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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Piranha II: the spawning
Anno: 1981
Genere: animali assassini (colore)
Regia: James Cameron, Ovidio G. Assonitis (n.c.)
Note: Sequel di "Piranha". Aka "Piranha paura", "Piranha part two: the spawning", "Piranha II: paura" o "Pirana II: flying killers".
APPROFONDIMENTI: La mostra permanente dei 45 giri di Lucius
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TITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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- Quello che si dice un buon film:
Undying, Lucius, Buiomega71, Trivex, Teddy - Non male, dopotutto:
Herrkinski, Minitina80, Jena, Rigoletto, Anthonyvm - Mediocre, ma con un suo perché:
Marcel MJ Davinotti jr., Puppigallo, Galbo, Caesars - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Ciavazzaro, Rambo90, Pesten, Nick franc - Gravemente insufficiente!:
Lovejoy, Pinhead80, Rocchiola
Piranha Paura è uno di quei film attribuiti ad un regista che, in sostanza, non ha portato a compimento il suo ruolo (si dice per incompetenza), il celebre James Cameron. La produzione è di Ovidio Assonitis, un nome poco conosciuto ma responsabile di alcuni gioielli del cinema horror italiano (Stridulum, Madhouse e, in particolare, Chi Sei?). Agli effetti speciali troviamo Giannetto De Rossi. I mortali pesci d’acqua dolce hanno subito un incrocio (genetico) con un volatile: ne consegue (dal secondo tempo) una girandola di spfx splatter.
MEMORABILE: La citazione ad Alien (un piranha esce dal ventre di una vittima), la bella soundtrack.
Sono note le traversie in cui è incappato questo film. Assunto per dirigere la pellicola il futuro regista di Titanic venne licenziato e allontanato dal montaggio. Così, ciò che si vede è "merito" esclusivo del produttore Assonitis, già responsabile di un altra nefandezza del genere qual'è Tentacoli. La storia è incredibile, di una rara bruttezza. Gli effetti speciali sono ridicoli e il cast, tolto Henriksen, è decisamente insostenibile. Da evitare.
Trattasi di mezza boiata (i piranha volanti fanno più sorridere che altro, anche se li hanno realizzati più minacciosi possibili), che però si lascia vedere, grazie agli attacchi, dopo una prima parte più sonnolenta, che se non altro, in alcuni casi, sono piuttosto sanguinolenti e feroci. I pesci assassini si annunciano con il rumore prodotto dal battito delle ali (che poi sarebbero le pinne, un po' come i veri pesci volanti, che però non invadono la terraferma). Insomma, è un film che si può anche vedere, con bibitone e pop corn.
MEMORABILE: Al chiaro di luna migliaia di pesciolini vengono a riva per riprodursi e i turisti li aspettano impazienti, ma ci saranno sorpresone volanti.
L'idea dei piranha volanti sulla carta era carina, trasportata su pellicola lascia però alquanto a desiderare. Cito gli effetti sanguinolenti e la scena di sesso subacqueo d'apertura che offre un minimo di tensione. Poi però, causa un pessimo cast (si salva la O'Neill) e una sceneggiatura piatta, il film diventa molto banale, fino al finale. Evitabile.
Debutto alla regia per James Cameron (che in questo film fu però esonerato prima del montaggio finale dal produttore), Piranha paura è un film abbastanza ridicolo nelle sue premesse (quella dei pesci volanti carnivori), ma tutto sommato abbastanza divertente. Il talento (seppure acerbo) del regista è evidente benchè gli effetti speciali siano economici e il cast fa il suo dovere.
Nonostante i mezzi limitati, ho sempre trovato affascinante questo fantahorror. Dietro alla macchina da presa c'era Cameron e il suo talento si vede: un horror non fine a se stesso, dove il gore è giustificato e la storia appassiona, già dalle prime erotiche sequenze sott'acqua. Assolutamente da ricercare e visionare.
Più che discreto questo sequel del bel film di Dante del 1978. La variante stavolta è rappresentata dal fatto che la specie di piranha in questione può volare; in barba a ogni possibile senso del ridicolo, l'operazione è in effetti riuscita e Cameron (o Assonitis?) riesce a rendere gli attacchi dei suddetti pesci in modo efficace e realistico, con dispendio di effetti splatter. Convincenti anche gli interpreti, su tutti il sempre bravo Henriksen. Il film si fa seguire piacevolmente, anche se il ritmo perde qualche colpo nell'ultima parte.
Brutto sequel del classico di Joe Dante, diretto da un altro regista esordiente: James Cameron. Fu cacciato dal set perché il produttore voleva un prodotto diverso, ma il risultato finale è ugualmente scarsino: gli effetti sono molto rudimentali e ridicoli rispetto a quelli del precedente, i tocchi di humor sono solo patetici e il cast conta solo presenze di basso profilo (tranne il bravo Henriksen). L'idea dei pesci volanti poteva essere sfruttata meglio e le varie morti sono girate male. Si salva la colonna sonora.
Buon "monster movie" che, nella sua "demenza", trova il suo punto di forza. I pescioni volanti sono uno spasso e a volte ridicolissimi, ma fanno il loro effetto quando cominciano a menar strage nel finale, fuori dall'hotel. Ottimi i corpi devastati creati da Giannetto De Rossi, dove si nascondono i piranha/birds. Un mix delirante tra Gli uccelli e il Piranha dantiano. Buona la scena di sesso subacquea all'inizio. Non saprei se quello che afferma Assonitis su Cameron sia vero o meno, ma il finale con Henriksen è action cameroniano puro.
MEMORABILE: L'inizio con i due sub che fanno l'amore; la strage all'hotel; i corpi maciullati.
In questo piranha paura, si cerca di dare verve all'altrimenti scontata trama, cercando una variante di tipo fantascientifica, ovvero i pesci mutanti. I piranha infatti non solo attaccano in acqua ma addirittura volano e hanno le ali!!! Il film è mal supportato da effetti speciali tragicomici e da una sceneggiatura banale e disarmante. Si fa fatica ad arrivare alla fine nonostante (e meno male) la sua breve durata. Un film che sa di presa per i fondelli.
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Piranha transgenici che seminano il terrore volando: potrebbe essere il soggetto di uno dei tanti tragicomici capitoli che trattano animali assassini. Bisogna riconoscere, però, che non tutto è completamente da buttare e un certo mestiere nel realizzare il film permette di scamparla dal disastro più nero. È pur vero che più di qualche passaggio lascia perplessi e presenta tutti i limiti narrativi intrinseci al genere, ma va considerato non dimenticandosi della natura dell’opera, che non permette di aspettarsi nulla di differente.
Quanto ci sia di Cameron e quanto di Assonitis è difficile dire. Certo un bel po' di idee saranno trasferite, all'ennesima potenza, nel sommo Aliens (il piranha che esce dal petto del cadavere, la fuga nei cunicoli della nave con l'esplosione finale) e già qui si intravede la mano cameroniana. A contrappunto di ciò, nella prima parte scene che sembrano prese dalle commedie erotiche italiane settantiane con personaggi fantozziani. Però i piranha volanti non sono male, seppure i fondi fossero pochini. C'è un Henriksen scapigliato e simpatico.
MEMORABILE: Gli assalti dei piranha volanti.
Sorta di sequel del film di Dante opera dell'allora debuttante Cameron (defilatosi poco prima della fine). Alcuni momenti di tensione, altri di splatter, la quasi interessante scena di sesso subacqueo: tutto qui quello che rimane di questo lavoro, per il resto abbastanza scialbo per non dire noioso, a tratti. La seconda parte offre molti momenti di violenza e sangue, ma non danno quello scossone che potrebbe risollevare le sorti generali, complici anche personaggi fin troppo lineari. Henriksen identico allo Scheider dello Squalo.
Secondo excursus nel genere del thriller acquatico del produttore Assonitis, che rispetto al già pessimo Tentacoli tira al risparmio con un cast anonimo (salvabile solo Henriksen) ed effetti speciali di bassa lega (opera del Giannetto nostrano). Finto seguito del film di Dante di cui replica solo il rumore mandibolare dei pesci killer che diventano ridicoli quando svolazzano fuori dalle acque. Colpi di scena telefonati e raramente spaventosi. Difficile scorgere in questo z-movie il tocco di Cameron se non nelle discrete riprese subacquee.
MEMORABILE: L'iniziale scena di sesso subacqueo; Il piraña che esce dalla stomaco di una delle vittime in perfetto stile primo Alien.
Piranha paura, ovvero il "secondo tempo" del film precedente. Coprodotto da Italia e Stati Uniti, diventa il banco d'esordio di un giovane regista, Cameron, che firmerà pagine importanti per il grande schermo. Chi ci mette la faccia in senso stretto saranno Henriksen e la O'Neil, appassionati interpreti (la seconda più del primo) di un film che artisticamente sta in coda rispetto al capostipite ma che ha una piacevolezza immediata rovinata soltanto da una sceneggiatura farlocca (passi l'iper-aggressività, ma addirittura i pesci volanti è troppo).
MEMORABILE: L'aggressione all'infermiera.
Il terrore fantastico che viene dal mare, espresso in stile primi anni 80, ove accanto ad un po’ di “splatter & gore“ non poteva mancare un accenno “sexploitation”, seppur invero molto debole. L’inizio col “sesso subacqueo” in effetti lascia esterrefatti ma in seguito, a parte un paio di topless, si vira verso un polposo “terror” convenzionale. Ben colorato e realizzato adeguatamente, evidentemente sopra le righe, con ottime scene subacquee. Intrattenimento facile per over quattordicenni, comunque godibile per una serata disimpegnata. Un buon film.
MEMORABILE: La scena dell'obitorio; L'assalto massivo sulla spiaggia.
Deludente pseudo-sequel del gioiellino dantiano incredibilmente firmato da Cameron: dopo un bel prologo per 40 noiosi minuti non succede niente, con la presenza di personaggi inutili e dialoghi utili ad allungare il brodo. Meglio la seconda parte, con un piranha alato in versione Alien, assalti neanche troppo convinti da parte dei voraci e legnosi pesci volanti (molto abili a mirare la giugulare) prima della spassosa mattanza durante la festa e vendetta annessa. La mano del regista si riconosce in parte nelle belle riprese sottomarine, ma è davvero poco. Buone le musiche di Cipriani.
MEMORABILE: L'amplesso subacqueo iniziale; L'uccisione dell'infermiera in stile Alien; L'irruzione in stile vampiro dei piranha durante il party.
L’esordio di Cameron nel mondo della settimana arte è ciò che si è soliti chiamare croce e delizia: se le stravaganze splatter insorgono in tutto il loro splendore, il lato narrativo si inabissa in un vortice di scenette reiterate. Curiosa l’idea di trasformare i piranha in piccoli Nosferatu intenti a recidere gole a oltranza. Funzionali le carcasse umane e le eruzioni emorragiche ad opera di Giannetto De Rossi. Dignitoso il cast.
La trama è abbastanza assurda (Ok dei piranha in acqua salata, Ok anche che volino, ma che si nascondano nei cadaveri che hanno massacrato...) e trae chiara ispirazione da Lo squalo, ma tutto sommato lo spettacolo riesce a intrattenere senza annoiare troppo. Le interpretazioni sono quello che sono, ma tenuto conto del livello della pellicola non possiamo che accontentarci. Effetti speciali minimali (e abbastanza ridicoli), un po' di "gore", et voilà, la pellicola è servita... Esordio in sordina per Cameron, che pure dimostra di saper trasmettere un po' la tensione.
Sequel perlopiù nominale del piccolo cult joedantesco, ricordato per la produzione burrascosa e per gli attriti artistici fra l'esordiente Cameron e l'invasivo Assonitis. Nonostante le traversie dietro le quinte, il risultato è un piacevole e umoristico animal-horror, che grazie a trovate campy (i piranha volanti, anni prima dei deliri targati Asylum), i succosi SFX gore di De Rossi e buone musiche, si fa perdonare certi personaggi inutili (la fidanzatina del figlio di Henriksen) e cliché inevitabili (il direttore ottuso che non rinuncia alla festa). Estiva e scanzonata cheese-fest.
MEMORABILE: Il piranha nascosto nel cadavere azzanna il collo della custode dell'obitorio; Il make-up fulciano del tizio semivivo e mezzo mangiato sulla spiaggia.
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- *Sulla scheda del film, all'interno del Nocturno dossier dedicato a Ovidio G.Assonitis Beyond the screen, Davide Pulici scrive che c'è pure Lory Del Santo in una particina uncredited. Io , però, non l'ho notata.
*In un intervista ad uno speciale su Aliens, che uscì nelle edicole nel 1986, Lance Henricksen disse che non usò stuntman per la scena dell'elicottero, e saltando in acqua, si ruppe una mano.
*Il primo regista contattato da Assonitis fù Miller Drake, che aveva lavorato nell'originale Piranha dantiano. La sua idea era riprendere Kevin Mc Karthy(mezzo dilaniato), che creava, in un laboratorio sperduto, una specie di piranha volanti, per vendicarsi della biologa Barbara Steele e sull'umanità. Il progetto era piuttosto costoso, con Drake licenziato seduta stante da Assonitis
Fonte: Wikipedia - Ho letto parecchio sulle burrascose liti tra il produttore italo greco e il futuro regista di Aliens(non ultimo l'interessante dossier di Nocturno Beyond the screen, il cinema di Ovidio G.Assonitis), e sinceramente non tutto mi convince.
Secondo Assonitis , Cameron era una specie di inetto(mica male per un imbranato , girare solo 3 anni dopo, Terminator! E poi Aliens, vabbè...) e si prende meriti molto dubbi. Non voglio addentrarmi in questo cul de sac inutile e sterile, ma analizzare il film, che ha momenti cameroniani , in embrione, davvero notevoli.
Le notevoli scene sott'acqua(dove Cameron è assoluto maestro), il piranhione(ridicolo sì, ma dannatamente efficace) che esce dal ventre del cadavere alla morgue(citazione cameroniana all'amato Alien, che per Cameron è il miglior film di SF-insieme a Guerre stellari- mai girato), il finale con Henriksen in elicottero, i sub che scappano ai piranha nei cuniculi/tunnel della nave affondata, il finale. Si sente odor di Cameron , ancora abbozzato, forse ingenuo(aveva solo 27 anni all'epoca del film), ma si avverte la sua mano e il suo stile.
Notevoli gli sfx splatter di sua maestà Giannetto De Rossi(i corpi devastati dai piranha fanno il loro effetto), e discrete scene di attacco dei pesci volanti, il guardiacoste ridotto a una specie di zombi fulciano, l'attacco all'hotel, sui turisti che canticchiano "In padella, in padella...", con gustosi momenti gory, tra gole squarciate e copiosi schizza ematici.
Ma dove il filmazzo diverte di più, e nella sua dose di "sex", atipico recepirlo in Cameron(mi viene alla mente il laido inserviente della casa di cura, che lecca lascivamente la Linda Hamilton in Terminator 2).
Dall'inizio con la scena d'amore dei due sub in immersione, al ragazzo che sveglia sua madre(caruccia la Tricia O'Neal, eroina che entra di diritto nella galleria cameroniana delle "donne risolute" , come la Hamilton, Sigourney Weaver, o la Mastrantonio di The abyss), scherzando con lei nuda a letto, ottima scenetta che sfiora l'adorato incest di Taboo. Alla magliarda supermilf in cerca di carne giovane, alle due ragazze in un topless mozzafiato , la mora Carole Davis, e la biondina Connie Lynn Hadden(due playmate da sturbo).
Nulla a che vedere con il capolavoro dantiano(anche se viene accennato nel film, e ne riprende il terrificante brulicare sonoro), ma godibile, con quel retrogusto da drive-in movie che resta nella pelle.
Da menzionare il bellissimo score del maestro Stelvio Cipriani.
Primo vagito cameroniano, nemmeno tanto trash, a dire il vero, e notevole la frase di lancio-farlocca- che lo zio Zender ha messo sul manifesto di Avatar. Dal regista di Piranha paura, ça va sans dire.Ultima modifica: 16/05/14 15:05 da Buiomega71 - Ahah, non ricordavo nemmeno la "frase di lancio". Sarebbe stata notevole! Mi vien proprio voglia di rivederlo sto bistrattato sequel
- Sul sito Fantafilm, si scrive che la scena del piranha che esce dallo stomaco del cadavere, anticiperebbe addirittura Alien! Peccato che il capolavoro di Scott era già uscito 2 anni prima. Magari intendevano la riproposta cameroniana del parto alieno(onirico) sulla Weaver in Aliens.
- Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e canzoni (anno 1990) di Piranha paura
- Recentemente ad un mercatino ho recuperato a pochi euro (ma vedo che su Amazon il prezzo incomincia a spingere parecchio), l'edizione in DVD della Quadrifoglio che dovrebbe essere la più recente pubblicata sul mercato italico. La copertina reca una chiara iscrizione "edizione restaurata", ma il video pur presentato nel corretto formato panoramico 1.85 è davvero poca cosa. Pur non presentando graffi o macchie l'immagine appare scolorita e poco definita. Inoltre, anche se resa meno impattante dalla morbidezza dell'immagine, c'è parecchia grana. L'audio italiano 2.0 è discreto, ma la traccia rielaborata in 5.1 è risibile in quanto risulta meno potente e dettagliata della 2.0. Segnalo inoltre che sulla costa della copertina è stata stampata per errore un'immagine del film A 30 secondi dalla fine nel riquadro in alto. In definitiva credo si tratti della stessa edizione Stormovie rieditata a nome Quadrifoglio. Nel 2018 è uscito il bluray americano della Shout Factory (privo di audio italiano), recensito molto bene sul sito bluray.com. Visionandone gli screenshots, le immagini appaiono pulite ma non particolarmente incisive e sempre un tantino sbiadite:
https://www.blu-ray.com/movies/Piranha-II-The-Spawning-Blu-ray/190190/#Screenshots - Per chi fosse interessato il sito DvdStore, in collaborazione con la quadrifoglio, sta raccogliendo prenotazioni per il blu-ray di questo film. Se non verranno raggiunte 300 prenotazioni entro il 15 Novembre, il blu-ray non verrà editato. Al momento solo 84 pre-ordini...
- Caesars ebbe a dire:
Per chi fosse interessato il sito DvdStore, in collaborazione con la quadrifoglio, sta raccogliendo prenotazioni per il blu-ray di questo film. Se non verranno raggiunte 300 prenotazioni entro il 15 Novembre, il blu-ray non verrà editato. Al momento solo 84 pre-ordini...
Uscita annullata.
