Killer ingaggiato per uccidere una donna se ne innamora. I due saranno braccati e… Poco originale? Non proprio. Trattasi, infatti, di un bizzarro ma riuscito prodotto cinematografico in cui Hooper mescola con grande disinvoltura gli stilemi del thriller con quelli del noir e del film on the road. Cast incredibile con Hooper e la Foster mattatori assoluti. Una vera chicca, poco conosciuta ed assolutamente da non perdere. Vedere per credere!
Atipico thriller diretto dall'attore Dennis Hopper e segnato da diverse traverse traversie produttive: il regista opera infatti un interessante mescolanza di generi con un sottofondo parodistico che rende il film piuttosto originale benchè penalizzato da una sceneggiatura ingarbugliata. Di alto livello il cast.
Si vorrebbe emulare l'atmosfera alla De Palma e farla evolvere in una storia semi-parodistica stile Coen, ma Hopper non ha tali qualità e, al di là di alcune scelte originali, propone poco di speciale quanto a regia e fotografia. Giusto qualche bel paesaggio per ricordare i suoi esordi. Ad accompagnare un legnoso Hopper vediamo una Foster versione sexy che fa il suo e una serie di comparsate illustri (Pesci, Price, Turturro e un Sheen-lampo).
Con la regia di Dennis Hopper difficile che un film, anche con un soggetto non originalissimo come in questo caso, sia scontato né tantomeno banale. Una Jodie Foster in versione sexy pruriginosa, anche nei momenti più drammatici, è forse la caratteristica più rilevante; aggiungiamovi un Hopper killer che si racconta dietro l'innamoramento e si è già su una personalizzazione che rende il film interessante e meritevole di visione. Il resto del cast è un valido supporto, vuoi per la notorietà degli attori, vuoi per la loro prestazione.
Killer professionista riceve l'incarico di eliminare la testimone di un delitto. Lui la rintraccia ma, invece di ucciderla, la costringe a diventare sua amante. I committenti ovviamente non sono d'accordo... La trama potrebbe sembrare banale, ma il film lo è molto meno, per il sentimento che nonostante tutto nasce fra due persone tanto diverse. Hopper è un killer bizzarramente romantico e con qualche complesso, Foster una donna in pericolo ma tutt'altro che arrendevole e indifesa, il cast di contorno di gran lusso. Imperfetto, probabilmente per le difficoltà produttive, ma intrigante.
MEMORABILE: La proposta del sicario alla vittima designata; i litigi fra i due, in cui lei gli rimprovera di essere culturalmente rozzo
Thriller on the road, ma con una forte impronta di commedia sia nei dialoghi che nella caratterizzazione dei protagonisti. La trama è piuttosto semplice ma il ritmo discreto e la strana coppia Hopper-Foster tengono in piedi in film, tra sparatorie e cattivi simpaticamente sopra le righe (brillante Pesci, troppo stanco Vincent Price). Si sorride a volte, ma non si rimane mai davvero coinvolti. Comunque gradevole.
Una donna assiste per caso a un regolamento di conti con morti; un killer le si appiccica addosso fino a quando... non si innamorerà. Su questo tema, una sorta di sindrome di Stoccolma al contrario, si basa questo divertente noir/road-movie, molto 80s, che vede sulla ribalta molte star dell'epoca e che intrattiene fino al suo epilogo rosa. Charlie Sheen avrà vita breve: più un cameo che altro. Molto inverosimile, ma scacciapensieri.
Non banale action-movie che a tratti infila anche il "piedino" nella commedia, riesce bene a sostenere il peso dei suoi anni. Il plot (il killer assoldato per eliminare una scomoda testimone, finendo invece con l'invaghirsene) è abbastanza telefonato e ben presto si capisce dove si andrà a parare, tuttavia la struttura è di buon livello riuscendo nel non facile intento di mantenere l'interesse per tutta la durata del film. Camei a profusione, tra i quali il glorioso Vincent Price (qui in uno dei suoi ultimi ruoli) e Bob Dylan.
MEMORABILE: Bob Dylan che intaglia opere d'arte con una motosega; La battuta finale del film: "Capo, com'è che non ci segue nessuno?"
Hopper è sempre stato meglio come attore che regista e questo noir-gangsteristico ne è la conferma. Sullo spunto noto del killer spietato che decide di cambiare vita salvando la vittima di turno, si sviluppa un racconto on the road discontinuo e improbabile. Tra lussuosi cameo (Dylan, Price) e strambe figure di contorno (Turturro) si inseriscono alcune incerte parentesi action (l’elicottero, il finale nella raffineria) dirette in modo quasi amatoriale. Con la materia a disposizione si poteva fare di più di questa scialba mescolanza tra Red Rock West, Lynch e i Coen.
MEMORABILE: Il cameo di Bob Dylan con Hopper che gli risponde: “Anch’io una volta lavoravo il cemento: facevo le scarpe”; Turturro killer gentile ed educato.
La Foster, Hopper, Pesci, Ward, Stockwell, Turturro, i camei di Sheen e Price: tutto meraviglioso e perfettamente funzionante. Ma il vero terno al lotto è il personaggio di Hopper, killer coscienzioso e stravagante che prova sentimenti per la sua vittima. La leggerezza con cui il regista e attore anima il personaggio è perfetta, riuscendo a conferire a lui e al film un equilibrio fra thriller e toni da commedia che finiscono per tifare per lo spietato sicario. Da sottolineare anche le prove di Ward e, soprattutto, di Turturro.
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HomevideoRocchiola • 4/07/20 08:59 Call center Davinotti - 1238 interventi
Ristampato in DVD nel 2014 dalla Pulp Video che non ha fatto altro che recuperare il master della vecchia edizione Eagle finita da anni fuori catalogo. Infatti la qualità è mediamente sufficiente ma non esaltante. Il video panoramico 1.78 presenta una certa sporcizia di fondo con piccole spuntinature lungo tutta la durata. Le immagini non brillano per definizione e dettaglio. Ma nel complesso è guardabile. Audio italiano 2.0 o 5.1 di qualità discreta forse un pò chiuso ma ascoltabile senza particolari problemi. Non c'è molta differenza tra le due tracce con la 2.0 un pochino più potente.