Un anno vissuto pericolosamente - Film (1982)

Un anno vissuto pericolosamente

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

In molti magnificano la profondità e la maturità del film di Weir, tessono le lodi di un regista “autore” come pochi. In realtà THE YEAR OF LIVING DANGEROUSLY è opera di rara pesantezza, i cui tempi dilatati si confondono nell’ipnotizzante colonna sonora elettronica di Maurice Jarre, nel folklore delle vie di Giacarta, in Indonesia. Mel Gibson fa il giornalista d'assalto, che una volta lì si fa agganciare da un fotografo nano (interpretato da Linda Hunt, brava al punto di vincere l'Oscar come miglior attrice non protagonista), figura obliqua e in possesso di informazioni preziose reperite chissà come. Mancano gli spunti, nel lavoro...Leggi tutto di Gibson, il quale si fa distrarre da una bella straniera (Sigourney Weaver) e porta il film in una direzione inattesa e poco pertinente, mescolando le ambizioni alte del soggetto (si parte dal romanzo di Christopher Koch) con un sentimentalismo di maniera. Certo è impossibile non riconoscere a Weir uno stile personale di rara coerenza, ammirare la forza di alcuni passaggi, tuttavia nel suo insieme THE YEAR OF LIVING DANGEROUSLY non riesce mai a tradurre in vero coinvolgimento quello che è lo straniamento vissuto da Gibson e indirettamente da noi. Un film formalmente impeccabile, eppure privo di una vera anima, destinato con l'approssimarsi del finale a rinchiudersi in se stesso. Un'esperienza originale, legata a un certo cinema di denuncia fortemente tipico degli Anni Settanta (anche se il film è girato nel 1982 e ambientato nel 1965), che rinuncia a ogni tipo di spettacolarizzazione. Provante!

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Galbo 13/03/08 15:44 - 12393 commenti

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Tra i primi film del regista australiano Peter Weir, Un'anno vissuto pericolosamente affronta la difficile realtà politica di un paese asiatico (l'Indonesia) come appare agli occhi della stampa (il protagonista è un giornalista). Il tema politico si intreccia con una storia d'amore ben sceneggiata e diretta, sia pure con toni talora di eccessiva retorica hollywoodiana. Buon cast in cui si segnala la bravissima Linda Hunt nei panni di un personaggio maschile.

Pigro 5/09/09 08:22 - 9666 commenti

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I giorni che precedettero la destituzione di Sukarno vissuti da un giornalista australiano, dal collega cineoperatore e da una diplomatica inglese di cui il protagonista si innamora. La storia sentimentale è fiacca e sbiadita rispetto all'icastica rappresentazione dell'Indonesia in subbuglio. Ma il vero fulcro è il telereporter nano, cardine sensibile di un possibile confronto tra occcidente e Asia, costretto al fallimento (come dimostra la storia recente di quel paese): a interpretarlo una Linda Hunt stratosferica. Nel complesso, un buon film.

Enzus79 9/08/10 17:01 - 2896 commenti

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Film ambizioso, ma che onestamente mi ha deluso. Nei primi cinquanta minuti non succede quasi niente, o almeno, si prova a far qualcosa. La storia diventa interessante dopo, quando inizia la rivoluzione. Film che si ricorda per la buonissima interpretazione di Linda Hunt e la colonna sonora. Weir farà meglio dopo.

Fauno 31/07/13 10:35 - 2212 commenti

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Eccellente come film e molto interessante dal punto di vista storico, su di un Indonesia del 1965 governata da un corrotto come Sukarno e in bilico fra due estremismi. Gibson e la Weaver sono protagonisti a un certo punto di una fuga d'amore che fa letteralmente volare, con lo splendido sottofondo di Michel Jarre, ma il punto forte del film sono i meticolosi dossier fatti dal minuscolo fotografo interpretato dalla Hunt sulla personalità dei collaboratori... lui spera che lavorino per l'arte senza pensare alla carriera, ma è pura utopia! Imperdibile.

Nando 12/11/13 17:39 - 3814 commenti

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La crisi interna indonesiana e un giovane fotoreporter. Un'interessante analisi lievemente americaneggiante nella storia sentimentale, che racconta con lucidità determinati eventi. La Hunt sorprende positivamente in un ruolo tormentato e artistico, Gibson e la Weaver sono appropriati. Buona l'analisi giornalistica.

Pinhead80 9/10/15 17:38 - 4760 commenti

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Indonesia, anni '60. Un reporter arriva a documentare la movimentata situazione del paese che è nelle mani di Sukarno. Incontrerà un fotografo in grado di cambiargli la vita. L'interpretazione di Linda Hunt vale da sola tutta la visione, soprattutto per chi come me non sapeva nulla della fantastica trasformazione. E' proprio il suo ruolo (giustamente premiato) a dare linfa al film, che altrimenti sarebbe particolarmente noioso.

Daniela 29/06/16 07:24 - 12662 commenti

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A Giacarta nel 1965 un giornalista australiano viene coinvolto negli avvenimenti che precedono un tentativo di colpo di Stato da parte dei comunisti... Bel film di Weir che intreccia, all'interno di un quadro politico/sociale caotico, una riflessione sul ruolo dei media con una vicenda sentimentale che, nata dalla mera attrazione e compromessa dalle ambizioni di lui, si rivela poi più forte del previsto. Gibson e Weaver sono una coppia bella e sensuale, ma il carattere che resta più impresso è quello del minuscolo Billy, interpretato dalla sorprendente Hunt. Bella la colonna sonora.

Rocchiola 16/04/20 14:19 - 968 commenti

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Un altro ottimo esempio del genere “giornalisti in guerra”. Qui siamo in Indonesia ai tempi di Sukarno, la rivoluzione è nell’aria e un giornalista australiano è conteso tra lo scoop della vita e l’amore per una bella impiegata dell’ambasciata inglese. Una riuscita miscela di storia, politica e sentimenti in cui spicca la figura del fotografo nano interpretato da Linda Hunt, unica donna ad aver vinto l’Oscar per un ruolo maschile. Una conferma che Weir e Gibson hanno dato il loro meglio in quella terra di mezzo tra l'Australia e Hollywood.
MEMORABILE: Jill che appresa la notizia dell’armamento dei ribelli cammina sotto la pioggia sull’indimenticabile tema di Jarre; La morte di Billy.

Alex1988 12/10/20 18:19 - 728 commenti

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Un soggetto interessante (di Christopher Koch, da cui è stato tratto il romanzo omonimo) che però, nonostante la cura nella rappresentazione della Giacarta sull'orlo di un colpo di stato comunista e una sceneggiatura che non brilla particolarmente, origina un film privo di guizzi, che vorrebbe essere, allo stesso tempo, cinema di denuncia senza rinunciare al puro spettacolo, senza ahimè riuscirvi. L'unica cosa interessante è la coraggiosa scelta di Linda Hunt, qui al suo esordio, in un ruolo maschile (Oscar, miglior attrice non protagonista).

Rigoletto 5/07/22 10:32 - 1786 commenti

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Interessantissima storia che intreccia avvenimenti politici e sociali con scoop giornalistici. Il protagonista (Gibson) è un reporter australiano inviato in Indonesia. La sua curiosità e le giuste amicizie lo porteranno a domande pericolose e verità drammatiche. Gibson fa tutto bene, la Weaver ci mette bravura e bellezza, ma chi si prende la scena (e l'oscar) è la Hunt nel personaggio di Billy, credibile, illuso e disilluso, magnifico elemento di connessione fra Guy Hamilton e il tessuto politico che fa da contorno alla situazione. Disturbante il personaggio di Michael Murphy.
MEMORABILE: La tristezza di Billy dopo aver riconsiderato Guy.

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  • Curiosità Buiomega71 • 18/04/16 19:31
    Consigliere - 25999 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (martedì 20 gennaio 1987, Ciclo: "Esplorando - L'aria del tempo" condotto da Mino Damato) di Un anno vissuto pericolosamente:

  • Curiosità Daniela • 29/06/16 08:38
    Gran Burattinaio - 5927 interventi
    Linda Hunt ha vinto il premio Oscar alla miglior attrice non protagonista nel 1984 per la sua interpretazione del fotoreporter Billy. E' stato il primo e finora l'unico caso in cui una donna ha vinto tale premio per un ruolo maschile.
  • Homevideo Rocchiola • 16/04/20 14:28
    Call center Davinotti - 1255 interventi
    L'unica edizione disponibile di questo film disponibile sul mercato italiano è il DVD pubblicato dalla rivista CIAK nella serie dei cult movies introvabili. Di fatto è una replica precisa fin dalla copertina del DVD marchiato Warner uscito un pò ovunque tranne che in Italia, con la sola aggiunta della traccia audio italiana. Il video panoramico nel corretto formato 2.35 presenta qualche modesta spuntinatura lungo tutta la durata ma per il resto è piuttosto brillante e colorito. Insomma per un prodotto SD di vecchia data è difficile chiedere di più. L'audio italico indicato dal lettore come un dolby digital 2.0 non è molto potente ma pulito. Ovviamente fuori catalogo il DVD in questione è venduto in rete a cifre altissime che ormai si avvicinano agli 80-90 euro. Per ora non ci sono nemmeno in terra straniera edizioni in HD.