Viaggio nell'interspazio - Film (1953)

Più che un film di fantascienza (si tenta di lanciare in orbita il primo satellite artificiale) è un noir con venature melodrammatiche, fino ad arrivare nello spionaggio. La parte iniziale, dove si prepara il terreno per l'aspetto sentimentale (importante per tutte le altre implicazioni) è la più curata scientificamente (si assiste al vero lancio di razzi), mentre nel finale, che giustifica anche il titolo italiano, c'è il vero sci-fi che ci si aspetta; ma è proprio qui che il film cede un po', rimanendo tuttavia molto godibile.

Un vero e proprio "mattone", un po' noir, un po' romantic e apparentemente fantascientifico, che però anticipa l'emozione delle successive reali scoperte interspaziali. Gli attori sono tanto inespressivi quanto esteticamente anonimi, ma riescono comunque a coagulare un finale roseo che chiude con decenza il cerchio. Dimenticabile.

In una base missilistica segreta, una moglie irrequieta se la fa con un collega del marito scienziato. Quando i due piccioni spariscono durante la messa in orbita di un satellite, i servizi segreti drizzano le orecchie... Mix di generi fra sentimentale, spionistico, thriller ed infine fantascienza, non indecoroso ed anzi diretto con una certa pulizia, ma sceneggiato in maniera molto ingenua e piena di incongruenze, basti pensare alla facilità con cui si decide su due piedi di mandare il primo uomo ad orbitare nello spazio e prima ancora ai risibili controlli di sicurezza della base.

Bizzarro film di fantascienza che contiene al suo interno anche elementi drammatici, sentimentali, spionistici e persino un pizzico di "giallo": che fine hanno fatto i due scomparsi? Nonostante l'inverosimiglianza di alcuni aspetti della trama sia (a tratti) davvero notevole, il film si lascia seguire con piacere e non manca qualche bel momento ed anche riuscito da un punto di vista della tensione (i minuti finali). Finale roseo e repentino che si può accettare da un film così d'antan.

Curioso miscuglio di giallo, rosa e fantascienza che funziona finché non entra in gioco proprio il versante fantastico. Sino ad allora la storia si snoda gradevolmente (e i dialoghi non sono malaccio) fra sospetti e deboli paranoie da Guerra Fredda, anche se il nazionalismo americano rimane sullo sfondo. Quando l'azione cerca di salire di grado, però, il tono si fa sbrigativo e facilone sino al mediocre finale. Adeguato Duff.

Mix poco riuscito di fantascienza e spionaggio con love story annessa. La storia è semplice e con qualche spunto interessante che però non viene valorizzato da una regia troppo prolissa e ancorata a un’eccessiva verbosità. Il risultato è un film comunque vedibile che, però, riesce a creare suspense solo nell’arco di una decina di minuti. Breve, ma incapace di essere essenziale.