Il missionario - Film (2009)

Il missionario
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: The Missionary
Anno: 2009
Genere: commedia (colore)
Note: Aka "Le missionaire".
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

La trovata del poco di buono che si maschera da prete per eludere rogne di vario tipo ha radici antiche e ha trovato anche da noi, da sempre, terreno fertile (da Totò a Bud Spencer). Se però di norma è espediente utilizzato per riempire qualche minuto in più, nel film di Roger Delattre (prodotto da Luc Besson) diventa centrale, esattamente come lo sarà nel nostro quasi remake DIN DON - UNA PARROCCHIA IN DUE. A indossare gli abiti talari è in questo caso addirittura...Leggi tutto un rapinatore, tale Mario (Bigard), reduce da sette anni di prigione, che appena uscito si trova a dover fare i conti con i due complici del furto, pronti a esigere la loro parte. Mario li prende subito a testate per far loro capire che non è aria: devono lasciargli il tempo di recuperare il bottino (che solo lui sa dov'è) e di valutare come dividerlo. I due però non sono affatto d'accordo e Mario capisce, dopo aver visto esplodere la propria auto, che è bene rifugiarsi da qualche parte. Gli viene in soccorso il fratello prete (Strajmayster), il quale gli regala una tunica e lo spedisce in un paesino sperduto della campagna francese da un sacerdote suo conoscente, a cui via lettera presenta Mario come un seminarista.

L'arrivo al paese è però una sorpresa: il sacerdote è appena morto e a lui tocca prenderne il posto, se non vuole essere scoperto. Gli abitanti gli dimostrano subito grande affetto e Mario, per quanto rude (mai un sorriso), fa vedere di saperci fare, anche suo malgrado, diventando in breve il beniamino di tutti, forze dell'ordine comprese. E così, mentre il fratello religioso dovrà raggiungere in vece sua il temibile ricettatore per convertire i gioielli rubati in contante, Mario dovrà sbrigare il "lavoro onesto" in paese

 L'idea divertente, ovviamente paradossale, è quella di piazzare un tizio dalla faccia poco raccomandabile e dai modi inurbani (prende a calci e pugni più d'uno) nei panni di chi dovrebbe rappresentare il simbolo stesso della pace e della concordia. In questi casi il gioco diventa trasformare la rozza sgarbataggine del criminale in un segno di decisionismo e praticità, distante dalla naturale dolcezza e comprensione di un uomo di chiesa spesso traducibile in inettitudine e incapacità di risolvere i problemi del quotidiano. Una volta capita l'antifona, tuttavia, le gag si ripetono e le iperboli perdono presto in efficacia, mentre dall'altra parte il fratello prete, a contatto con un mondo di dissoluzione e cattiveria, diventa una terribile macchietta che a lungo andare si fa piuttosto insopportabile, nella sua prevedibile “mutazione”. Funziona molto di più Bigard (ben doppiato dal vocione di Rodolfo Bianchi), spassoso quando non riesce mai a raggiungere il fratello perché mentre è in strada per uscire dal paese incrocia sempre la polizia che lo coinvolge in qualche dramma del momento e lo riporta indietro.

Più in generale lo spirito giusto spesso si ravvisa, ma per riuscire davvero a convincere servivano battute più ricercate, in grado di valorizzare la non certo originale ma potenzialmente dilettevole idea di base. Un paio di begli scorci strapaesani nel verde e una valanga di buoni sentimenti (con tanto di matrimonio tra un ebreo e un'araba) potrebbero catalogare il film “per famiglie”, ma per fortuna qualche volgarità in eccesso di Bigard permette almeno di mantenere un profilo non troppo “politically correct”. Le prime scene promettevano un divertimento ben diverso, ad ogni modo...

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 23/02/10 DAL BENEMERITO CAPANNELLE POI DAVINOTTATO IL GIORNO 4/11/22
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Capannelle 24/02/10 14:03 - 4398 commenti

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Mario esce di prigione e per sfuggire agli ex complici si ritrova nei panni di un prete di provincia nelle Ardeche. Saprà conquistarsi la fiducia dei paesani e risolvere i problemi suoi e... di molti altri. Trama classica, divertente quando i dialoghi non diventano troppo caricaturali, nella parte centrale sembra disperdere i punti accumulati all'inizio ma poi si riprende. Besson produce, Bigard porta avanti l'intero film e ci regala una mimica stile Lino Ventura. C'è spazio pure per un (superfluo) messaggio di fratellanza interreligioso.
MEMORABILE: Lo scagnozzo che fa i calcoli mentalmente.

Cristian 27/02/10 16:13 - 27 commenti

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Film che già dai trailer sembrava divertente e che si è pienamente confermato. Risate a go-go per un duo ottimamente azzeccato e location ottime, praticamente isolati dall'intera Francia o quasi... Un prete così sarebbe richiesto in molti paesini, se non si sapesse che è un ex galeotto...
MEMORABILE: Bigard che tenta ben due volte di raggiungere il fratello a Nizza ma non vi riesce mai...

Galbo 7/06/10 06:47 - 12380 commenti

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Commedia di produzione francese basata sugli equivoci generati da una falsa figura di prete (si tratta in realtà di un ladro di gioielli appena uscito di prigione). Il regista Delattre mantiene un buon ritmo per tutta la durata del film che si avvale di una sceneggiatura con gag ben congegnate gestite da un ottimo cast, con un bravissimo protagonista ed altrettanto validi caratteristi. Forse dalla morale un po' facile ma molto divertente.

Daniela 19/07/10 15:27 - 12625 commenti

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Ex galeotto, costretto a travestirsi da prete per recuperare il bottino di una rapina su cui vogliono mettere le mani anche i vecchi compari, finisce in un paesino dove è appena crepato il parroco. L'abito non fa il monaco? A volte pare invece proprio di sì, dato che il duro se la cava benissimo nel nuovo ruolo. Canovaccio collaudatissimo, che si affida a gags semplici, spesso telefonate (anche letteralmente, come nella sequenza delle messa), ma il risultato non è sgradevole, grazie alla faccia di marmo del protagonista.
MEMORABILE: Il fratello prete conduce una trattativa "muta" con il ricettatore

Ilcassiere 31/08/10 13:36 - 284 commenti

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Divertente commedia francese che narra le vicende, equivoche e grottesche, di un ex galeotto che si traveste da prete per sparire dalla circolazione, ma che si trova, suo malgrado, a dover fare davvero il prete. Nonostante qualche passaggio risulti eccessivo (la trattativa, ad esempio), questo film ha il grande merito di evidenziare, in modo molto sottile, come i fedeli abbiano bisogno di un prete "umano", concreto e con i piedi per terra.
MEMORABILE: "se tutti i preti fossero come lei..."

Nando 26/02/14 01:35 - 3810 commenti

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Commediola transalpina che offre uno scambio di persona con i soliti equivoci previsti. Situazioni abbastanza scontate, comunque dirette con mestiere. È il buonismo francese di fondo che genera amarezza nel realizzare pellicole inverosimili e ricche di provinciali gaudenti che brindano ignari al nuovo parroco.

Saintgifts 4/09/17 10:00 - 4098 commenti

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Divertente commedia ben girata e con interpretazioni azzeccate. Le situazioni attengono a una realtà che si può solo raccontare, ma proprio questo dovrebbe essere l'intento di tutte le commedie: visitare il surreale per raccontare una storia in modo spiritoso, riuscendo pure a inserire, senza infastidire, morali di una certa profondità. Bigard ha modi convincenti per sistemare le cose, sia menando che parlando, e ha la faccia giusta per risultare credibile. Non meno efficace il fratello che poco ci mette a capire come funziona il mondo.
MEMORABILE: Il vero prete, menato prima da Bigard, poi dalla polizia.

Piero68 21/05/18 09:35 - 2955 commenti

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Prodotto da Besson, non presenta un soggetto proprio freschissimo, visto anche Non siamo angeli del '55 rifatto da Neil Jordan con De Niro e Penn, anche se comunque funziona davvero bene. Le gag divertenti non mancano, la sceneggiatura regge fino alla fine e gli attori hanno i volti giusti per rendere al meglio nella storia. Certo, non ci si piega dalle risate, ma la pellicola riesce anche a proporre ottimi momenti di riflessione come il matrimonio "multireligioso". Fondamentali Bigard e Dell, umoristi molto noti nel loro paese.

Puppigallo 15/12/19 19:14 - 5258 commenti

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Commedia usa e getta, tanto leggera (nonostante la chiara mano tesa verso l'integrazione, l'accettazione), quanto simpatica, grazie ai due protagonisti (fratelli agli antipodi), che si scambieranno i ruoli per necessità. Il ritmo è discreto; e il prete improvvisato, dai metodi alternativi ma efficaci, contribuisce a mantenere comunque vitale una storia modello base. In questo sarà aiutato dal fratello, prete in vacanza da se stesso. Nota di merito per il parroco massacrato di botte, perchè scambiato per l'impostore, che alla fine confessa il falso. Non male, dopotutto.
MEMORABILE: Come spendere i soldi in più; Il protagonista ai fedeli: "Come state delinquenti?". E invece di "finché morte non vi separi", "Che vinca il migliore!"

Teopanda 14/03/21 00:15 - 102 commenti

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Un criminale scappa dai suoi debitori e si finge prete in un desolato villaggio della Francia. Ottimo film comico, condotto principalmente dai due protagonisti: il prete a contatto con un ingente somma e soprattutto il criminale finto prete che si trova costretto al celebrare messe e confessare i fedeli secondo la sua esperienza riscuotendo un enorme successo. Bene anche i personaggi secondari e le location. Film leggermente rinnovato dallo scontato finale con annessa morale su immigrazione e integrazione.
MEMORABILE: “Tutto bene delinquenti”.

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Leodol2002 14/03/21 00:51 - 39 commenti

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Commedia francese ben riuscita nella quale un ex galeotto è costretto a fingersi prete in attesa della riscossione del denaro ottenuto dalla rapina di sette anni prima (per la quale fu incarcerato). Il film è divertente e l'assenza di momenti vuoti permette uno svolgimento lineare e logico. La sceneggiatura è buona, così come regia e musiche. Bigard, nelle vesti di Padre Mario, spicca su tutti, ma anche gli altri comprimari non sono da meno. Il finale è più che discreto e la durata di un'ora e mezza non pesa assolutamente. Un buon esempio di cinema.
MEMORABILE: L'intervento di pronto soccorso di Padre Mario a Muhammad; La prima messa di Padre Mario; Padre Mario che pesta senza contegno il "vero prete".

Gordon 14/03/21 09:24 - 260 commenti

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Buona commedia francese che tratta con originalità alcuni temi in voga oltralpe. In particolare si fa molta ironia sui bigotti e arretrati "rustici" che vedono l'arrivo di un disinvolto ladruncolo di città che si spaccia per prete. Da qui nascono innumerevoli scenette che vertono sui metodi, poco consueti ma efficaci, del nuovo parroco, ben interpretato da Bigard. Gli altri comprimari appaiono invece fin troppo caricaturali, ma perlomeno la regia rimedia con una certa scorrevolezza. Gradevole.
MEMORABILE: Il prete (con fare ecumenico): "Ne parliamo fuori, vieni pure", e giù cazzotti; Le insolite imprecazioni dell'amato parroco.

Magerehein 10/04/23 11:38 - 985 commenti

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Ex galeotto con dei conti in sospeso deve fingersi prete per un po': come andrà a finire? L'incipit era ottimo e il personaggio di Bigard (molto ben doppiato) funziona, indubbiamente; mettere l'abito talare a un uomo con viso spietato, voce da orco e modi maneschi ha decisamente il suo perché. Il problema è che da un certo punto in poi le buone idee sembrano finite e il regista sceglie di arrangiarsi ripiegando su sequenze sin troppo chiassose o grottesche (il fratello prete corrotto dal denaro diventa presto irritante) e un finale assai melenso. Simpatico ma imperfetto.
MEMORABILE: L'incipit con testata; Gli improperi accidentali; La "discussione civile" col vero prete.
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  • Homevideo Gestarsh99 • 20/12/11 11:43
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Disponibile in edizione Blu-Ray Disc per Eagle Pictures:



    DATI TECNICI

    * Formato video 2,35:1 Anamorfico 1080p
    * Formato audio 5.1 Dolby Digital: Francese
    5.1 DTS HD: Italiano
    * Dolby TrueHD 5.1: Italiano
    Sottotitoli Italiano NU
    * Extra Commento audio del regista
    Speciale "Il missionario" (42 minuti)