Noioso film bellico che inizia stentato e si riprende leggermente nella seconda parte. Nel complesso uno dei peggiori film di McLaglen, regista di ben altro spessore in altre occasioni (I 4 dell'Oca Selvaggia, Gli ultimi giganti). Ad un Burton svogliato e imbolsito si contrappone un Mitchum come sempre brillante ma non in grado di risollevare le sorti di un film inutile, con poche sequenze d'azione (girate pure male) e una storia che non appassiona mai. Evitabile.
Un cast di vecchi leoni che tuttavia sembra non abbiano più voglia di ruggire (a parte un Rod Steiger con pancetta ma ancora grintoso). Anche la regia ci ha messo del suo per non dare vita (a parte qualche scena di battaglia) a un film che poteva essere più che dignitoso. Il fulcro verte sul conflitto tra un vecchio sergente tedesco (Burton), che capisce che la guerra è perduta e vorrebbe risparmiare vite umane e un giovane ufficiale (Helmut Griem) in cerca di gloria e decorazioni. Meglio la seconda parte, dove il plot acquista un senso.
MEMORABILE: Si combatte sulla piazza di una cittadina francese dove un monumento ricorda i caduti della Grande Guerra.
Scadente film di guerra malgrado il cast. Dovrebbe essere il seguito della Croce di ferro, ma non ha nulla a cui spartire col colosso di Peckinpah. Attori a fine carriera che hanno romai poco da dire. Trama scontata con nota antimilitarisca di routine. Azzeccata qualche scena di battaglia di carri armati ma nulla di più. Burton purtroppo al canto del cigno.
Seguito del ben più riuscito La croce di ferro, da cui riprende i due personaggi principali (il sergente Rolf Steiner, da noi misteriosamente ribattezzato Saxen, e il capitano Stransky) e qualche ruolo minore. Burton e Griem, pur discreti, fanno rimpiangere Coburn e Schell, così come McLaglen non può competere con Peckinpah. La pellicola mantiene una sua dignità grazie soprattutto ad alcune buone sequenze di azione bellica. Per il resto la storia, anche abbastanza confusa, non appassiona granché, lasciando lo spettatore "tiepido" verso gli accadimenti che si svolgono sullo schermo.
Helmut Griem HA RECITATO ANCHE IN...
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Il tiolo "Breaktrough - Specchio per le allodole" (presente anche nella versione da me visionata) deve appartenere ad una riedizione del film. Esso uscì nelle sale cinematografiche italiane col solo titolo "Specchio per le allodole". Infatti così lo recnsì, ad esempio, L'Unità nel 1980 e così si può vedere nel manifesto d'epoca https://archivio.unita.news/assets/main/1980/03/01/page_009.pdf
La versione da me visionata, su Prime Video, dura 88' (corrispondente alla durata indicata sulla fascetta del dvd italiano edito della Quadrifoglio). Imdb riporta una durata di ben 111' (23' di differenza, che potrebbero ridursi a circa 18' se consideriamo la differenza dovuta al "trasporto" in PAL). Il sito Italiataglia riporta il visto di censura della pellicola, che indica un metraggio accertato di 3310, corrispondenti a circa 120'. Quindi parrebbe che le versioni circolanti attualmente in Italia (almeno in dvd e su Prime Video) siano "pesantemente" tagliate.