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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Gordon Gekko, ancora lui. E’ uscito dalla prigione in cui era finito nell’indimenticato capitolo uno e prova a ricostruirsi una vita, magari partendo dal denaro guadagnato col suo libro centrato sull’avidità umana (tema sul quale dà anche lezioni universitarie). Se però in WALL STREET il suo personaggio era centrale ma affiancato dall’ottimo yuppie Charlie Sheen, qui il ruolo del protagonista spetta al molto meno calzante Shia LaBeouf, broker dalla faccia buona che sogna l’energia pulita e che con l’avidità e la spregiudicatezza di Gekko nulla ha a che fare, per quanto Stone...Leggi tutto cerchi in qualche modo di farci credere a tratti il contrario. E’ il fidanzato della figlia di Gekko, la quale col padre ha rotto da tempo e gestisce una sorta di blog “comunista”. I ragazzetti si amano, lei piange o si strugge quasi in ogni scena (una vera lagna!) e quando lui tenta di farla ricucire col padre è un susseguirsi di spalle voltate, sbuffi, arie da sostenuta: se non ci fosse appunto lui, Michael Douglas alias Gordon Gekko, il film avrebbe ben poco da dire, col solito rapporto squalesco tra il giovane rampante e il banchiere senza scrupoli (Josh Brolin), break un po’ patetici come la corsa in moto e troppi sguardi languidi di innamorati che lottano contro il destino. Quando arriva Gekko invece il film ha sempre un’impennata, e sue ovviamente sono tutte le battute migliori, nessuna esclusa (memorabile quando minaccia Brolin a mezza voce: “Tu smetti di dire bugie su di me e io smetterò di dire la verità su di te”). Stone intanto gioca con le immagini, lo split screen, sovrappone la grafica, vola virtuosamente tra i grattacieli di New York e si conferma regista dal talento non comune. Peccato la sceneggiatura questa volta non lo assista, perché eliminati qualche buon momento e l’efficacia di alcuni dialoghi il film s’impantana troppo spesso nelle sabbie mobili del vieto sentimentalismo o s’incarta tra labirinti d’alta finanza non sempre comprensibilissimi. Tocca quindi aggrapparsi a Douglas, come peraltro ampiamente prevedibile, drago della borsa poco incline ai facili pietismi (liquiderà il futuro genero in cerca di giusto aiuto con un sardonico “vorrà dire che quando moriremo tu andrai in paradiso e io all’inferno”). Concentrandosi sul suo volto e la sua profondità di sguardo si può anche riuscire a rientrare nel giusto clima, anche se il vero WALL STREET sembrava molto più immerso nella vita finanziaria della Grande Mela anche senza alcun ricorso ad artifici grafici che ce lo tuffassero dentro a forza. Pessimo e posticcio il finale: sembra quasi preso da un altro film.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 3/03/10 DAL BENEMERITO JANDILEIDA POI DAVINOTTATO IL GIORNO 23/10/10
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Jandileida 16/10/10 23:34 - 1565 commenti

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Stone porta Gekko a danzare sul palcoscenico della recente crisi finanziaria. Gli ingredienti per un buon film di contestazione al sistema malato dei derivati e degli hedge funds ci sarebbero tutti. Purtroppo il regista sceglie la via morbida e lascia trapelare solo a tratti il suo spirito ribelle finendo per girare un film con una storia banale e edulcorata concentrata tutta sul rapporto padre/marito/figlia che bonifica la cattiveria di Gordon (e del suo mondo). Peccato perché da un regista coraggioso come Stone mi sarei aspettato di più.

Rambo90 23/10/10 02:39 - 7692 commenti

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Gekko esce dal carcere dopo ben 8 anni e tenta di ricucire il rapporto perduto con la figlia, si fa aiutare dal fidanzato di lei in cambio di un favore. È difficile esemplificare la trama del grandioso sequel di Wall Street: Stone è riuscito nell'impresa di confezionare un film ancora più ritmato, scorrevole ed emozionante. Gekko sembra cambiato e rabbonito, ma in realtà il suo personaggio nasconde molte più sfumature che nel primo capitolo e Douglas si conferma interprete grandissimo. Menzione d'onore per il mitico Wallach. Bellissimo.
MEMORABILE: L'incontro fra Douglas e Charlie Sheen; I fischiettii di Wallach; L'incontro a Londra fra LaBeouf e Douglas e tanto altro.

Markus 23/10/10 00:55 - 3687 commenti

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Film nel complesso deludente, anche se lo spettacolo è assicurato in virtù del denaro speso per girarlo e di alcune intuizioni che di tanto in tanto sorreggono la pellicola. LaBeouf è nei panni (poco credibili) d’un giovane broker candidato ad ottima carriera che, tra moglie piagnucolosa e assi della finanza senza morale, narra la sua esistenza tra lavoro e vita privata. Sequel penalizzato soprattutto dal desolante contesto di questi anni in cui il sistema economico americano è sostanzialmente crollato come un castello di carte.

Puppigallo 1/11/10 01:43 - 5270 commenti

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Gordon Gekko è tornato; e questa è una delle poche note liete della pellicola. Douglas è infatti l'unica ragione per la quale pagare il biglietto, a parte forse rivedere Eli Wallach, che viene omaggiato del suo grande passato nel vecchio West con la suoneria de Il buono, il brutto, il cattivo, che parte dal cellulare del protagonista. Detto ciò, il resto è un insieme di belle riprese con poca sostanza sceneggiatorica e buone idee col contagoccie, disperse in un mare di banalità condita col crollo della borsa, due piccioncini e i soliti speculatori. Mediocre e con un finale favolesco.
MEMORABILE: I tulipani; Gekko: "I genitori sono le ossa sulle quali i figli si affilano i denti"; L'incontro con Sheen.

Greymouser 4/11/10 09:20 - 1458 commenti

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La nota più dolente è l'assoluta mancanza di credibilità del protagonista: affidare al bamboccio Leboeuf il ruolo di genio della finanza è stata una scelta infelice. Però il buon Stone ci mette anche del suo per rendere questo sequel poco memorabile: dov'è la regia? sembra tutto girato da uno qualunque, e anche dal punto di vista dei contenuti c'è poco da ammirare. La storia, infatti, è piuttosto scontata e il finale melenso e improbabile è la ciliegina su una torta indigeribile. Douglas istrionico ma passabile.

Ciska 4/11/10 17:21 - 17 commenti

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“Wall of fear” titolano i giornali per l’ennesimo e tragico crollo di Wall Street. Anni 2000 e nulla è cambiato. Torna Gekko/Micheal Douglas, nella sua forma migliore insieme ad un incredibile e rugoso Eli Wallace. Shia Labeouf, nel ruolo del genero, rivale, anima buona del mercato, è tiepidino e poco convincente. In qualche modo Stone prova a spiegarci una materia estremamente contorta: l’economia dei derivati, degli hedge funds e di altri meccanismi fumosi e vuoti. Sfiora il linguaggio documentaristico con toni polemici. Ma ci saremmo aspettati più cinismo e meno rigurgiti buonisti.

Siregon 5/11/10 21:41 - 352 commenti

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Peccato, il film si perde con il procedere della storia e qui dovrebbe accadere l'esatto contrario. Stone è sempre stato un regista sopravvalutato e questo suo primo sequel ne è la prova. Tornano alcuni dei personaggi del primo film anche solo per qualche comparsata e questo dà un aria di riunione di famiglia che tutto sommato non dispiace. Douglas recita a memoria, con più sfumature ma meno carisma rispetto al primo film. LeBoeuf è meno trash di Charlie Sheen ma deve crescere ancora molto come versatilità. A rubare la scena è Josh Brolin, bravissimo.

Cotola 6/11/10 23:22 - 9039 commenti

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Il Maestro (leggasi Davinotti) ha centrato in pieno il bersaglio su tutta la linea: trattasi, infatti, di film spento che si accende raramente ad intermittenza solo quando Gekko è sulla scena Sue le migliori battute di una sceneggiatura per il resto risaputa e con un finale a dir poco vergognoso e da latte alle ginocchia. Da un regista come Stone è lecito aspettarsi molto di più e sarebbe dignitoso evitare certe cadute (parlo dell'epilogo) Menzione meritata per l'interpretazione di Eli Wallach. In definitiva: mediocre.

Magnetti 8/11/10 11:19 - 1103 commenti

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Chi rimase affascinato dal Gordon Gekko di Wall Street non rimarrà deluso. Ma deve tenere duro perchè all'inizio sembra più un pugile suonato che il finanziere "bastardo" delle origini. Ma con il procedere del film riprende vigore, affina le strategie a danno di tutto e tutti e quando si "ripulisce" definitivamente, indossando i suoi panni preferiti, torna il vero e unico Gekko D.O.P. Il contorno è valido e mi riferisco alla regia frizzante e modaiola. Fanno storcere un pò il naso alcune semplificazioni alla americana. Bene Brolin.
MEMORABILE: La miglior frase che abbia mai sentito sulla crisi economica: vendere derivati è come spacciare crack fuori dalle scuole. Che ci riflettano tutti.

Tomastich 15/11/10 07:34 - 1255 commenti

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Nel cinema sono i visi, le facce che contano ed il giovane Labeouf non arriva neanche ad allacciare le scarpe al Charlie Sheen di 23 anni prima (il quale fa un notevole cameo in grande stile). Questa è la nota negativa di un film lungo (come il primo) ma piacevole, molto parlato, forse troppo sentimentale e meno economista del precedente. Solida la presenza di Brolin (il fratello maggiore dei Goonies tanto per farsi capire ai più), Langella e Wallach fanno rispettivamente il buono e il cattivo (nonchè brutto) tanto per citare il famoso western.

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Capannelle 29/11/10 11:29 - 4411 commenti

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Film discontinuo dove il mestiere di Stone non è supportato da una sceneggiatura sufficientemente originale. Le uniche scene che fanno palpitare infatti sono le riunioni dei banchieri con il rappresentanti del tesoro, dove si respira aria di rassegnazione e di resa dei conti. Ad allietarle il redivivo e quasi irriconoscibile Eli Wallach e lo "squalo" Brolin. Douglas fa quel che può, costretto ad occuparsi più della figlia perduta che della finanza ritrovata.

Belfagor 30/11/10 16:53 - 2690 commenti

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Negli anni '80 Stone ci aveva mostrato come la bella fola del capitalismo avesse dato vita ad un leviatano instabile ed insaziabile. Ora, sebbene la crisi sia di gran lunga maggiore, non sembra osare più di tanto. Douglas/Gekko è ancora la vera anima del film e lo si capisce immediatamente, ma la storia non fa sempre presa e cade in alcuni luoghi comuni tanto americani quanto Wall Street: quel finalino appicicato in fondo, ad esempio. Rimane comunque un prodotto discreto, anche se c'è da preoccuparsi visto che ora Gekko sembra quasi un eroe.
MEMORABILE: Il mitico Wallach che fischietta con aria beffarda; i grafici che si sovrappongono ai ai profili della città.

Sibenik 7/12/10 19:20 - 90 commenti

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E per l'ennesima volta fare il sequel di un grande film si rivela gigantesca fesseria. Un Gekko che alterna senza ragion logica scene da gallo cedrone ad altre da pollastro spennato, circondato da figlia e fidanzatino idealisti del piffero in salsa radical chic e broker spietati con cui c'è sempre da regolare i conti per i fantasmi del passato. Valida la ricostruzione della crisi di questi anni, ma - a quel punto - vado di documentario. Evitabile.
MEMORABILE: Il cameo di Charlie Sheen as Buddy Fox fa tornare in mente Wall Street (quello vero) e per un attimo ci si scorda di questo modesto filmetto.

Jena 22/01/11 15:09 - 1555 commenti

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Oliver Stone certe volte mi ha fatto arrabbiare (vedi Natural Born killer), ma indubbiamente rimane un gran talento e anche qui lo dimostra, con una totale padronanza del mezzo cinema: bellissime le riprese di New York e i titoli di coda. Il primo Wall Street era magari più incisivo, forse perché ne abbiamo viste tante nel frattempo, anche se Michael Douglas, invecchiato ma avido come non mai, rimane grandioso: certi suoi sguardi, i duetti con la lagnosa figlia o con Brolin sono da grande attore. Geniale il cameo di Sheen, ingrassato e cattivo...

Galbo 26/01/11 05:55 - 12390 commenti

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Promettente sulla carta (anche in considerazione della recente crisi economica), la ripresa del personaggio di Gordon Gekko parecchi anni dopo il primo bellissimo Wall Street, tradisce in parte le aspettative. Il film, contando sulla regia solida di un grande professionista come Stone e su un cast di tutto rispetto è gradevole ma manca di quella cattiveria e di quel cinismo nel ritrarre l'ambiente della finanza che avevano illuminato il predecessore. Anche il finale è troppo all'insegna del buonismo per colpire nel segno.

Ilcassiere 2/06/11 13:44 - 284 commenti

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Un mix non molto bene amalgamato di finanza spregiudicata, buonismo e sentimentalismi vari. Il secondo capitolo di Wall Street ha poche qualità: la lente di ingrandimento sugli assurdi meccanismi finanziari è indubbiamente interessante, anche se non si sa fino a che punto sia verosimile e Michael Douglas, che qui vediamo piuttosto invecchiato, è perfettamente calzato nel suo personaggio. Di contro, la storia scorre via in modo abbastanza prevedibile, senza né annoiare ma nemmeno entusiasmare.
MEMORABILE: “Tu smetti di dire bugie su di me e io smetterò di dire la verità su di te”.

Piero68 19/12/11 08:56 - 2957 commenti

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Per quasi 2/3 la patinatura fa sembrare il film un interminabile spot pubblicitario di qualche bene di lusso. Una macchina, uno champagne, un gioiello... c'è solo l'imbrazzo della scelta. E quando Stone decide di iniziare finalmente a girare il film il tempo è ormai scaduto: la sceneggiatura è irrimediabilmente scivolata nell'anonimato più totale e gli attori sono solo la controfigura ridicola di loro stessi. Il metro? Il cameo di Sheen che sembra più Topper di Hot shots! che Fox di Wall Street. Se la cava solo Brolin, che mette un po' di mestiere.

Mutaforme 6/01/12 00:31 - 417 commenti

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Film diviso tra la frettolosa e superficiale analisi della situazione economica mondiale (con eccessivo abuso di demagogia) e l'intreccio della complicata storia tra Douglas e sua figlia. Alla fine il sentimentale prende il sopravvento. E forse è meglio così. Mediocre. **
MEMORABILE: La febbre dei tulipani.

Mcfly87 29/02/12 20:34 - 75 commenti

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Gordon Gekko ritorna a fare lo squalo nella Wall Street in crisi dei tempi d'oggi. Questa volta però appare sdentato, imbrigliato da una sceneggiatura che poco ha da offrire. Si cercano di rievocare i fasti del primo glorioso capitolo ma, appunto, manca il giusto mordente. La storiella sentimentale e la questione del padre assente non fanno che fomentare la banalità e penalizzare un Douglas che sembrerebbe anche ispirato e in palla, mentre il resto del cast non convince più di tanto. Unico lato positivo l'attualità dei temi trattati.

Luchi78 4/05/12 17:42 - 1521 commenti

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Film dalla sceneggiatura poco efficace, specialmente se paragonata al disastro mondiale di cui narra, regge le sue virtù sulla bravura di Stone e del solito grandissimo Michael Douglas, mentre delude Shia LaBeouf, poco adatto e mal doppiato. Se volete godere di fantastiche vedute dall'alto di Manhattan potrete sbizzarrirvi quanto volete, Stone non se ne è fatta perdere una, giocando anche troppo con virtuosi montaggi ed effetti un po' troppo alla moda. Guardabile sicuramente, ma delude le aspettative.

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Tarabas 27/09/12 23:16 - 1878 commenti

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Un detenuto ritira un orologio: non è un Timex rotto, ma un gingillo d'oro massiccio e lui non è Joliet Jake, è Gordon Gekko, il re degli intrallazzi di borsa che, scontata la pena, torna libero a fare quel che gli riesce meglio. Se Wall Street aveva (anche per un detrattore come me) una sua coerenza e compattezza, il sequel è un piatto instant movie del post Lehman, con un fastidioso sovrappiù nella storiella familiare del giovane broker idealista (un inutile LaBoeuf) fidanzato con la Gekko Jr., ovviamente ala Occupy. Finale di rara inutilità. Modestissimo.
MEMORABILE: "Un tempo ho detto "L'avariza è giustizia. Ora sembra sia diventata legge".

Paulaster 27/10/12 12:21 - 4411 commenti

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Puro esercizio di stile (finanziario) che non lascia la minima impronta. Douglas ha stille di carisma, ma ha perso in toto lo smalto. Si salva solo Eli Wallach. La confezione è lussuosa, grandi ambienti e raffinatezze; Stone al solito esagera e ci propina la distruzione di un Goya come simbolo del suo ego smisurato. Il decadimento tocca le vette più alte nella relazione sentimentale, nel finale zuccheroso, nelle marchette di moto e liquori. Ci si smuove solo quando viene riesumato "ferro azzurro ama anacott acciaio".
MEMORABILE: La foto allo "scoperto".

Tommy3793 3/07/13 00:14 - 72 commenti

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Non sarà all'altezza del primo, indimenticabile, capitolo ma comunque il ritorno di Gekko (stavolta con famiglia) risulta apprezzabile. Apprezzabile da diversi punti di vista: la regia, ottima e al passo coi tempi, ci mostra uno Stone capace di adattare e riadattare le proprie pellicole con impareggiabile maestria (e qui servirebbe undiscorso piu ampio); la sceneggiatura, comunque sempre interessante; e lui, Gordon Gekko, il lupo di Wall Street, con il suo sinistro fascino. Semmai a convincere meno sono la frignona Mulligan e Labeouf.

Furetto60 2/10/13 12:18 - 1194 commenti

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Torna lo squalo di Wall Street, invecchiato ma solo apparentemente sconfitto. Il sequel mette l’accento più sull’uomo e sulle motivazioni che lo spingono a un’aggressività che, di fatto, gli aliena il prossimo, in particolare la famiglia. E’ quindi un film più intimista rispetto al precedente, sfruttando sapientemente anche il cambiamento fisico di Douglas; ed è questo l’aspetto che lo salva. Per il resto, infatti, le complicate dinamiche finanziarie non sempre sono immediatamente comprensibili e il finale appare posticcio.

Didda23 20/08/14 22:44 - 2426 commenti

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Stone, qui in veste di solo regista, confeziona elegantemente una vicenda ancora attuale dando alla pellicola un ritmo impressionante e una qualità d'insieme invidiabile. La sceneggiatura è buona e non presenta vistosi cali, anche se il finale è meno riuscito di quanto possa apparire. Si assapora un prodotto senza picchi e senza cadute, ma non per questo statico nel suo essere dal primo all'ultimo minuto omogeneo. Il carisma di Douglas emerge prepotentemente e incredibilmente LaBeouf gli tiene brillantemente testa. La Mulligan offre dolcezza e fragilità.

Daniela 3/11/15 14:28 - 12654 commenti

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Il lupo perde il pelo ma non il vizio: così, quando Gordon Gekko esce di galera dopo aver scontato le malefatte del film precedente, tutti siamo scettici di fronte al suo presunto ravvedimento. D'altra parte è proprio la faccia di bronzo di Douglas e poco altro a costituire il motivo per vedere questo modesto sequel, che non dice molto di nuovo, anche se cerca di vendere banalità come se fossero rivelazioni scioccanti, e comunque cola a picco con un finale tanto ruffiano e conciliante da provocare una crisi di rigetto nei confronti dell'intero film.

Lou 2/06/16 16:15 - 1121 commenti

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Gordon Gekko, interpretato da un Michael Douglas un po’ incanutito, ricompare dopo otto anni di galera durante i quali la figlia Winnie, che odia il mondo della finanza e detesta il padre ritenendolo responsabile del suicidio del fratello, si lega a un broker che diventa a sua volta protagonista dello spietato e sporco mondo degli affari. Ci sono parecchie contraddizioni e debolezze nella complessa sceneggiatura di questo sequel di Stone. Douglas è ancora padrone della scena, LaBeouf credibile solo in parte.

Saintgifts 26/09/16 08:59 - 4098 commenti

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Per contare nel mondo della finanza (negli Usa) innanzitutto bisogna vestirsi da un grande sarto e fumare giganteschi sigari. È quello che fa Douglas, che giovane rampante non lo è più, appena arriva a possedere cento milioni di dollari. Questo per dire quanti ancora siano i luoghi comuni presenti nel film. La parte sentimentale, condizionata da un'ecografia, è li a contrastare le avidità (in greed we trust), ma a guardar bene risulta perdente, perché anche lei ha bisogno dei verdi biglietti di banca. Nulla di nuovo, discreto.

Minitina80 1/10/16 09:52 - 2982 commenti

I gusti di Minitina80

Shia LaBeouf non vale Charlie Sheen così come la parentesi sentimentale con la Mulligan non giova in alcun modo all’economia del sequel. La differenza con il resto del cast, poi, è decisamente evidente per passare inosservata; Douglas e Langella, in particolare, fanno sentire il peso della loro stoffa. Stone, comunque, non è l’ultimo arrivato e sa come riprendere la città di New York e confezionare un buon film. Peccato decida di chiudere in un certo modo spiazzando e lasciando l’amaro in bocca a chi lo ha apprezzato per la sua vena caustica.
MEMORABILE: Non sono importanti i soldi, è la competizione! È giocare la partita e vincere! È solo questo!

Il Dandi 2/02/17 15:17 - 1917 commenti

I gusti di Il Dandi

Gordon Gekko ai tempi della crisi: Stone sembra volerci dire che il capitalismo etico resta più che mai un'utopia, ma non ha il coraggio di dare allo spettatore uno schiaffo troppo amaro e indugia in una lunga introduzione in cui Gekko appare un redento ed emerito genio del male in pensione, incollando un modesto colpo di coda salvato dal lieto fine familista. I richiami al vero Wall Street (le suggestioni glamour, la Manhattan da cartolina, le canzoni dei Talking Heads, il cameo di Charlie Sheen) non producono più che un vago effetto-nostalgia.
MEMORABILE: Bisogna riconoscere che Gordon Gekko non perde il gusto del sapido aforisma: "Non dire bugie su di me e io non dirò la verità su di te".

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Enzus79 29/01/20 23:13 - 2891 commenti

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Oliver Stone riporta sul grande schermo Gordon Gekko e purtroppo non siamo ai livelli del primo Wall Street, che non era certo un capolavoro ma almeno convinceva sotto quasi tutti i punti di vista. Il film comunque evidenzia bene come l'economia, specie quella americana, è attorniata da "squali" che non hanno pietà per nessuno. Un po' banale la love story tra il genero e la figlia di Gekko. Ottimo Michael Douglas.

Lupus73 13/02/20 10:40 - 1494 commenti

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Sequel a lunga distanza. Ancora un Douglas d'eccezione: Gekko stavolta non è solo l'uomo d'affari senza scrupoli all'apice di Wall street ma un vero e proprio "deus ex machina" (con molte sfaccettature) che si percepisce persino dietro le maglie della sceneggiatura (quasi un riflesso della regia) e che tesse le fila dei vari destini. Manca un "contraltare" all'altezza come Charlie Sheen (fa una piccola apparizione) e La Beouf non è sufficiente. Il finale è discutibile ma cambia il senso del film sottolineando il ruolo "demiurgico" di Gekko.
MEMORABILE: Il discorso di Gekko alla presentazione del suo libro.

Paolobrg 29/11/20 10:21 - 8 commenti

I gusti di Paolobrg

La dura vita dei sequel. Chi ha visto e apprezzato Wall Street aveva aspettative altissime che probabilmente finiranno deluse, dal momento che in questo film è dominante un tratto romantico e forse anche buonista che mancava nell’originale. Visto più volte però se ne apprezzano la qualità complessiva e l’accuratezza delle scene. Magnifico Michael Douglas, la protagonista femminile (Carey Mulligan) piange e si lamenta costantemente.

Giùan 26/12/21 07:51 - 4559 commenti

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Stone riprende i personaggi di Wall street riproponendoli all'interno del "crash" della micidiale crisi dei subprime immobiliari del 2007, ma se il quadro macroeconomico è reso con la consueta verace immediatezza, sul piano cinematografico la riproposizione dei cliché del prototipo non possiede quell'iconografica allure da fiaba nera che trainava il film. Douglas non ha più nulla di magnetico e il conflitto paterno "splittato" nelle figure di LeBouef e Mulligan è grezzo e deprimente, dando modo al controllato villlain di Brolin di brillar di luce propria. Poco spazio per la Sarandon.
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  • Discussione Ruber • 4/03/10 18:15
    Formatore stagisti - 9246 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Non lo so, io Shia LeBouef non posso vederlo... Certo che vederlo al cinema, un sequel di un simile classico, mi tenta e non poco. Su Douglas son d'accordo: grandissimo, mi è sempre piaciuto un sacco!

    P.S. Ruber: Si scrive proRio e non propio.


    si vero proprio Zender:)

    Ma ti diro' a me Shia LeBouef mi e' piaciuto in Indiana Jones, poi sai è uno degli ultimi attori arrivati al grande pubblico, è devo dire che riscuote un ottimo consenso sopratutto da parte del pubblico femminile; Io credo che questo Wall street II sara' un buon film e credo possa superare per certi versi quello fatto nel '87, perche' il trailer e' veramente bello è mi e' piaciuto molto; mi piace il fatto che vogliono far passare lui come un buon "sammaritano" dopo tutto quello che ha combinato nel primo film
    , ma sara' davvero cosi? Certamente andro' a verderlo saranno soldi ben spesi, e sono
    sicuro che non mi pentirò di questo, perche' aspettavo molto questo sequel e' il trailer mi ha gia divertito molto; mi piace proprio Douglas come riesce a entrare in ogni cavolo di personaggio a fare il bast.. di turno e venirne sempre fuori alla grande, questo anche merito dei copioni che gli danno e di chi scrive la sceneggiatura.
    Ultima modifica: 4/03/10 18:23 da Ruber
  • Discussione Zender • 4/03/10 18:18
    Capo scrivano - 47765 interventi
    Sì, non si capisce abbastanza, di sicuro andrò a vederlo. Ehm Ruber, ti ha ripreso la mano la battitura pazza dei tasti. Controllati, grazie :) Magari scrivi meno ma rileggi.
  • Discussione Ruber • 4/03/10 18:28
    Formatore stagisti - 9246 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Sì, non si capisce abbastanza, di sicuro andrò a vederlo. Ehm Ruber, ti ha ripreso la mano la battitura pazza dei tasti. Controllati, grazie :) Magari scrivi meno ma rileggi.

    corretto ora dovrebbe essere leggibile.

    Allora anche tu andrai a vederlo, bene almeno so gia che con te potrò parlarne.

    Ma non e' che il primo Wall street aveva previsto quello che sarebbe successo nel futuro dell economia globale? in parte secondo me si, gli stipendi dei manager con le famose stock option ne sono un valido esempio.
  • Discussione Zender • 4/03/10 19:07
    Capo scrivano - 47765 interventi
    E' probabile, però ora come ora non lo ricrdo sufficientemente. Sì, garantisco che andrò a vederlo, nonostante Shia :)
  • Discussione Galbo • 4/03/10 22:11
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Ruber ebbe a dire:
    Certamente andro' a verderlo saranno soldi ben spesi, e sono
    sicuro che non mi pentirò di questo, perche' aspettavo molto questo sequel e' il trailer mi ha gia divertito molto; mi piace proprio Douglas come riesce a entrare in ogni cavolo di personaggio a fare il bast.. di turno e venirne sempre fuori alla grande, questo anche merito dei copioni che gli danno e di chi scrive la sceneggiatura.

    il tuo entusiasmo è contagioso, mi sembra di avere già visto il film, anzi quasi quasi non vado nemmeno al cinema....
  • Discussione Ruber • 5/03/10 21:44
    Formatore stagisti - 9246 interventi
    Galbo ebbe a dire:
    Ruber ebbe a dire:
    Certamente andro' a verderlo saranno soldi ben spesi, e sono
    sicuro che non mi pentirò di questo, perche' aspettavo molto questo sequel e' il trailer mi ha gia divertito molto; mi piace proprio Douglas come riesce a entrare in ogni cavolo di personaggio a fare il bast.. di turno e venirne sempre fuori alla grande, questo anche merito dei copioni che gli danno e di chi scrive la sceneggiatura.


    il tuo entusiasmo è contagioso, mi sembra di avere già visto il film, anzi quasi quasi non vado nemmeno al cinema....

    portati direttamente il cinema a casa:)) scherzi a parte crtedo che sara' dopo Avatar uno dei film che incassera' di piu, era troppo atteso e da troppo tempo.
  • Discussione Gugly • 11/03/10 14:02
    Portaborse - 4710 interventi
    Slitta di sei mesi l'uscita del film.

    da www.cineblog.it



    Per Cannes 2010 slitta a settembre l'uscita di Wall Street 2: il denaro non dorme maiUno slittamento improvviso ed inatteso. E’ stata posticipata di ben 6 mesi l’uscita di Wall Street 2: il denaro non dorme mai, atteso sequel firmato Oliver Stone. Dal 23 aprile inizialmente annunciato, l’uscita del film è slittata addirittura al 24 settembre. Quali le motivazioni di questa scelta così repentina e inaspettata? L’opportunità, a quanto pare molto concreta, di presentare il film al Festival di Cannes 2010, che si terrà dal 12 al 23 maggio.

    Una scelta, quella della 20th Century Fox, che porterà la pellicola a scontrarsi nei cinema americani con The Eagle of the Ninth e soprattutto Legend of the Guardians (3D), sfruttando però la possibile scia di un Festival di Cannes positivo nelle critiche. Diretto ovviamente da Oliver Stone, nel cast troviamo Michael Douglas e Shia LaBeouf, affiancati da Carey Mulligane Josh Brolin. Frank langella e Susan Sarandon.
  • Discussione Zender • 11/03/10 14:07
    Capo scrivano - 47765 interventi
    Sei mesi??? Alla faccia, vedevo già le locandine, nei cinema. Assurdo!
  • Homevideo Gestarsh99 • 24/09/11 13:22
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Disponibile in edizione Combo Pack (Blu-Ray Disc + DVD + Copia Digitale) per 20th Century Fox:



    DATI TECNICI

    * Formato video 2,35:1 Anamorfico 1080p
    * Formato audio 5.1 DTS: Italiano Francese
    5.1 DTS HD: Inglese
    * Sottotitoli Italiano Inglese Francese Danese Finlandese Olandese Norvegese Svedese
    * Extra Commento del regista
    Soldi soldi soldi
    15 scene tagliate ed estese
    Special Fox Movie Channel
    Trailer
    Conversazione con regista e cast
  • Discussione Tarabas • 30/10/12 13:37
    Segretario - 2069 interventi
    SOlo per segnalare che, per qualche motivo, la battuta segnalata alla fine del mio commento è riportata male (forse avevo sbagliato io a scriverla), dovrebbe essere "L'avidità è giusta". Grazie.