Regolamento di conti - Film (1973)

Un grande cast italo-franco-americano (sprecato) non riesce a sollevare dalla mediocrità un noir spentissimo e scadente. Per tutto il film assistiamo praticamente a un solo avvenimento: vendetta e lotta. Bei paesaggi francesi e corsi, in un periodo nel quale il turismo di massa e la modernità non avevano ancora fatto scempi. Certo non siamo ai livelli dell'orrido Calibro 32 ma la mediocrità regna sovrana.

Il titolo italiano rende molto bene l'idea: lotta senza quartiere tra corsi e marsigliesi per il contrabbando di sigarette e la prostituzione, con la polizia che trama nell'ombra per approfittare della situazione. Non si grida al miracolo, ma l'efficace rappresentazione dell'ambiente malavitoso con i suoi codici d'onore, i begli scorci paesaggistici (in particolare quelli della Corsica) e l'ottimo cast internazionale, lo rendono un solido prodotto di genere; e l'amarezza dell'epilogo è quella tipica del miglior noir transalpino. Buona la colonna sonora di Francis Lai.