Il testamento del dottor Mabuse - Film (1933)

Il testamento del dottor Mabuse

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 1/02/10 DAL BENEMERITO PIGRO
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Pigro 1/02/10 10:17 - 9635 commenti

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Dal manicomio criminale Mabuse manovra la mente del primario che imbastisce una vasta organizzazione criminale. Dall'analisi sociale e dalla tecnica psicologica del primo film Lang approda a un film più politico nell'anno del trionfo nazista: ora il male assoluto è un'organizzazione razionale di pedine che con la strategia del terrore perseguono l'annientamento della legalità. Da brividi le scene più esplicite sulla teoria dell'impero del crimine, collocate in un più rassicurante quadro di indagini poliziesche.

Galbo 31/08/11 19:06 - 12380 commenti

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L'ultimo film di Lang prima del trasferimento in America, è una riuscita parabola dei regimi totalitari e dittatoriali. Il regista ne parla sotto forma di un indagine poliziesca, ma risalta l'ambientazione crudele e opprimente forse ancora più importante degli snodi narrativi. Un film ottimamente diretto ed interpretato che inevitabilmente risente del clima della Germania del periodo.

Giùan 29/08/11 11:38 - 4539 commenti

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Figura centrale nel cinema Langhiano, già apparso nell'originale del 1922 e destinato a rifarsi vivo, letteralmente, a fine carriera, Mabuse è nel Testamento sempre più l'incarnazione dell'umano (ma non troppo) Male, tema fatale del Regista tedesco. Teso, incalzante, angoscioso poliziesco girato ancora coi canoni espressionisti, fu letto a posteriori come parabola del dilagante nazismo e di fatto "costrinse" Lang all'esilio. In effetti colpisce il pervasivo piano criminale del'eterno plagiatore e manipolatore di coscienze. Penetrante Klein, bravo Werniche.

Puppigallo 3/09/11 19:18 - 5258 commenti

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Più datato di così non si può, ma la forza di questa pellicola è ancora intatta, con un Mabuse, instancabile scribacchino da manicomio, che dà quel tocco folle in più e che, con gli scritti e l'ectopresenza, porterà nel suo vortice mentale chiunque gli si avvicini troppo, o semplicemente sia utile al suo scopo. Anche il doppiaggio è uno spasso; e gli attori, su tutti il commissario, fanno bene la loro parte, ovviamente enfatizzando i personaggi, come un tempo si faceva, ma risultando comunque piuttosto naturali. Notevole, soprattutto per certe, coraggiose idee allora innovative.
MEMORABILE: Il commissario all'investigatore improvvisato: "Il suo contegno è la manifestazione di una sciocca incoscienza"; La spiegazione del delirio cronico.

Saintgifts 8/01/12 10:00 - 4098 commenti

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Il protagonista è sempre il dottor Mabuse, ora in manicomio, ma è il commissario Lohmann (Otto Wernicke), con la sua mole, a rubargli la scena. Se c'è un testamento ci sono anche degli eredi, eredi che perpetuano il male che Mabuse rappresenta. A differenza della prima lunghissima versione del 1922, questo seguito si avvantaggia del sonoro, con un commissario ben centrato. La sceneggiatura è piuttosto elaborata e punta a dipanarsi verso il finale. Regia impeccabile.
MEMORABILE: L'inseguimento in auto, con diversi elementi di suspense.

Undying 7/05/12 17:48 - 3807 commenti

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Lang riprende la figura del malvagio "uomo dai 1000 volti", partendo da una casa di cura per malati di mente, luogo dal quale Mabuse parrebbe condizionare per l'ennesima volta una setta di criminali. Film incappato nelle maglie della censura tedesca, dati i (qui sì!) chiari riferimenti ad Hitler. Nonostante la chiarezza dei contenuti, Il testamento del dottor Mabuse, fors'anche a causa del sonoro, perde in atmosfera. Svanito totalmente il lato espressionista, in parte presente nel primo capitolo, rimane un buon action venato da una forte ironia e da qualche maldestro inseguimento nel finale.

Rufus68 17/07/16 12:02 - 3825 commenti

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Più che un apologo sulla dittatura (nazista in tal caso), il film è una riflessione sulla potenza della parola come veicolo del male: la parola scritta di Mabuse e quella orale di Baum (il direttore del manicomio) che, come Golem impazziti, operano al di là della sopravvivenza e della presenza fisica dei loro autori. Lang discioglie questi pensieri in una trama gialla fluida e godibile; la impreziosisce altresì con soluzioni di regia (la prima sequenza, l'omicidio in auto) derivate dal muto. Notevole l'uso del sonoro (clangori, sirene, tonfi).

Tarabas 26/05/20 10:00 - 1878 commenti

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Rinchiuso in manicomio, Mabuse non ha concluso la sua opera, anzi l'ha elevata a piano folle di sovvertimento sociale. Impossibile non collegare il film al suo anno di realizzazione, il 1933. Anno fatale in cui Hitler salì al potere e realizzò nella realtà il progetto del medico pazzo langhiano. Datato, certamente, specie in certi vezzi espressionistici ormai passati. Mal doppiato in italiano, ahimè. Ma testamento di un'epoca e memento ancor oggi validissimo: attenti agli imbonitori che promettono palingenesi. Potrebbero riuscirci. Da vedere.

Paulaster 29/06/22 10:29 - 4389 commenti

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Mabuse riesce a manovrare tramite ipnosi un gruppo criminale. Sceneggiatura a segmenti netti (da cui una difficile fruizione) per celebrare la deriva tedesca che punta al dominio assoluto. Chiari i riferimenti politici del periodo, che specie in alcuni dialoghi decisi ricordano il fare nazista. Regia valida nel proporre momenti visionari tipici del muto e qualche sparuta inquadratura espressionista. La parte poliziesca, più avvincente all’inizio, svanisce solo per dimostrare la presenza del male a cui bisogna rassegnarsi. Scarso il doppiaggio.
MEMORABILE: La dinamica della rapina scritta da Mabuse; La stanza allagata; La voce di Mabuse dal grammofono.

Daniela 23/02/24 23:57 - 12622 commenti

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Rinchiuso in manicomio, il dottor Mabuse manipola la mente del primario perché prosegua i suoi piani criminali volti a una delirante quanto fumosa "rigenerazione" dell'umanità, mentre il commissario Lohmann indaga su una strana serie di furti... Datato nella recitazione enfatica degli attori, del resto tipica del periodo, ma moderno nella regia con un uso magistrale del montaggio incrociato per accrescere la tensione. La trama veicola un trasparente messaggio politico in chiave anti-autoritaria: è il congedo di Lang dal suo paese conquistato dai nazisti prima di emigrare negli Usa.

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Herrkinski 28/02/24 02:09 - 8072 commenti

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Si dice che - 75 anni dopo - abbia ispirato Il cavaliere oscuro e un po' si capisce il perché; Lang mette in scena metropoli che paiono Gotham City, con personaggi quasi fumettistici e un Mabuse che progetta piani criminosi e nichilisti volti al caos, quasi fosse un Joker ante-litteram. La parabola sull'ascesa nazista si percepisce a posteriori ma non è così ovvia come si dice; il film è comunque cinema d'essai piuttosto impegnativo da seguire, talvolta inevitabilmente datato, con qualche reminescenza espressionista e momenti più d'azione che si distinguono per una buona tensione.
MEMORABILE: L'inseguimento; L'assedio nell'appartamento; Il finale.
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  • Discussione Giùan • 29/08/11 17:12
    Controllo di gestione - 241 interventi
    Sarebbe probabilmente da segnalare nelle note,la versione francese del film,girata da Lang con la stessa troupe tecnica ma con attori del loco (tranne Klein Logge/ Mabuse). Si tratta peraltro di una versione abbondantemente "circolante" (è quella che ad esempio si trova su Megavideo, con tanto di declinazione francesizzante, e piuttosto ridicola, del nome del terribile Criminale)
  • Discussione Zender • 29/08/11 17:40
    Capo scrivano - 47726 interventi
    Più che nelle note si può scrivere nelle curiosità che esiste, precisando bene la cosa (e astenendosi come sempre nelle curiosità dai pareri personali e limitandosi a dire "circolante").
  • Homevideo Giùan • 30/08/11 11:51
    Controllo di gestione - 241 interventi
    Lang girò contestualmente una versione francese del film, affidandosi alla stessa troupe tecnica ma con attori del loco (tranne Klein Logge/Mabuse). Si tratta peraltro di una versione abbondantemente "circolante".
    Ultima modifica: 30/08/11 11:53 da Zender
  • Homevideo Edo • 3/05/15 18:33
    Galoppino - 679 interventi
    Uscita prevista per il 21/05/2015 (grande notizia)

    www.kultvideo.com/DVD.aspx/23727-DVD-Il-testamento-del-Dottor-Mabuse-21-05-Das-Testament-des-Dr-Mabuse?__lang=it-IT