Lo trovi su

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

Location LE LOCATIONCineprospettive

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Come dar torto a Michele Placido se in un’epoca di romanzi criminali e mitizzazione del gangster settantiano decide di tornare a una tendenza che lui stesso aveva contribuito a rilanciare? Eccoci allora a rileggere la vita scapestrata di Renato Vallanzasca, criminale del nord che imperversò nei settanta con la sua banda tra rapine, evasioni, amicizie equivoche, morte e sangue. A ridare il volto a Vallanzasca è un ottimo Kim Rossi Stuart, che pure con il suo milanese un po’ stentato riesce a caricare il personaggio del carisma e dell’ironia necessarie. Il film è tutto sulle sue spalle, nonostante un cast di contorno sicuramente non disprezzabile, ed è costruito senza particolari voli di fantasia....Leggi tutto E’ questo che un po’ dispiace: negli sviluppi, nel tratteggio dei personaggi diversi dal protagonista, VALLANZASCA segue strade già ampiamente battute senza dimostrare alcuna personalità, affidandosi a schemi precostituiti da seguire inserendovi l’unica scheggia impazzita. Per questo motivo Rossi Stuart diventa l’unico vero asso nella manica di Placido, che rischiando un certo colpevole compiacimento finisce col concedere il fianco alle critiche. Perché a ben vedere, dopo un’odissea che dura qualche anno e sposta il bel Renato da un carcere all’altro, ciò che rimane impresso non sono le efferatezze di cui si rese responsabile ma quel suo carattere un po’ così, quella reattività maschia ad ogni sopruso, quel suo fare cinico che sfocia spesso nella battuta e che si avvicina pericolosamente alla mitizzazione. Anche perdonando una sceneggiatura talvolta caotica, che non sempre spiega quel che ci sarebbe da capire per collocare la vicenda nel suo giusto ambito, Placido non dimostra di avere la stessa voglia di tracciare nuove strade che aveva fatto di ROMANZO CRIMINALE uno spartiacque del nostro noir. Ciononostante è innegabile che il film proceda spedito e abbia dalla sua una confezione di tutto rispetto, sia godibile dall’inizio alla fine (o quasi, perché l’ultima parte appare più stiracchiata) e confermi Placido tra i migliori registi del genere (non a caso dirigerà presto un film analogo in Francia). Ben disegnato il Francis Turatello di Francesco Scianna, anche se la sua morte in carcere, che fece epoca per l’inusitata crudeltà (arrivarono a estirpargli l’intestino morsicandoglielo), viene stranamente ammorbidita. Più anonima la banda (Filippo Timi compreso) e stereotipate le figure femminili, mai in grado di lasciare il segno. Accurata la ricostruzione storica, centrato il clima, ma per emergere davvero ci voleva un piglio diverso. Comunque consegnata alla storia del nostro cinema una delle più convincenti e sentite interpretazioni di Kim Rossi Stuart, sempre più icona di genere, feticcio di Placido e figlio (nel film) del di lui fratello (il redivivo Gerardo Amato).

Chiudi
TITOLO INSERITO IL GIORNO 11/02/10 DAL BENEMERITO CAPANNELLE POI DAVINOTTATO IL GIORNO 29/01/11
Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Mark 22/01/11 22:36 - 264 commenti

I gusti di Mark

Ritmo forsennato, colpi di scena accompagnati da colonne sonore martellanti, una giostra vorticosa sorretta da una sceneggiatura che è un mero canovaccio biografico e la storia italiana, quella vera, è uno sfondo in dissolvenza. Placido è ormai diventato il padrino di questo tipo di cinema, ha la posizione, il potere e le conoscenze per realizzare tutto quanto partorisce la sua mente. Peccato che non ci sia più nessuno in Italia all'altezza di dimostrargli i suoi limiti. E via con il laissez faire!

Capannelle 21/01/11 00:37 - 4411 commenti

I gusti di Capannelle

Recitazioni valide (in particolare Rossi Stuart milanesizzato, Timi e Scianna), regia tecnicamente preparata e discreto ritmo, ma nell'insieme la storia non palpita e atmosfera e dialoghi diventano sempre più prevedibili col progredire del film. Forse, nel'economia del racconto, c'è troppo Vallanzasca e il tono è troppo da cronaca. Molte frasi ad effetto, nella sceneggiatura, a volte funzionano a volte no. Le polemiche sul film? Direi giustificate anche se Placido, nel mitizzare il ladro e demolire le guardie, è in buona compagnia.
MEMORABILE: Il confronto in auto con Faccia d'angelo.

Puppigallo 22/01/11 00:57 - 5274 commenti

I gusti di Puppigallo

Ammetto la mia quasi totale ignoranza su Renato Vallanzasca. Quindi, non posso sapere se è stato rappresentato bene, o è stato disegnato in maniera troppo umana, tralasciando l'aspetto disumano e spietato. Dovendo però analizzare solo la pellicola, devo dire che Kim Rossi Stuart è stato bravo, calandosi nel personaggio, presentatoci come uno sbruffone, egocentrico, non certo stupido, ma che spesso agisce d'istinto, provocando quando sa che le conseguenze saranno pesanti. Bene anche Scianna (Turatello). Non ci sono particolari guizzi registici, ma la narrazione è scorrevole e il ritmo è buono.
MEMORABILE: "Io non sono cattivo; ho solo il lato oscuro un po' pronunciato".

Bruce 24/01/11 11:02 - 1007 commenti

I gusti di Bruce

Manca il Romanzo, rimane il Criminale; la vita di Vallanzasca, dai primi furti all’ultimo arresto, in un crescendo di violenza e isolamento, così come da lui raccontata. Non c'è l'intreccio, tutto è incentrato sul bandito, interpretato con il massimo coinvolgimento da Rossi Stuart. I personaggi che gli gravitano intorno non assumono spessore, sono solo volti che però non si dimenticano. Un film nervoso, potente ed elettrico, come il suo protagonista, indomabile spaccone. Un tornado che attrae e e travolge ma del quale non si comprendono le ragioni.

Nando 26/01/11 02:13 - 3814 commenti

I gusti di Nando

La breve ma intensa vita criminale del bel René narrata con uno stile asciutto tendente al puro cronachismo. Valida la narrazione con un Rossi Stuart efficace e mai sopra le righe. Placido non si lascia andare ad inutili pietismi e, a parer mio, ha il coraggio di non esaltare troppo il criminale rispetto ai tutori dell'ordine.

Markus 29/01/11 01:48 - 3687 commenti

I gusti di Markus

Ho letto che lo stesso Vallanzasca (che ha visto il film) si dissocia alquanto dal personaggio ricostruito da Placido ritenendolo superficiale; perciò ritengo il film una biografia romanzata (per ragioni di spettacolo) del “bel Renè". Su tutti vi è la grande interpretazione dell'ormai bravissimo Kim Rossi Stuart, il quale ogni volta mi sorprende piacevolmente. Unico neo (e lo dico da milanese) è l’accento meneghino datogli che, per ovvie ragioni, ha il sapore di un “li mortacci tua” citato da Pozzetto, ma se ne accorgeranno pochi.

Gugly 29/01/11 10:45 - 1187 commenti

I gusti di Gugly

Storia di un guascone esaltato che, tra l'altro, uccide anche qualcuno; il film si regge molto sull'interpretazioe di un bravo Kim Rossi Stuart, ma ha il difetto di essere lungo e con troppi salti temporali che confondono chi non conosce la storia di Vallanzasca (troppi episodi flash incompiuti); la scenografia inizialmente appare posticcia, poi si aggiusta nel prosieguo. Bravi anche i comprimari (Scianna su tutti), ad eccezione di Timi che è il solito fuori di testa. Nel complesso consigliato.
MEMORABILE: I confronti con un dandyssimo Turatello; il matrimonio in carcere.

Deepred89 29/01/11 14:08 - 3706 commenti

I gusti di Deepred89

Riuscito noir all'italiana che pur rifacendosi ad eventi reali non si discosta molto dagli stereotipi del genere. Comunque piuttosto fedele alla realtà dei fatti e per questo motivo troppo tirato per le lunghe, specialmente nella seconda parte; nonostante ciò il ritmo è buono e il film gode anche di una discreta regia e di una buona interpretazione di Kim Rossi Stuart (talvolta un po' troppo sopra le righe ma comunque convincente). Fotografia non eccelsa, ma ci si può passare sopra. Francesco Scianna ricorda Ninetto Davoli. Quasi buono.

Il Dandi 2/02/11 22:46 - 1917 commenti

I gusti di Il Dandi

Un bel film di genere, robusto sul versante spettacolare (scene d'azione e ricostruzione storica) e impreziosito dall'interpretazione eccezionale di un Rossi Stuart molto coinvolto (firma anche la sceneggiatura) nella rappresentazione di un criminale spaccone e irriverente, cogliendone i motivi del carisma e del "successo mediatico". Le consuete polemiche sulla mitizzazione (a mio avviso assente) del delinquente si confermano ipocrite, visto che la valanga di lettere ricevute in carcere dal bel Rene' assurto a "perversione delle casalinghe" è storia pura.
MEMORABILE: Vallanzasca al processo: "Voi mi condannate per un crimine che non ho commesso, ma per quelli che ho commesso non mi avete nemmeno indagato".

Sammo 3/02/11 23:13 - 3 commenti

I gusti di Sammo

Nulla di nuovo sotto il sole. A parte la bravura di Kim Rossi Stuart anche nel parlare uno "slang" milanese (a volte con accento sardo), tutto il resto è visto e rivisto nei film del genere. Prevedibile, si perde l'occasione di approfondire la storia di un personaggio controverso rappresentandolo come un povero disgraziato che fa il criminale quasi per vendetta. Buona la fotografia. Bravi i comprimari.

Michele Placido HA DIRETTO ANCHE...

Spazio vuotoLocandina Un eroe borgheseSpazio vuotoLocandina Romanzo criminaleSpazio vuotoLocandina Un viaggio chiamato amoreSpazio vuotoLocandina Le amiche del cuore

Cotola 4/02/11 22:20 - 9043 commenti

I gusti di Cotola

Bel film di genere, dal ritmo alto (nonostante la durata di due ore abbondanti) grazie ad un montaggio abile e "furbetto" nel mescolare immagini, azioni e musica. Godibile come puro intrattenimento, cede solo a tratti al fascino "malefico" e "maledetto" del personaggio che viene presentato con una punta di simpatia di troppo ma non certo in modo positivo. Come spesso accade quindi, fuori luogo e pretestuose le polemiche che lo hanno accompagnato. Kim Rossi Stuart in forma smagliante, ma anche il resto del cast se la cava in modo egregio.

Fiezul 10/02/11 22:15 - 25 commenti

I gusti di Fiezul

Uno scoppio d'ira. Film di grande tenuta anche emotiva, mestiere da mercato internazionale. Ottimo Timi, eccellente Kim Rossi Stuart; in Italia gli attori ci sono. Non era facile rendere lo spietato guascone, fra le tracce dell'inevitabile follia. Stuart ce la fa, alla grande, fra i baffi di un ghigno malefico. Placido tiene tutto sotto controllo e nelle scene d'azione spacca. Grande impronta di scrittura per un bel film maturo. Alla faccia delle polemiche di chi vuol che si racconti solo di Padre Pio!

Macguffin 14/02/11 15:49 - 124 commenti

I gusti di Macguffin

Il male ha sempre avuto il suo fascino, ma ci si scotta. Vale per la banda della Comasina e un po' vale anche per Placido, che non resiste a dare di Vallanzasca una rappresentazione da ribelle forse un po' troppo indulgente, con il lato feroce e squallido del crimine che non emerge a dovere. Ma queste sono opinioni, ciò che conta è l'avere un ottimo film italiano di genere: teso, crudo, che fila via avvincente per due ore. C'è ritmo, qualche superficialità, nessun sentimentalismo. Ottimo il cast, Kim Rossi Stuart giganteggia.

Galbo 15/02/11 07:11 - 12392 commenti

I gusti di Galbo

Dopo l'ottimo esito di Romanzo criminale, Michele Placido torna ad affrontare una storia di criminalità dedicandosi alla figura controversa di Renato Vallanzasca. Ne deriva un film ben realizzato dal punto di vista tecnico (la ricostruzione ambientale della storia, ambientata in gran parte negli Anni Settanta è ottima) e che può contare su una bella interpretazione di Kim Rossi Stuart. Il limite del film è quello di relegare troppo sullo sfondo le figure di contorno (Turatello, ad esempio) che non sono approfondite come avrebbero meritato.

Xamini 16/03/11 01:05 - 1252 commenti

I gusti di Xamini

Placido sfrutta bene i 7 milioni messi a disposizione dalla Fox per la realizzazione di questo ritratto del Vallanzasca (le reti italiane si erano rifiutate). Certo, siamo dalle parti del romanzesco e oltre, dato che a emergere è una figura ancora più affascinante di quella già esaltata dai media dell'epoca. Tanto che, si sussurra, neppure il diretto interessato abbia gradito. Comunque il film scorre bene e Kim Rossi Stuart (che ha fortemente voluto il film) dimostra ancora una volta, qualora ce ne fosse bisogno, di essere uno degli attori di maggior talento del panorama italiano.

Piero68 14/04/11 10:58 - 2957 commenti

I gusti di Piero68

Questo film merita un discorso a parte solo per la performance di Rossi Stuart. Dimenticati Fantaghirò e il kimono d'oro, Stuart dimostra di essere un attore di grande maturità, l'unico italiano al momento in grado di applicare il metodo "De Niro". E lo dimostra il fatto di aver imparato il milanese piuttosto che accettare il doppiaggio. Altro che Scamarcio vari: qui parliamo di un attore con la A maiuscola, che si è caricato sulle spalle l'intero film entrando nella parte come non aveva fatto nemmeno con il Freddo. Il film è godibile ma lui è eccezionale.

Manfrin 13/05/11 00:15 - 392 commenti

I gusti di Manfrin

Fedele e ben riuscita ricostruzione della carriera criminale di un bandito che fu famoso per motivi non solo criminali e che esce dall'oblio del carcere per raccontarsi in un libro divenuto film. L'ottima interpretazione di Rossi Stuart e l'adeguata colonna sonora dei Negramaro fanno trascorrere due ore di episodi cruenti e dure realtà carcerarie con la giusta tensione ed un notevole realismo. Bravissimo Timi, faccia e grinta che ricordano Volontè.

Redeyes 22/05/11 19:09 - 2449 commenti

I gusti di Redeyes

Potrei definirlo un gran bel monologo di un eccellente Kim Rossi Stuart, vero unico mattatore della pellicola. Film che non è brutto ma lontano anni luce dal Romanzo criminale dello stesso regista e ancor più dalla serie tv. Non si riesce a dar la giusta poesia al personaggio che, ovviamente, affascina (vuoi anche per l'esteticità del protagonista) ma non cattura appieno. Si ha più una serie di eventi, ben girati, ma un po' spenti. Il vero limite a mio giudizio è proprio la mancanza di passione, laddove materiale c'era!

Ishiwara 24/05/11 21:48 - 214 commenti

I gusti di Ishiwara

Film godibile, senza pretese di una corretta ricostruzione storica del personaggio, ma valido nei limiti della storia romanzata. Una buona ricostruzione ambientale e molti debiti con il cinema americano (evidente soprattutto nello scontro in automobile sotto la ferrovia sopraelevata, che fa molto New York). Un egregio livello tecnico nelle scene d'azione ed attori adatti. Vuole essere un film d'azione, senza troppe pretese sociologiche, e ci riesce. Naturalmente accompagnato da polemiche di starnazzanti moralisti nel nostro Paese. Perchè? Mah...
MEMORABILE: Il pestaggio dei secondini; la fuga durante il trasferimento.

Disorder 3/06/11 22:56 - 1416 commenti

I gusti di Disorder

Altro buon lavoro di genere per Placido, forse meno efficace di Romanzo criminale ma comunque più che riuscito. Gran prova recitativa per Kim Rossi Stuart, la cui gestualità, espressività e voce denotano un lungo ed accurato lavoro di studio del personaggio. Il difetto principale è ancora una volta la frammentarietà della trama, troppe volte interrotta da lunghi e contorti salti temporali e spaziali; un po' approssimativa anche la caratterizzazione dei comprimari. Comunque un film decisamente riuscito, nel complesso...

Filippo Timi HA RECITATO ANCHE IN...

Spazio vuotoLocandina Saturno controSpazio vuotoLocandina La solitudine dei numeri primiSpazio vuotoLocandina Signorina EffeSpazio vuotoLocandina Onde

Cangaceiro 12/06/11 18:44 - 982 commenti

I gusti di Cangaceiro

Con questo film Placido si consacra come degno erede degli italici maestri del cinema di genere Anni Settanta, suo innegabile modello insieme al neo-neorealismo di fine Anni Otanta-inizio Anni Novanta. Siamo nel campo della finzione e giocando a carte scoperte il regista si permette pure di rendere simpatico un feroce criminale e di dipingere con occhio poco benevolo sbirri e sistema giudiziario. Va bene così, questo è puro spettacolo (non un libro di storia o un documentario), forte di una valida messa in scena e di una performance letteralmente mostruosa di Rossi Stewart.
MEMORABILE: Vallanzasca che ingoia delle viti di ferro arrugginite per...

Herrkinski 16/06/11 12:24 - 8111 commenti

I gusti di Herrkinski

Rompiamo gli indugi: è un bel film. Non è perfetto: ci sono svariate approssimazioni nella storia e in alcuni piccoli dettagli l'accento di Rossi Stuart non è molto credibile, le musiche moderne e alla moda c'entrano poco. Però ha la capacità di incollarti allo schermo per due ore senza annoiare, la ricostruzione storica e i costumi sono notevoli, il cast è buono. Superato l'accento claudicante, Rossi Stuart è straordinario nella parte del "bel Renè". Un mix tra Romanzo criminale e cronaca vera, che sembra uscito dagli anni '70. Promosso!

Jandileida 8/11/11 21:36 - 1565 commenti

I gusti di Jandileida

Da Placido dietro la MDP negli ultimi tempi sappiamo ormai cosa aspettarci: buon ritmo, sceneggiatura solida, belle prove degli attori e voglia di raccontare storie al limite. Questa volta è Vallanzasca a finire sotto la lente: Kim Rossi Stuart sfoggia un'interpretazione notevole e fa suo un film che sicuramente non riscrive i canoni del "gangster movie" ma che anzi li sfrutta con sapienza e furbizia, per rendere la pellicola appassionante. Buono anche l'utilizzo delle musiche. Delle polemiche non so nulla, ma il film è tutto meno che un'apologia.

Supercruel 14/11/11 20:58 - 498 commenti

I gusti di Supercruel

Notevole noir diretto dal bravo Placido. Ottima la ricostruzione storica, soprattutto a livello di ambientazioni e costumi. Rossi Stuart davvero ottimo nell'interpretare Vallanzasca, ma anche tutti gli attori che gli ruotano intorno offrono una prova solida e ispirata. Bene la regia di Placido, molto moderna e accattivante ma senza esagerare in virtuosismi inutili. Bene anche la colonna sonora che stride con gli anni del narrato ma calza a pennello con la scelta di una regia dinamica e attuale. Un buonissimo lavoro, da vedere.

Paulaster 8/02/12 09:56 - 4419 commenti

I gusti di Paulaster

Non tutti i romanzi criminali riescono col buco, si potrebbe dire della pedissequa sequela di crimini compiuti da Vallanzasca. Un insieme di tasselli ben girati ma senza un disegno preciso. I personaggi fanno ma non mostrano, un documento senz'anima che infatti termina col capolinea della vicenda. Rossi Stuart una spanna sopra tutti e ottime le ambientazioni. Forse Placido pensa di aver creato un genere, ma ha già finito le idee.

B. Legnani 18/02/12 01:30 - 5532 commenti

I gusti di B. Legnani

Pur con tutto il dovuto rispetto verso i familiari delle vittime, non riesco a capire le furibonde polemiche che ne accompagnarono l'uscita. Placido descrive esattamente il clima dell'epoca-Vallanzasca. Non ne fa per nulla un eroe, ma lo ritrae con le caratteristiche che colpirono l'immaginario, senza sottacere crudeltà e colpe. Ne esce un film teso, credibile, che vola via nonostante le due ore. Grande prova di Rossi Stuart, ma tutto il cast (facce giuste al posto giusto) funziona. ***½

Tarabas 29/07/12 23:07 - 1878 commenti

I gusti di Tarabas

Il bel René dalla Comasina alla vetta della mala. Sfacciato guascone, almeno così lo ritrae Placido, sfruttando una grande interpretazione di Stuart. Non concordo con le accuse di mitizzazione. Semmai si può parlare di superficialità (nel racconto del periodo storico, limitato alle auto e ai vestiti) e omissioni (nello spiegare le ragioni dei fatti narrati). Di fatto, un poliziottesco aggiornato, ma quei film avevano la forza (o l'alibi) della contemporaneità. Qui la pura azione, pur molto efficace, rivela più che altro mancanza di prospettiva storica.

Ilcassiere 29/12/12 09:48 - 284 commenti

I gusti di Ilcassiere

Vallanzasca, che personaggio inquietante! Placido ce ne racconta le gesta sottolineando il lato umano, se di lato umano si può parlare. E' infatti questo il nocciolo del film: la mente, il carattere, la psiche, la follia di Renatino Vallanzasca. Ma non si può non riconoscere a Kim Rossi Stuart di essere il pilastro assoluto del film; non solo perché ne è il protagonista, ma anche perchè tutto gira (e gira bene) intorno al carisma e al fascino irresistibile che Kim, attore dal talento indiscusso, è riuscito a dare al suo personaggio.

Ramino 10/09/13 11:31 - 127 commenti

I gusti di Ramino

Rieccoci! Dopo Romanzo criminale il prode Placido ritenta la carta del poliziesco tirando fuori dal cassetto la storia del bandito della Comasina, Renato Vallanzasca. Costumi e ricostruzioni a parte, la caotica sceneggiatura presa dal libro "Il Fiore Del Male" sembra fare acqua un po' da tutte le parti. Rossi Stuart, con il suo finto milanese, si regge per la prima mezz'ora, ma poi... Filippo Timi, completamente fuori ruolo, andava assolutamente doppiato. Una buona occasione persa.

Nicola81 22/09/13 18:21 - 2857 commenti

I gusti di Nicola81

Uscito tra le puntuali polemiche che accompagnano film italiani di questo tipo (ma all'estero succede la stessa cosa?), si rivela inferiore a Romanzo criminale, in parte perché narra una vicenda meno affascinante, ma anche per scelte registiche e di sceneggiatura non sempre azzeccate. Rossi Stuart è superbo, ma le figure di contorno, a parte il Turatello di Scianna, non hanno spessore e l'assenza di una controparte positiva si fa sentire. Però se un film che dura due ore ti fa arrivare in fondo senza accorgertene, significa che è un buon film.
MEMORABILE: Il pestaggio dei secondini; Lo scontro a fuoco con gli uomini di Turatello e quelli con le forze dell'ordine; L'ingestione delle viti arrugginite.

NELLO STESSO GENERE PUOI TROVARE ANCHE...

Spazio vuotoLocandina WandaSpazio vuotoLocandina The appSpazio vuotoLocandina All the way downSpazio vuotoLocandina La sposa del diavolo

Giùan 1/02/14 07:41 - 4559 commenti

I gusti di Giùan

Confermando quanto fatto con Romanzo criminale, Placido si attesta come l’autore italiano col maggior glamour per l’azione e il gangster movie. Se però da un punto di vista cinematografico il film “tira”, il discorso sulla sostanza del soggetto e la sua fascinazione spesso acritica è ineludibile, pur di fronte all'eventuale giustificazione relativa a falsi moralismi (interessante in tal senso la telefonata di Renatino all’ascoltatore di Radio popolare) o volontà entomologiche. Kim dimostra una volta di più di esser bigger than (italian cinema) life.
MEMORABILE: L’ultimo duetto in carcere tra Renatino e l’Enzino interpretato da Filippo Timi; Il Francis Turatello di Scianna.

Luchi78 6/03/14 13:10 - 1521 commenti

I gusti di Luchi78

Dal punto di vista registico il film scorre lineare, e anche la sceneggiatura non si discosta dagli episodi più eclatanti della vita di Vallanzasca. In parte ciò è un'occasione persa visto che del contesto, sia sociale che umano, non se ne parla praticamente mai; ovvero il tutto si riduce al racconto della vita di un criminale che ha come esclusivo protagonista Vallanzasca. Poi viene la superlativa interpretazione di Kim Rossi Stuart, che a parte qualche sbavatura dialettale raggiunge picchi d'eccellenza. Comunque godibilissimo.

Mickes2 28/07/14 14:23 - 1670 commenti

I gusti di Mickes2

Asciutto, antiepico e brutale ritratto al piombo del bandito della Comasina Renato Vallanzasca. Placido dimostra ancora una volta di maneggiare con sapienza il mezzo regalandoci un centrifugato fluido e vibrante di una personalità “angelica” tinta di nero pece. Manca, al di là degli ambienti, una contestualizzazione storico-politica che si rispetti, ma di contro la mdp si addensa il più obiettivamente possibile sullo spirito e il costume di un’epoca nonché sui modi, le sfumature e i comportamenti di uno fra i criminali più sanguinari d’Italia.
MEMORABILE: La monumentale interpretazione di Kim Rossi Stuart.

Alex1988 18/09/14 19:39 - 728 commenti

I gusti di Alex1988

Credo che l'unica cosa che si salvi in questo film è proprio Kim Rossi Stuart, che riesce a dare al suo Vallanzasca sufficiente credibilità, seppur talvolta lo porti un po' sopra le righe. Non ho mai amato Placido come regista e neanche questo film riesce a farmelo rivalutare. Buona la fotografia, che dà la giusta cupezza alla storia.
MEMORABILE: Vallanzasca all'intervista radiofonica: "Non sono cattivo, ho solo il lato oscuro un po' pronunciato".

Alex75 2/02/16 09:24 - 880 commenti

I gusti di Alex75

Ricostruzione, senza inutili spettacolarizzazioni e senza pietismi della carriera criminale di un personaggio discusso che ha scelto consapevolmente la "cattiva strada" (interpretato da Rossi Stuart, che supera a pieni voti un’altra prova di maturità) con spunti sulle trasformazioni della malavita in Italia. Unici nèi sono il mancato sviluppo degli altri personaggi (tranne il Turatello di Scianna), il montaggio frenetico di alcune sequenze e le musiche dei Negramaro (brutte e fuori contesto).
MEMORABILE: Gli atti di autolesionismo di Vallanzasca; Il processo del ’77; Il matrimonio; “Non sono cattivo, ho soltanto il lato oscuro un po’ pronunciato”.

Parsifal68 4/10/16 14:52 - 607 commenti

I gusti di Parsifal68

Seconda prova registica di Placido nell'ambiente malavitoso dopo l'acclamato Romanzo criminale. Dopo quelle della Banda della Magliana, il regista pugliese narra le vicende altrettanto criminali della Banda della Comasina capeggiata dal bel Renatino. Direi una prova superata abbastanza bene, soprattutto nella ricostruzione minuziosa dell'Italia dell'epoca e nei tratti caratteriali dei personaggi, tra cui Kim Rossi Stuart che ha la faccia giusta per interpretare il tenebroso Vallanzasca. Buone le prove degli altri attori.

Bubobubo 12/11/18 16:57 - 1847 commenti

I gusti di Bubobubo

Senza Romanzo criminale, nessun Vallanzasca: e non soltanto per il clima imperante dell'epoca (il crinale della retromania di genere, che giustifica pienamente anche la presenza sfuggente della prima versione dei Calibro 35) o per Stuart come (azzeccato) protagonista. La questione è nei dettagli: l'atmosfera, il montaggio, la firma autoriale di un Placido che torna sul luogo del delitto da un'altra prospettiva, opposta. Nessuna eroizzazione del personaggio principale, dipinto esattamente per ciò che era ed è.

Teopanda 4/09/21 00:35 - 102 commenti

I gusti di Teopanda

Film che narra le vicende del più celebre criminale degli anni ‘70, è basato quasi interamente sull’interpretazione magistrale (nonostante un dialetto milanese un po’ da rivedere) di Rossi Stuart. Gli altri attori svolgono bene il loro mestiere ma, a causa della sceneggiatura abbastanza scarsa (ricca di bei momenti, ma non collegati da un filo preciso), non lasciano minimamente il segno. Non piace nemmeno la scelta di condensare le origini del protagonista in un unica macro-sequenza iniziale. Occasione sprecata per raccontare al meglio un personaggio dall’enorme personalità.

Caesars 7/03/22 15:32 - 3790 commenti

I gusti di Caesars

Placido ricostruisce su grande schermo l'ascesa di Vallanzasca e della sua banda, che insanguinò il milanese a partire dagli anni '70. Il film funziona egregiamente, anche e soprattutto grazie alla prova attoriale di Kim Rossi Stuart, che s'immedesima totalmente nel personaggio. Quello che si può imputare al regista, oltre a ovvie e inevitabili differenze con quanto avvenuto nella realtà, sono alcune sequenze un po' troppo "fracassone" e il fatto di averci fornito un ritratto un po' "edulcorato" della figura del bandito. Peccati che comunque si assolvono volentieri.

Anthonyvm 17/10/22 16:11 - 5689 commenti

I gusti di Anthonyvm

Dopo Romanzo criminale, Placido torna alla malavita e agli anni di piombo con un biopic dedicato al "bel René", interpretato da un convincente Kim Rossi Stuart che ben inquadra il carattere beffardo, la scorza da "cattivo del cinema" che ne ha contraddistinto la controversa storia, fra rapimenti, omicidi, evasioni continue e interviste rilasciate durate la latitanza. Appassiona il ritratto umano e antieroico di Vallanzasca (fra opinione pubblica e travagliati dietro-le-quinte personali), mentre la coralità della tranche centrale appare più generica e meno trainante. Comunque buono.
MEMORABILE: L'anonima colonna sonora (si sente la mancanza di pezzi dell'epoca); Ingoiare viti per farsi ricoverare; Telefonata allo spettatore; L'ultimo arresto.

NELLO STESSO GENERE PUOI TROVARE ANCHE...

Spazio vuotoLocandina Deliverance CreekSpazio vuotoLocandina Oltre il limiteSpazio vuotoLocandina Salto mortaleSpazio vuotoLocandina Avalanche
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICHE:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
  • Homevideo Gestarsh99 • 26/03/11 22:31
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Disponibile in dvd e Blu-Ray Disc dal 04/05/2011 per Fox:

  • Discussione Piero68 • 18/04/11 15:29
    Contratto a progetto - 241 interventi
    Come ho avuto già modo di dire nel commento per questo film vanno fatti due discorsi separati: uno per la qualità del film stesso l'altro per K.R. Stuart che con questo lavoro si aggiudica, a mio modestissimo parere, la palma di miglior attora italiano. Appurato che il film è discreto e godibile, con una sceneggiatura ed una regia passabile ed una ricostruzione di alcuni fatti salienti pressocchè identici alla realtà (basta cercare su You Tube le interviste a Vallanzasca dopo i vari arresti per scoprire che Placido ha preso pari pari le parole del vero Vallanzasca girando le parti nelle vere location dove sono accadute). Detto che per me i film sui criminali (questo, Romanzo Criminale, La prima linea ecc.) non sono assolutamente apologie di reato o esaltazione del lato oscuro dell'uomo, ma sono semplicemente dei prodotti commerciali (più o meno corrispondenti ad una certa realtà e quindi forse etichettabili anche come storici) che piacciono alla stregua di un film qualunque, passiamo al discorso Kim R.S.
    Accantonati definitivamente Fantaghirò ed il Ragazzo dal Kimono d'oro Kim è sicuramente, oggi, il miglior attore italiano sul mercato. E non solo per questa interpretazione o per quella del Freddo. Ma perchè si è costruito una carriera, mattone dopo mattone, scegliendo la via più difficile. Ha rinunciato ai soldi facili con le varie fiction TV e similari, scegliendo via via solo soggetti e sceneggiature di un certo livello, sicuramente meno remunerativi. Oltre alla sua scelta coraggiosa, con Vallanzasca ha dimostrato anche di essere l'unico in Italia capace di applicare il metodo De Niro. Ha imparato il dialetto milanese andando a lezione e frequentando certi ambienti, ha incontrato più volte lo stesso Vallanzasca ed ha vissuto a MIlano per qualche mese non disdegnando di visitare i quartieri che hanno visto la nascita e la crescita della Banda della Comasina.
    Magari è stato avvantaggiato in quanto figlio d'arte. Forse ha potuto fare certe scelte in quanto (forse) ricco di famiglia. Comunque sia ha avuto una crescita ed una maturazione come attore davvero incredibile. Spero che presto gli venga ufficialmente riconosciuto e spero che presto lo chiamino per una grossa produzione straniera magari made in U.S.A.
  • Discussione Galbo • 18/04/11 16:24
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Concordo in tutto, il film non è un capolavoro ma è godibile e ben realizzato, Rossi Stuart è bravissimo e si avvia a diventare (se non lo è già) uno dei migliori attori italiani
  • Discussione Capannelle • 18/04/11 16:37
    Scrivano - 3512 interventi
    Piero68 ebbe a dire:
    Ha rinunciato ai soldi facili con le varie fiction TV e similari, scegliendo via via solo soggetti e sceneggiature di un certo livello, sicuramente meno remunerativi.
    Come dici tu una scelta assolutamente da lodare e che lo sta portando tra i primi 5 attori italiani che sanno andare oltre alla commedia.
    Gruppo per me saldamente capitanato da Castellitto.

    Oltre alla sua scelta coraggiosa, con Vallanzasca ha dimostrato anche di essere l'unico in Italia capace di applicare il metodo De Niro. Ha imparato il dialetto milanese andando a lezione e frequentando certi ambienti, ha incontrato più volte lo stesso Vallanzasca ed ha vissuto a MIlano per qualche mese non disdegnando di visitare i quartieri che hanno visto la nascita e la crescita della Banda della Comasina.
    Apprezzabile anche se non me la sento di dire che gli altri attori non seguano questi percorsi.
  • Homevideo Galbo • 1/06/11 05:58
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    BR in edizione combo pack (BR - DVD - Copia digitale) con queste specifiche (fonte dvd-store.it)

    Formato video 2,35:1 Anamorfico 1080p
    Formato audio 5.1 DTS: Tedesco
    5.1 DTS HD: Italiano
    extra
    40 minuti di commento audio del regista
    Scene tagliate ed estese
    An italian job
    Trailer
  • Discussione Didda23 • 8/06/11 17:20
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    Posso concordare sul fatto che Kim Rossi Stuart sia uno dei migliori attori italiani,ma in questo film non riesco a prenderlo troppo sul serio.Più che accento milanese in certi parti è accento sardo e mi duole dirlo ma purtroppo sfiora la parodia
  • Discussione Gugly • 11/11/11 13:21
    Portaborse - 4710 interventi
    Didda23 ebbe a dire:
    Posso concordare sul fatto che Kim Rossi Stuart sia uno dei migliori attori italiani,ma in questo film non riesco a prenderlo troppo sul serio.Più che accento milanese in certi parti è accento sardo e mi duole dirlo ma purtroppo sfiora la parodia

    In effetti in alcuni momenti fa pensare
  • Discussione Didda23 • 7/02/12 12:39
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    Zender ho spostato la programmazione ad oggi.
    Riporto il motivo da un articolo di oggi sulla Gazzetta dello Sport:

    " Rinviato il debutto in tv di Vallanzasca in segno di rispetto per le vittime...
    Peccato che proprio ieri fosse l'anniversario della morte di Renato BArborini e Luigi D'andrea, due agenti di polizia uccisi il 6 febbraio 1977 a Dalmine, in un conflitto a fuoco con la banda di Vallanzasca. Il sindaco del comune bergamasco, ha scritto alla direzione della tv satellitare ( trasmettere quest'assurdo film è come uccidere di nuovo le vittime), che ha deciso di chiudere la polemica spostando la messa in onda di 24 ore. Vallanzasca- Gli angeli del male, quindi, andrà in onda stasera "
    Ultima modifica: 7/02/12 12:39 da Didda23
  • Discussione B. Legnani • 18/02/12 01:32
    Pianificazione e progetti - 14963 interventi
    Segnalo che Manfrin e io abbiamo dato il voto più alto (***½). Credo sia amche dovuto al fatto che ricordiamo i fatti "dal vivo" e che per noi sia stato più facile, pertanto, notarne la lodevole ricostruzione.
  • Discussione Alex75 • 25/07/16 17:29
    Call center Davinotti - 709 interventi
    Gugly ebbe a dire:
    Didda23 ebbe a dire:
    Posso concordare sul fatto che Kim Rossi Stuart sia uno dei migliori attori italiani,ma in questo film non riesco a prenderlo troppo sul serio.Più che accento milanese in certi parti è accento sardo e mi duole dirlo ma purtroppo sfiora la parodia

    In effetti in alcuni momenti fa pensare


    L'impegno e le capacità di Kim Rossi Stuart sono ammirevoli, e anche qui sono un valore aggiunto. Però a tratti si sente che "fa il milanese", al punto da far dubitare che Vallanzasca sia un meneghino doc.