra una commediola anni '80 con alcune scene che vogliono essere storiche e non lo sono. L'accoppiata Gemma-Dorelli funziona solo a tratti mentre in altri i due sembrano andare in direzioni opposte con dialoghi da "solisti"; la solita Carmen Russo di quegli anni mezza nuda, mentre il resto del cast è appena sufficiente; la trama è abbastanza leggera e trova in alcuni moneti ottime battute mentre in altre risulta noiosa e patetica.
Barboni senza Bud e/o Terence è una rarità. Meglio così, se i risultati devono esser questi. Da una storiella di pura fantasia nella Sicilia sul finire della seconda guerra mondiale ne esce un ovvio messaggio pacifistica abbastanza slavato da una regia al cloroformio e da una durata non indifferente. Gemma e Dorelli, attori diversissimi tra loro, formano una coppia davvero strana. Bizzarro pure il resto del cast, che mescola stuntmen come Pizzuti e Borgese a caratteristi da commediaccia tipo Crocitti. C'è pure Gardenia, che esagera troppo con le smorfie.
Buon film, forse anche sottovalutato, in cui si riconosce la mano di Barboni, capace di costruire una commediola gradevole ambientata in tempi difficili. Gemma (recentemente scomparso) e Dorelli formano una strana accoppiata che riesce a stare in piedi senza arrancare e impedendo allo spettatore di cambiare canale, grazie anche ai punti morti contenuti. Ottima la prova degli attori di supporto, il cui contributo è spesso fondamentale. **!
MEMORABILE: La banda musicale scambiata per una banda della morte.
Commedia piuttosto scialba di Barboni che prende spunto da un canovaccio sfruttato cui la sceneggiatura incolore non riesce a dare spunti originali. Si ridacchia qua e là ma la ripetitività di alcune scene, spesso troppo lunghe, e la mancata amalgama di molti interpreti relega la pellicola nel limbo della mediocrità. Gemma e Dorelli recitano ognuno il proprio film senza incontrarsi quasi mai sul piano narrativo. I comprimari fanno quello che possono e i momenti più divertenti si devono proprio al loro mestiere. Confezione non impeccabile. Abbondantemente evitabile.
Farsa antibellica che poggia interamente sulla simpatia dei suoi due protagonisti, i quali si vedono poco insieme - lasciati liberi di seguire i propri personaggi e vicende quasi separate - e che soprattutto nella prima parte riescono a piazzare battute e gag divertenti. Clucher dimostra di essere poco a suo agio con la commedia tout court, tanto che il ritmo proprio non è una delle armi maggiori del film, senza scazzottate o altro a vivacizzare qua e là. Rimane comunque vedibile, con qualche buon caratterista e un'aria guascona che funziona.
Carmen Russo HA RECITATO ANCHE IN...
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