Tra le nuvole - Film (2009)

Tra le nuvole
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Jason Reitman riprende il filo abbandonato dopo il notevolissimo THANK YOU FOR SMOKING: un altro mestieraccio insolito a dare lo spunto per una commedia originale (lì il difensore delle multinazionali del tabacco, qui il tagliatore di teste su commissione), scritta con grande accuratezza, dialogata rifinendo ogni parola, attenta nel dosare ironia e analisi sociale, pronta a cogliere storiche trovate altrove (i nani di AMELIE) per volgerle a proprio vantaggio. TRA LE NUVOLE, sulla carta, è opera quasi perfetta, e non si può negare a Clooney di avere un tremendo...Leggi tutto appeal e di esser riuscito a entrare anima e corpo nel personaggio. Sta a vedere che il difetto stavolta sta proprio nella regia... Anche, ma non solo. Perché il copione è impeccabile solo ad un’analisi superficiale. In realtà è fin troppo laccato, studiato al punto da risultare artificioso e ipercostruito, scontato negli sviluppi e poco credibile in alcune divagazioni, proseguendo per una direzione che perde lo sprint iniziale in favore di un’infiacchimento che si riflette palesemente anche nella regia. TRA LE NUVOLE aveva bisogno della brillantezza di THANK YOU FOR SMOKING per confermare Reitman al top della categoria. Invece tende a perdersi troppo nella “marineria”, a cercare facili consensi tra chi ha bisogno di sentirsi rassicurato delle scelte prese con la conseguenza di banalizzare tutta la conclusione. Ciò non toglie naturalmente che anche questa sia parte integrante di un lavoro condotto con grande rigore, che oltre a puntare su dialoghi e interpretazioni non lascia al caso una sola inquadratura, che sfrutta bene una calzante colonna sonora e non si nega un montaggio attento e finanche creativo, in alcune parti (vedi il check-in nelle prime scene). Non si tratta insomma di un film spiacevole, tutt’altro, ma gli manca la spina dorsale che gli consenta di reggersi con fierezza, la spontaneità che certi personaggi avrebbero richiesto. Un’operazione studiata al tavolino fin nei minimi particolari, insomma, che oltretutto la ripetitività di certe scelte tutt’altro che originali (il veloce scorrere davanti alla cinepresa dei licenziati con le loro storie e le loro ovvie proteste, le conferenze con l’esposizione della metafora dello zaino) appesantisce ulteriormente. Spesso stucchevole, lezioso, TRA LE NUVOLE perde molto presto per strada la forza di un soggetto che se sviluppato meglio poteva essere l’ideale proseguimento di un discorso iniziato con risultati ben più convincenti in THANK YOU FOR SMOKING. I fan di Clooney non resteranno comunque delusi: lui è senz’altro la maschera ideale, per dare un minimo di consistenza al personaggio, e certe sue uscite (indimenticabile il momento in cui spiega l’obiettivo della sua “collezione di miglia aeree”) erano senz’altro degne di miglior causa.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 24/01/10 DAL BENEMERITO LEBOWSKI POI DAVINOTTATO IL GIORNO 27/02/10
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Ford 30/08/10 22:36 - 582 commenti

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Lo spaccato di crisi c'è: il capo dei licenziatori felice della congiuntura, una fugace inquadratura di una piscina in un'azienda in cui si sta per scatenare una raffica di licenziamenti, lacrime e freddezza; ma la crisi è anche dei sentimenti, peccato che la "love"-story Clooney-Farmiga sia stata trattata un po' superficialmente alla ricerca di un inaspettato quanto un po' tirato colpo di scena; notevole comunque la prima parte che dà modo di vedere l'abilità di Reitman di fare del cinema divertente ed emozionante. Farà ancora grandi cose.
MEMORABILE: Spettacolari i titoli di coda

Lebowski 24/01/10 10:37 - 81 commenti

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Confezione brillante per una sostanza tutto sommato banalotta. La storia dell'uomo cinico e carrierista che si "converte" ai valori dell'amicizia e dell'amore l'abbiamo già vista molte volte. Detto questo, Reitman la racconta bene, con il fondamentale contributo di un Clooney che, con la sua faccia da simpatico gaglioffo, è evidentemente tagliato su misura per la parte (come i suoi splendidi abiti di sartoria). E per fortuna non evita punte di amarezza, anche se nel secondo tempo c'è qualche sbandamento. Qualche canzoncina un po' melensa.
MEMORABILE: La crisi economica evocata con misurati dettagli (quegli uffici in disarmo...).

Federico 25/01/10 14:45 - 39 commenti

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A mio parere uno dei migliori titoli americani usciti nel corso del 2009. Dopo Juno, Jason Reitaman continua a dimostrarsi un ottimo regista/sceneggiatore. Nel film si toccano tematiche molto attuali come la grave crisi economica americana, la solitudine e i rapporti interpersonali gestiti con i nuovi media. Il film è ricco di dialoghi brillanti e divertenti che aiutano a sdrammatizzare alcune scene. La figura del protagonista è perfettamente "sputata" su Clooney, il personaggio che interpreta - per certi versi - è quasi autobiografico.

Pinhead80 29/01/10 13:39 - 4759 commenti

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L'idea fondante del film non è troppo originale e la trama che si sviluppa, mano a mano che procede, risulta essere retorica e scontata. L'interpretazione di Clooney è rivedibile. Il film, pur essendo intriso di buone intenzioni (per usare un termine affine al film) non decolla.

Puppigallo 30/01/10 00:30 - 5273 commenti

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Che Clooney fosse un gigione paraculo lo si era capito; e qui gli viene cucito addosso il solito, simpatico personaggio, un po' guascone, refrattario ai legami stabili (come nella vita), ma pronto a guizzi altruistici, perchè deve essere comunque un buono. Il film regge per un'ora circa, dopodichè si finisce dritti dove ci si aspetta, ovvero al capolinea della filosofia del protagonista, sgretolata dagli eventi. Le parti migliori vedono Clooney licenziatore con giovane saccente al seguito e sempre lui alle conferenze. Alla fine si fa leva sulla famiglia come ancora dei disperati.
MEMORABILE: La giovane collega di Clooney vorrebbe far chiamare gli addetti al licenziamento "I Terminator"; I licenziati salvati dal calore familiare...magari.

Galbo 1/02/10 05:53 - 12392 commenti

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Deliziosa commedia diretta da Jason Reitman (dopo l'altrettanto riuscito Juno) che ha per protagonista un bravissimo George Clooney che interpreta un efficente "tagliatore di teste" il cui modello di vita viene messo in crisi da nuove condizioni lavorative e dall'incontro con un'affascinante collega di vita. Ottima sceneggiatura e un sapiente sfruttamento delle ambientazioni caratterizzano un film che non perde un colpo.

Giacomovie 1/02/10 14:16 - 1398 commenti

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Negli ultimi anni si è potuto notare un innalzamento del livello qualitativo minimo delle commedie americane. Questo film ne è un ulteriore esempio. La sceneggiatura è stata studiata con attenzione per il doppio scopo umoristico e sociale. Il problema della disoccupazione e dei licenziamenti è sempre vivo ed attuale e il film con sarcastico garbo fa pure riflettere sulle prospettive del sistema lavorativo. E George Clooney si districa bene in questi ruoli locquaci, per lui congeniali. ***

Cotola 3/02/10 19:43 - 9043 commenti

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Ennesimo film fasullo di uno dei registi più furbi e fastidiosi degli ultimi anni che ricicla da suoi film precedenti temi e situazioni: il falso cinismo da Thank you for smoking e la morale familista dall'ancor più irritante Juno Non meraviglia perciò che i personaggi siano di cartapesta e siano caratterizzati da un progressione drammaturgica troppo veloce che sfiora il ridicolo. Tuttavia se nella prima parte, per quando non eccezionale e poco originale, si mantiene accettabile, la seconda, con tanto di pistolotto pro famiglia, è pessima.

Tarabas 5/02/10 09:58 - 1878 commenti

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Ryan "è solo uno che si è perso". In fuga dalla vita, si rifugia nelle lounge room e negli Hilton per frequent flyers, con il loro lusso seriale e impersonale, le pantofoline e gli accappatoi tutti ugualmente candidi. Obiettivo: non avere obiettivi. Aggiornamento della migliore commedia dolce-amara made in Hollywood, riflessione esistenziale camuffata da instant movie sulla Grande Crisi economica, parla di molte piccole crisi. C'è speranza, anche se non per il protagonista. Tutto o quasi di ottimo gusto, dai dialoghi alla messa in scena.

Gugly 7/02/10 00:54 - 1187 commenti

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Il film parte con un Clooney sorta di Cary Grant aggiornato ai tempi, cinico ma affascinante, ed in effetti fino al matrimonio la storia fila via abbastanza bene; dopo però non si riesce a capire l'obiettivo della pellicola: satira sociale, esaltazione dei valori tradizionali, spaccato della crisi economica americana? C'è di tutto un po', non sapientemente mescolato e la seconda parte è lenta con esiti ahimè prevedibilissimi (la vera vita di Alex). Clooney è carino, ma si poteva fare di più.

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Xamini 7/02/10 13:01 - 1252 commenti

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Filmetto sulla crisi vista da una prospettiva dolceamara, laddove il dolce sta nel sarcasmo di Clooney e l'amaro, beh, nei faccioni dei dipendenti qualunque licenziati. Finché prevale l'amaro e finché Clooney mantiene il suo cinismo, il film resta interessante, poi si finisce per scivolare nei buoni sentimenti, nella "conversione" che culmina nell'[o]scena del dialogo prematrimoniale con il cognato. Una conversione che non vivrà una vera redenzione, quasi a recuperare il recuperabile.
MEMORABILE: L'immagine che fa da Flano. La canzone inserita nei titoli di coda e composta da un neo-disoccupato.

Rambo90 13/02/10 01:35 - 7697 commenti

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Divertente commedia sostenuta da una sceneggiatura più che brillante e da un cast eccezionale (su tutti ovviamente George Clooney, perfetto nel ruolo del cinico ingaggiato per licenziare le persone, là dove i diretti superiori non se la sentono di farlo). Efficacissima la seconda parte, in cui il carattere del protagonista comincia a mutare lasciando spazio ai sentimenti. Ottimo tocco di amarezza nel finale, là dove era prevedibile aspettarsi uno scontato lieto fine.

Brainiac 14/02/10 14:08 - 1083 commenti

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Volo soppresso per Reitman Jr, autore di buoni filtri per tabagisti ma a conti fatti, annus domini 2009, di un solo ottimo film. Up in the air è scritto bene, ma non scuce una risata che sia una e non si eleva dal blando groppo in gola (le video-conferenze). Reitman indubbiamente ci sa fare, si prenda la realistica ricostruzione del party per colletti bianchi, ma non va più d'un palmo sopra gli stilemi della commedia (non)edificante, chiudendosi in un (non)finale odiosamente Coen-wannabe (il pilota), che pur non propinandoci l'ennesimo remarriage stenta a decollare, anzi, cade mesto dalle nubi.

Saintgifts 23/06/10 23:13 - 4098 commenti

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Sembra di essere tornati alle commedie made in USA degli anni 60, e c'è pure la colonna sonora che aiuta questa sensazione. Il tema è triste, ma così è sempre stato (e ora più che mai) nella mitica America, terra di grandi opportunità. Ancor più triste, nonostante tutte le carte più o meno d'oro, la vita che fa negli aeroporti il protagonista, che viaggia "leggero" di bagagli e di sentimenti. Ma l'amore e le delusioni sono in agguato. Buona sceneggiatura, dialoghi a volte scontati e buone interpretazioni. Non ha un gran ritmo. Molto "prodotto".
MEMORABILE: La giovane rampante a Clooney: "Si chiamano Tecnici di fine rapporto; io preferivo Terminator, ma me l'hanno bocciato". Clooney: "Non capisco perché".

Capannelle 2/03/10 15:49 - 4411 commenti

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Reitman si conferma regista di personalità e George Clooney fa capire una volta di più che per certi ruoli lui è in pole position. Accanto a lui una F(arm)iga che lascia il segno e una giovane che ricorda la Hathaway pradiana. Contenuto dolceamaro con diverse sottolineature intelligenti e di stringente attualità visto come la crisi economica ha colpito duro negli Usa. Si concede qualche pausa ma merita (almeno) tre pallini.

Daniela 11/03/10 15:52 - 12662 commenti

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Tagliatore di teste, il protagonista viaggia con un metaforico zaino vuoto sulle spalle (di cose, di affetti), credendo che sia la miglior strategia per attraversare la vita senza esserne ferito, ma ciò non lo metterà a riparo dai sussulti del cuore. Commedia lavorativo/sentimentale, non tagliente come Thank you ed anzi un pò troppo prolissa in alcuni passaggi, ma gradevolmente malinconica e ben interpretata da Clooney, che sarà pure un piacione gigione, ma è pure dotato del dono dell'ironia, oltre ad essere il 50enne più fascinoso del globo.
MEMORABILE: Il licenziamento di J.K. Simmons

Hackett 21/06/10 18:21 - 1867 commenti

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Dopo Thank you for smoking Reitman ci riprova dedicandosi ad un altro personaggio dalla professione non convenzionale. Questa volta però il coltello non è affilato a la critica al mondo aziendale non graffia, sfumando in una commediola tutto sommato abbastanza ordinaria. Clooney è a suo agio e dà un tocco di stile al protagonista, ma il resto delude.

Magnetti 22/07/10 09:04 - 1103 commenti

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Incuriosito dalle 6 nomination agli oscar (ma nessuna vinta) ho visionato questa commedia moderna e brillante del figlio dell'altrettanto brillante Ivan Reitman. Forse siamo in una fase povera dl cinema: non mi è sembrato un film degno di tali riconoscimenti. Film corretto, ben fatto e brillante ma che non strappa applausi e neanche graffia come fece Thank you for smoking. Bravo Clooney il cui personaggio, se fosse andato in analisi dal Sean di Will Hunting, si sarebbe sentito dire "La tua è una superfilosofia del cazzo".

Jandileida 22/07/10 21:15 - 1565 commenti

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Premetto per correttezza che forse ieri sera avrei pianto anche guardando Occhio malocchio. Tolti dunque i momenti in cui dovevo mettere pausa e che effetivamente il loro impatto emotivo lo avevano, devo ammettere che il film, pur ben interpretato da Clooney e dalla Farmiga, non regala più di tanto: la storia è abbastanza stereotipata e già vista ed i personaggi sono dei clichè ambulanti. Buone alcune scelte registiche (come il modo in cui è riassunta la quotidianità di chi sta più in cielo che in terra) ed ottimi i vestiti del buon George.

Domino86 16/10/10 12:26 - 607 commenti

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Sicuramente non un gran film: un continuo via vai tra un aeroporto e l'altro conduce a quella che potrebbe diventare una storia d'amore. Un Clooney sempre più affascinante ma che ha sicuramente avuto ruoli migliori. Quello che è certo di questa pellicola è la pubblicità continua fatta all'American Airlines.

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Didda23 8/01/11 14:34 - 2426 commenti

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Film che ha sicuramente nella prima metà del film la sua forza maggiore, perché poi purtroppo scade in un buonismo davvero ridicolo e questo fa dispiacere parecchio. L'idea di fondo è anche originale, i dialoghi sono curati, Clooney è calato perfettamente nel personaggio, ma si ha l'impressione costante che manchi qualcosa di importante. Il finale riscatta in parte una seconda metà deludente. Comunque da vedere.

Mrmanuz 7/02/11 09:15 - 9 commenti

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Userò due aggettivi: lezioso e (poco) ritmato. Penserete stia cestinando il film e invece no! L'idea è buona ma la carrellata di dipendenti è un po' lunghetta e talvolta fine a sè stessa. L'incontro con la "realtà familiare" sul finale stenta un po'. La storia con la "bionda degli hotel" sapevamo già che avrebbe avuto quel colpo di scena (l'aveva detto lei in una battuta del film). Film da vedere direi (Clooney fa bene la sua parte), da rivedere no.
MEMORABILE: "Immaginate per un momento di stare portando uno zaino. Voglio che sentiate le cinghie sulle vostre spalle. Le sentite? Ecco, adesso riempitelo..."

Giùan 13/06/11 12:30 - 4559 commenti

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Se nei due precedenti film Reitman Jr dava prova di sapersi muovere con sagacia nei territori infidi del politically correct, qui ahilui vola decisamente basso, sbagliando clamorosamente l'ottica dalla quale guardare la Crisi americana. Il film pare in effetti crogiolarsi troppo del suo ottimo decollo (il passeggero tagliatore di teste Clooney è davvero modello, ma ottima anche la ragazzina "so tutto io... forse" Anne Kedrick) per perdere poi progressivamente di quota con divagazioni familistiche banali per quanto magari veritiere. Il ritmo però c'è l'ha.

Enzus79 21/08/12 16:14 - 2896 commenti

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Buono e abbastanza godibile. Peccato però per Jason Reitman, da cui mi aspettavo qualcosa di più dopo il mezzo capolavoro di Thank you for smoking. George Clooney risulta sempre simpatico, anche nel ruolo di chi deve fare il "lavoro sporco".

Pigro 23/08/12 09:33 - 9666 commenti

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Commedia classica ma che sa rivestirsi di originalità, coniugando il riverbero della crisi economica (il tagliatore di teste sempre in viaggio a licenziare gente) con la crisi dei sentimenti nella società moderna. Un film spigliato, arguto, dalla sceneggiatura alla regia, con contorno di un buon cast (Kendrick perfetta nei panni della saputella). E quando vira pericolosamente verso lo sdolcinato, ci pensa una brusca sterzata a tenere alto il livello del cinismo agrodolce. Supersponsorizzato: non a caso il sequel è... uno spot pubblicitario.

Rullo 26/08/12 22:17 - 388 commenti

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Una vita sempre in volo e quando sei a terra distruggi la vita delle persone. O perlomeno, segni un nuovo capitolo in quella di ognuna di esse. Un film particolare, sceneggiato con cura minuziosa, tra riflessioni varie e interpretato da un Clooney che conferisce quel tocco di classe che è semplicemente la cigliegina sulla torta. Interessante sviluppo della trama e finale all'altezza. Buoni gli attori di contorno, soprattutto i licenziati.

Dusso 24/06/13 10:46 - 1566 commenti

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La trama in certi aspetti è, più che originale, diciamo curiosa (l'obiettivo delle miglia che vuole raggiungere Clooney) e chiaramente certi aspetti toccano la sensibilità, anche se a volte sono messi in fila in modo un po' troppo patetico. L'andamento non è proprio dei più veloci e qualche momento di noia non manca, ma il film va in porto con un buon finale.

Redeyes 10/06/14 07:38 - 2449 commenti

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Reitman si conferma regista dalla mano felice e sopratutto a suo agio in certi ambienti: la scena del confronto delle fidelity card ricorda terribilmente le cene dei lobbisti, cui questa pellicola deve moltissimo. Delizioso il dosaggio di cinismo mascherato da un acume assai poco usuale nelle commedie e, per quanto il finale viri al dolce, non si ha mai l'impressione di guardare l'ennesima storiella. La coppia Farmiga/Clooney va alla grande, con un George eccellente; positiva la Kendrick, ma non perfora lo schermo! Da vedere.

Lou 21/12/16 00:05 - 1121 commenti

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Reitman sfrutta il fascino e l'ironia di Clooney realizzando una commedia che intreccia un tema di drammatica attualità (quello dei licenziamenti a seguito della crisi economica americana) con un argomento frivolo ma intrigante come l'alienazione tipica dei frequent flyers. Spassoso il protagonista disposto a tutto pur di accumulare miglia e che trova nella seducente e cinica Farmiga un'anima gemella che gli tiene testa. Un film ben fatto, che fa sorridere ma anche riflettere.

Paulaster 6/04/17 11:04 - 4419 commenti

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In tempi di crisi i tagliatori di teste vivono sugli aerei, tanto è il lavoro. Interessante l'inizio cinico, con conseguente anaffettività emotiva; peccato invece che nella seconda parte si cambi registro con i preparativi del matrimonio della sorella che sono forzati (la crisi di lui) e banali (le parole della sorella grande). Clooney è adatto con il suo fascino calmo e anche la Farmiga sa essere credibile; la Kendrick sembra uno stecco di un ghiacciolo. Buona la trovata delle riprese aeree.
MEMORABILE: Clooney che si fa licenziare; Lo scambio delle carte di credito; La spiegazione dei migliori in coda ai check-in.

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  • Curiosità Gugly • 7/02/10 11:34
    Portaborse - 4710 interventi
    Come aevo sospettato mentre guardavo il film...


    Da www.cinematografo.it: "impreziosito da anonimi impiegati che hanno rivissuto il loro licenziamento davanti alla macchina da presa..."
  • Discussione Capannelle • 2/03/10 16:07
    Scrivano - 3510 interventi
    Nella recensione mi sono lasciato andare ad un apprezzamento tipicamente maschile per la Farmiga.
    Infatti, tra le immagini indelebili del film c'è quella del posteriore della Farmiga anche se scommetterei che non è il suo e che sia stata usata una controfigura.
    Ma chi se ne frega, in fondo cos'è il cinema se non finzione? Ma soprattutto penso che la Farmiga esprima sensualità anche vestita: lì sta la differenza con una qualsiasi sciacquetta da Drive in.
  • Discussione Zender • 2/03/10 17:41
    Capo scrivano - 47784 interventi
    Ho subito pensato anch'io che fosse una stuntwoman...
  • Discussione Didda23 • 12/07/11 19:30
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    Ecco un articolo sul primo uomo che ha superato le dieci milioni di miglia di volo.Ovviamente è stato ribattezzato "l'uomo che vola più di Clooney".

    http://www.corriere.it/cronache/11_luglio_12/clooney-tortora-stuker_6a25aea2-ac77-11e0-96a7-7cc3952b9d04.shtml
  • Discussione Zender • 12/07/11 19:37
    Capo scrivano - 47784 interventi
    Ah ah, non lo invidio di sicuro!!! Mi fa piacere che Clooney venga definito "l'ex compagno della Canalis": questo sì che è spirito patriottico!
  • Homevideo Gestarsh99 • 25/09/11 19:17
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Disponibile in edizione Blu-Ray Disc per Paramount/Universal:



    DATI TECNICI

    * Formato video 1,85:1 Anamorfico 1080p
    * Formato audio 5.1 Dolby Digital: Italiano Francese Tedesco Spagnolo
    5.1 DTS HD: Inglese
    * Sottotitoli Spagnolo Tedesco Francese Olandese Italiano Inglese Inglese NU Finlandese Danese Norvegese
    * Extra Commenti dello Sceneggiatore/Regista Jason Reitman, del Direttore della Fotografia Eric Steelberg e del Primo Assistente alla Regia Jason Blumenfeld
    Shadowplay: Prima della Storia (HD)
    Videoclip: “Help Yourself” dei Sad Brad (HD)
    Storyboard (HD)
    Scene Inedite (HD)
    Scherzo all’American Airlines (HD)
    Teaser Trailer (HD)
    Trailer Cinematografico (HD)
  • Discussione Ruber • 19/12/16 01:02
    Formatore stagisti - 9246 interventi
    I tagliatori di teste, intesi come nel film, sono mera invenzione.