Oltre ai paesaggi di notevole bellezza selvaggia e onnipresenti nella fotografia di questo western, ciò che più colpisce è come viene trattato il tema razziale e quello della giustizia degli uomini e l'interpretazione della legge (piuttosto libera). Forse il film che fa da ponte per una diversa visione e considerazione, che più avanti si svilupperà apertamente verso il popolo dei nativi; e l'uomo ponte è un convincente Richard Widmark nei panni di Comanche Todd, che fa del buon senso il suo stile di vita.
L’incontro tra una famiglia di coloni con Todd, cresciuto con i comanche, diventa un’occasione di miglioramento personale (per i giovani bianchi) e di riscatto (per lui): in anticipo sui tempi, questo western di Daves offre riflessioni sul razzismo (spesso frutto di ignoranza e bigottismo) e sul confronto costruttivo con la cultura dei nativi americani nonché considerazioni non banali sulla giustizia. Il Cinemascope valorizza le maestose Montagne Rocciose.
MEMORABILE: Le vessazioni dello sceriffo contro Comanche Todd; Le considerazioni di Todd sulla morte; Il processo.
Gran bel western di Daves, le cui tematiche antirazziste lo collocano su una linea diversa rispetto ai prodotti similari del periodo. Widmark non si risparmia e si carica addosso gran parte del film, che mantiene un buon ritmo nella prima ora calando anche per l'inserimento della love story piuttosto scontata anche nei dialoghi. Gli scenari naturali sono superlativi e stupendamente fotografati. Buone anche le scene d'azione, mentre il livello dei comprimari non è sempre altissimo. Un buon prodotto di genere che merita la visione.
MEMORABILE: L'assassinio dello sceriffo con l'ascia; Il morso del serpente; Il processo finale.
Uno sceriffo che ha appena catturato Todd, un bianco cresciuto coi comanche destinato alla forca, si aggrega ad una carovana. Quando questa viene attaccata dagli apache, sarà proprio Todd a guidare i pochi superstiti attraverso il canyon... Buon western di Daves nel solco dell'Amante indiana, con l'avventura che veicola un messaggio contro pregiudizi e razzismo. Poco attendibile fisicamente per il ruolo, il biondo Widmark offre una prestazione vigorosa, soprattutto nelle d'azione come quelle iniziali quasi mute. Peccato per l'epilogo frettoloso e troppo consolatorio.
MEMORABILE: Prima del combattimento: "Ci sono sempre voluti due apache per uccidere un comanche".
Western, che fa leva sulla discriminazione, su quanto sia difficile far cambiare idea a chi ha profonde convinzioni, anche davanti all'evidenza, alla logica dei ragionamenti. Se si esclude un certo cedimento strutturale nell'ultima parte, sfociante in un vogliamoci bene un po' difficile da considerare credibile, il resto della pellicola non è male, soprattutto quando il protagonista mette a disposizione del gruppo le sue doti, la sua esperienza indiana, dando anche lezioni di civiltà e dimostrandosi più equilibrato di chi lo aveva frettolosamente giudicato (era arrivato in catene con taglia).
MEMORABILE: "Per cominciare, ci trasformeremo in sciacalli"; Aquila a pranzo; Alla sorellastra "Sei pulita nell'aspetto, ma sporca dentro".
Delmer Daves HA DIRETTO ANCHE...
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