71 frammenti di una cronologia del caso - Film (1994)

71 frammenti di una cronologia del caso
Media utenti
Titolo originale: 71 Fragmente einer Chronologie des Zufalls
Anno: 1994
Genere: drammatico (colore)

Location LE LOCATIONLE LOCATION

TITOLO INSERITO IL GIORNO 22/02/10 DAL BENEMERITO HARRYS
Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Harrys 22/02/10 15:12 - 687 commenti

I gusti di Harrys

Materia complessa. Una serie di frammenti vanno a comporre quello che sarà un gelido mosaico: l'ordinario come straordinario, la consuetudine come disagio. Osservando lo scorrere degli eventi, emergono le più ancestrali ambiguità del qui solo come non mai essere umano. Agendo per ellissi, Haneke sembra fare tutto quello che è nelle sua capacità per non sentenziare, per lasciare che sia lo spettatore a subire e a digerire. La struttura circolare non è particolarmente innovativa, l'autore ha fatto di meglio col precedente Der Siebente Kontinent.

Pigro 24/02/11 23:47 - 9636 commenti

I gusti di Pigro

Una storia raccontata per frammenti, spesso insignificanti: lacerti di vita quotidiana da un'Austria borghese in cui quei pezzi descrivono il nonsenso dell'esistenza. Un bambino romeno, una famiglia in cerca di adozioni, un anziano che parla con la figlia al telefono, e poi la tv che rimanda finestre da un mondo violento: tutto confluirà in una strage. Inspiegabile? Haneke continua la sua ricerca della sintassi filmica frantumata in briciole iperrealiste per descrivere una realtà frantumata dall'aridità della nostra società. Algido.

Giùan 6/10/12 15:17 - 4540 commenti

I gusti di Giùan

Ultimo capitolo della glaciale trilogia austriaca, il più ambizioso e meno riuscito. Dopo il parossismo montante de Il settimo continente e le esplosioni improvvise di Benny's video, Haneke punta al mosaico fenomenologico continuando a sfidar lo spettatore ma rinunciando ad affrontarlo a viso aperto (lo stesso avverrà per Il nastro bianco). L'impresa di tratteggiare una società alla deriva della propria indifferenza (l'insistenza sulle guerre in tv) attraverso il controllo rigoroso della mdp sulle casualità della quotidianità è un ossimoro mal risolto.
MEMORABILE: La lunga telefonata dell'anziano rimasto da solo; Il ping pong con la macchinetta spara palline.

Cotola 12/07/14 13:13 - 9013 commenti

I gusti di Cotola

Terzo capitolo di una trilogia, in cui Haneke mette in scena un mondo dominato dal caso-caos, dalla violenza e da rapporti molto algidi, al di là delle apparenze. Temi e considerazioni sono quelli soliti del regista così come pure la freddezza con cui viene trattata la materia. Ma mentre in altri casi il distacco del regista riusciva comunque ad emozionare il pubblico ed a devastarlo, qui si resta tutti un po' freddi. In ogni caso un buon film.

Mickes2 7/12/14 00:00 - 1670 commenti

I gusti di Mickes2

Da un reale fatto di cronaca, una ricognizione frammentata e corale di esistenze congelate nella solitudine più disillusa e annichilente, dove vittime e colpevoli sfumano di fronte a quello che appare come un mondo sull’orlo del totale disfacimento umano e morale. Linguaggio ricercato che, miracolosamente, anziché spezzare il respiro fa sì che ogni frammento permei il successivo. Il risultato è un altro film pazzesco sul gelo dei sentimenti e sull’irrazionale, sullo sfondo di guerre e dissidi sempre più infernali e incontrollati. Notevole.

Schramm 26/06/15 15:06 - 3490 commenti

I gusti di Schramm

Il caso si balocca con mosaici dada, il caso che non è mai a caso ama gli imbuti ove travasare cicute. Siamo tutti bastoncini di mikado interconnessi fatalmente a casaccio. Haneke ama la sineddoche, il punto di fuga determina tutto il quadro, l’assenza di un perché a un tutto caotico abitato da gente disattenta lo affascina pari merito della demolizione del familismo o dell’agone tra spoglia realtà e sua distaccata rappresentazione. Film ambiguo come può esserlo la stessa vita, la cui portata teorica sbatte in isolamento una narrazione-tetris della quale vale più l’idea formale del rendimento.

Giapo 28/07/17 17:58 - 243 commenti

I gusti di Giapo

Capisco e apprezzo l'intento, ma non si può assistere a interminabili riprese a camera fissa di gente che parla al telefono o si allena a ping pong. Razionalmente posso concepire il capolavoro, ma l'arte deve essere anche e soprattutto cuore e stomaco. Non è il primo film di Haneke che vedo, so che è ostico ma l'ho sempre apprezzato; questi però sono 90 minuti di noia insostenibile, roba da fast forward.

Bubobubo 1/01/19 15:24 - 1847 commenti

I gusti di Bubobubo

Piuttosto difficile da amare di pancia, complice anche una sceneggiatura che procede per accumulo e sovrapposizione di piccole tessere appartenenti a un unico puzzle (una situazione criminosa annunciata da una sobria didascalia iniziale, cui si arriva alla fine in maniera del tutto imprevedibile) e una messa in scena di glaciale, finanche compiaciuta imperturbabilità. Come per ogni capitolo della trilogia di cui fa parte, anche in questa pellicola nessun personaggio si salva veramente dalla propria miseria, fisica e spirituale. Cupo.

Udo Samel HA RECITATO ANCHE IN...

Spazio vuotoLocandina Killer condomSpazio vuotoLocandina La pianistaSpazio vuotoLocandina Così lontano così vicinoSpazio vuotoLocandina Zucker! ...come diventare ebreo in 7 giorni
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICA:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
  • Discussione Harrys • 22/02/10 19:20
    Fotocopista - 649 interventi
    Zender avevo messo il titolo originale perchè in Italia non è mai uscito (solo qualche messa in onda su Raisat con sottotitoli)...
  • Discussione Zender • 22/02/10 19:40
    Capo scrivano - 47730 interventi
    Eh eh, immaginavo una cosa del genere. Però il punto è questo: se è andato in onda anche una sola volta su Raisat con questo titolo noi abbiamo il dovere di indicarlo come titolo itaaliano (tanto poi non è che cercando il titolo originale la scheda non compaia, né è il caso che uno possa confondere il titolo con un altro, essendo la traduzione letterale).
  • Discussione Harrys • 23/02/10 10:33
    Fotocopista - 649 interventi
    Perfetto. Si può togliere l'aka allora... ;-)
  • Discussione Zender • 23/02/10 12:25
    Capo scrivano - 47730 interventi
    Ovvio :) Tolto.
  • Discussione Schramm • 23/06/15 19:55
    Scrivano - 7694 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Eh eh, immaginavo una cosa del genere. Però il punto è questo: se è andato in onda anche una sola volta su Raisat con questo titolo noi abbiamo il dovere di indicarlo come titolo itaaliano (tanto poi non è che cercando il titolo originale la scheda non compaia, né è il caso che uno possa confondere il titolo con un altro, essendo la traduzione letterale).

    uhm. non so se nel frattempo sia uscito in dvd (ma non mi sembra), ma se non ricordo male nel passaggio di rai sat cinemaworld il film non aveva una sua titolazione italiana sostitutiva dell'originaria. c'era il titolo originale sottotitolato come cosa tra le cose, come i dialoghi. ma non una titolazione grafica italiana. almeno così ricordo (sarò più preciso nei prossimi giorni). non so se fa la differenza.
  • Discussione B. Legnani • 23/06/15 21:53
    Pianificazione e progetti - 14947 interventi
    Il titolo in italiano è riportato in molti siti di cinema.
  • Discussione Raremirko • 23/06/15 23:29
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    Zender ebbe a dire:
    Eh eh, immaginavo una cosa del genere. Però il punto è questo: se è andato in onda anche una sola volta su Raisat con questo titolo noi abbiamo il dovere di indicarlo come titolo itaaliano (tanto poi non è che cercando il titolo originale la scheda non compaia, né è il caso che uno possa confondere il titolo con un altro, essendo la traduzione letterale).

    uhm. non so se nel frattempo sia uscito in dvd (ma non mi sembra), ma se non ricordo male nel passaggio di rai sat cinemaworld il film non aveva una sua titolazione italiana sostitutiva dell'originaria. c'era il titolo originale sottotitolato come cosa tra le cose, come i dialoghi. ma non una titolazione grafica italiana. almeno così ricordo (sarò più preciso nei prossimi giorni). non so se fa la differenza.



    Grandissimo canale Raisat cinema world
  • Discussione Zender • 24/06/15 07:24
    Capo scrivano - 47730 interventi
    Direi che se è riportato come tale in molti siti di cinema lo lasciamo pure. Ripeto, un aka non fa male a nessuno, non sostituisce certo il titolo, è importante soprattutto per far trovare la scehda a chi lo cerca col titolo italiano, quindi lasciamolo.