Intrigo a Hollywood - Film (1988)

Un Blake Edwards minore e in fase calante, un'occasione sprecata che brucia una promettente idea di partenza e due personaggi forti (che probabilmente, nonostante l'impegno, non hanno trovato in Willis e Garner gli interpreti adatti). Film troppo lungo e troppo lento, che spesso si perde in inutili chiacchiere e in momenti d'azione e di suspence mal gestiti. Invecchiatissimo (ma era già vecchio al momento dell'uscita). Peccato. Confezione buona.

Uno degli ultimi film di Edwards e infatti si vede che non ha più lo smalto di un tempo. La storia è poco coinvolgente e inoltre troppo spesso ricorda vecchi melò indigeribili degli anni trenta, però la coppia Garner-Willis funziona e qualche momento di ironia ben giocato ci sta (così come è bella la violenta sparatoria al ranch). In definitiva un film vedibile ma che si dimentica presto. McDowell lo avrei visto bene come attore comico nel muto.

Nella Hollywood degli anni '30, il divo del muto Tom Mix e l'ex sceriffo Wyatt Earp, assunto come consulente per il suo ennesimo western, si trovano a collaborare per la soluzione di un caso assai complicato... almeno per loro, perché lo spettatore non ci mette molto a mangiare la foglia. Film non brutto ma certo poco memorabile: scarso come giallo, risulta più gradevole come tentativo di rievocare un'epoca, anche se soffre di un certo stampo para-televisivo. Scelta felice sulla carta, la coppia Willis-Garner non fa scintille sullo schermo, mentre McDowell eccede come spesso gli accade.

Strana combinazione di commedia d'epoca, giallo e noir ambientata in una Hollywood d'epoca dei tempi d'oro, non granché riuscita a causa della sua lentezza nell'esposizione degli eventi e della sua eccessiva autoreferenzialità (il divo del western Tom Mix che addirittura detta lezione a un cowboy vero come Wyatt Earp ha del ridicolo). Centra il bersaglio solo per l'accuratezza della rievocazione scenografica, per la quale sfiorò anche l'Oscar. Per il resto è un'opera nota quasi solo ai fan del regista.