Paintball - Film (2009)

Cos'accadrebbe se un "pacifico" weekend per fan del paintball (l'opinabile disciplina che s'ispira alla guerra con marcatori di vernice al posto dei proiettili) si trasformasse in carneficina organizzata? Questo si saranno chiesti gli autori di Paintball (il film). Il risultato è un horror ibridato con l'action che lascia il tempo (libero?) che trova, contenendosi a descrivere in atto unico (eccetto il demenziale promo del prologo) la solita cricca di vili potenti che s'arrapa con la morte in diretta. Ottusa la scelta di far recitare il cast, di palese estrazione neolatina, in rabberciato inglese

Il survival movie e il survival game entrano in rotta di collisione, metaforizzandosi vicendevolmente. Così l'impianto finzionale e vittime annesse è a colori, i serissimi bRECconieri di soldatini giocattolo (la dura realtà) sono polarizzati, dunque negativi in ogni senso. Alla luce del sole i giocatori di ruolo, ctoni, in penombra o oltre lo specchio i loro predators. Dove il film perlopiù floppa è nell'ammorbidimento di toni orrorifici a favore della cifra action, che solo nei 20' finali si fa da parte cedendo il posto a un che di metafisico, quasi che a dettar legge ci sia la strega di Blair

Nella prima parte, il sospetto che non siano solo i protagonisti a sparare a salve sorge spontaneo: confusionario ma desolatamente vuoto, montato sì con il pedale giù a manetta ma con scene di guerriglia così frenetiche che speri finiscano subito. Tutto si dipana con la virata pseudo-reality da morte in diretta, di certo poco sovversiva ma fondamentale: finalmente arrivano sangue, sadismo, il ritmo scema ma il film diviene più sadico e pregnante. Buona la fotografia ma scarsa l’immedesimazione con i personaggi. S'è visto di peggio.