Uno degli ultimi film con Van Damme che abbia avuto una distribuzione cinematografica (prima del ritorno con JCVD). La storia non è nuova, anzi è molto banale, ma il personaggio di Van Damme si carica di sfumature inedite e la regia di Avildsen (Rocky) sa come tenere in piedi un action con buon ritmo e buoni combattimenti. Il cast di contorno è divertente, a partire dal mitico Danny Trejo in un raro ruolo da coprotagonista. Non male.
Ennesimo remake non dichiarato di Per un pugno di dollari, deliberatamente sgomberato di possibili sottotesti e ridotto alla quintessenza dell'action trucido, al cui pubblico è destinato. È un male? Niente affatto, biosgna conoscere i propri limit, come direbbe l'ispettore Callaghan, e Avildsen li conosce. Fracassone e divertente. Fra i caratteristi, oltre a Danny "Camoranesi" Trejo e Pat Morita, un sosia americano di Carlo Monni (Bill Erwin)!
Niente male questo film del buon vecchio Jc. Sicuramente godibile e a tratti divertente. Ottimi combattimenti e scene d'azione al top, come sempre... Apprezzabile anche la storia d'amore tra Eddy Lomax, il protagonista e la cameriera Rhonda. Pat Morita eccellente.
MEMORABILE: L'incontro semi-comico tra Eddy e Rhonda.
Regista dall'illustre passato (ha diretto Rocky e Salvate la tigre tra gli altri), John G. Avildsen siede dietro la macchina da presa per dirigere il divo dell'action (già in fase calante Van Damme). Il risultato non dispiacerà ai cultori del genere. Per gli altri si tratta di pura routine e (discreto) artigianato cinematografico. Si dimentica in fretta.
Caduta libera per il regista de La formula: cita Lo straniero senza nome eastwoodiano, la butta sull'ironico (le gag con Pat Morita, il nonnetto con la bombola dell'ossigeno), non rinuncia a momenti sexy (le due sgalettate che Van Damme si porta in camera) e non gira malaccio le scene action (quella notturna con Van Damme e Trejo contro le due famiglie di narcotrafficanti). Tra Sergio Leone e Robert Rodriguez, senza averne le doti "epiche". Un western moderno comunque divertente e piuttosto tamarro. Ottimo, come sempre, Danny Trejo. Non malaccio.
MEMORABILE: Le due ochine si chiedono se Van Damme sia circonciso, lui si toglie l'accappatoio e...; i caccia che sorvolano la zona stile The hills have eyes.
Uno dei migliori film con Van Damme. Cast forbito, regia piacevole e, stranamente, Van Damme che recita in maniera discreta. Il film è un chiaro tributo ai film western con le moto al posto dei cavalli e le tavole calde al posto dei saloon, ma con tutti i canoni del genere. Parti secondarie di tutto rispetto. Ottimo il bilanciamento di azione/dramma/humor.
MEMORABILE: La scena di sesso a tre con la vecchia guardona; Il vecchio che tira una boccata di ossigeno e una di sigaretta.
Questo remake non di chiarato di Per un pugno di dollari, nella sua essenza trash e fracassona, è forse il film più divertente con protagonista Van Damme. Avildsen alterna l'azione e il divertimento in un'atmosfera da western avvalendosi di un cast di tutto rispetto (Trejo ottimo come al solito) e rifacendosi in parte a Rodriguez per lo stile sopra le righe. Anche se il materiale è di grana grossa, la regia si mantiene su livelli discreti.
MEMORABILE: La donna devota che ama i cori gospel e i serpenti; Il vecchio che alterna fra ossigeno e sigaretta.
Dopo un inizio piuttosto lento e "intimista" entrano in scena pistole e motociclette che mettono il film sul binario dell'action vera e propria. Prodotto che rientra nella media del genere, con trama vista e rivista e sceneggiatura piuttosto curata. Avildsen è abile a stemperare la tensione con siparietti umoristici e amorazzi repentini. Cast professionale in cui brillano anche i comprimari, oltre a un Van Damme molto motivato che fornisce lo spunto della storia e coproduce la pellicola. Ci si diverte senza impegno, se si ama il genere.
Probabilmente l'ultimo lavoro degno di nota del bravo Jean-Claude prima dell'inevitabile declino che di lì a poco segnerà la sua onesta carriera. Il film, che si avvale di un buon soggetto, alterna con discreti risultati sequenze di violenza a momenti comici grazie alla scelta di un cast ben assortito. Le varie apparizioni di Pat Morita e di Bill Erwin (il tizio con la bombola di ossigeno) servono ad attenuare (e anche a sdrammatizzare) la brutalità tipica di certi film.
John G. Avildsen HA DIRETTO ANCHE...
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E mancato il grande John G.Avildsen, regista che ho sempre amato soprattutto per il suo passare da cinema "basso" (Il pornocchio) fino a vincere l'Oscar (Rocky, che non ho mai amato granchè, svilito dalla presenza di uno Stallone troppo ingombrante)
Non aveva mezze misure il grande John e di lui ho amato La guerra privata del cittadino Joe (grande esempio di exploitation di , quasi, serie "A"), La Formula (meraviglioso spionaggistico con un George C.Scott in stato di grazia) e il tumultuoso e divertentissimo (e anche un pò inquietante) I Vicini di casa, che per me resta la più bella e misurata interpretazione di John Belushi (anche se i due, sul set, non si potevano soffrire) e l'intenso e sottovalutato dramma Ballando lo Slow nella grande città
Un altro gran pezzo di cinema americano che se ne va...
DiscussioneZender • 17/06/17 10:24 Capo scrivano - 47727 interventi
Per me resterà sempre il gran regista del primo immenso Rocky e per il grande pubblico anche della trilogia di Karate Kid. Poi anche dei Vicini di casa, che amavo molto ma che quando ho rivisto mi ha un po' deluso. Ad ogni modo il suo segno nel cinema l'ha lasciato.
Sì soprattutto per il primo Rocky.
Oserei fare un parallelo, come iconicità non come stile o abilità, tra la triade Leone-Eastwood-Morricone e Avildsen-Stallone-Conti.
DiscussioneZender • 17/06/17 11:49 Capo scrivano - 47727 interventi
Sì, anche se Stallone faceva molto di più di Eastwood, in Rocky (nel senso che Stallone fu nominato agli Oscar, colla sceneggiatura di Rocky, oltre ad averci vinto l'Oscar come miglior attore)
Galbo ebbe a dire: Daniela ebbe a dire: Da ricordare almeno un altro film, Salvate la tigre, Oscar 1973 a Jack Lemmon come miglior attore protagonista.
a mio parere il suo capolavoro
Difatti mi rimane sempre un mistero perchè Avildsen non abbia vinto l'Oscar come miglior regista nel dramma/metropolitano con Jack Lemmon che nemmeno nel tronfio Rocky