Bullet - Film (1996)

El Marielito (6-0-2), abbandonato il ring, torna a recitare in questo strano ma, diciamolo subito, non riuscitissimo film diretto da Temple. La storia è telefonata (ex detenuto alle prese con droga e passato che non pass) ma l'impostazione lisergica data dal regista alla pellicola sembra voler far trasparire una certa malinconia e mostrare delle piccole formichine in lotta per il possesso del nulla. Rourke è sofferto ma non troppo ispirato; meglio il resto del cast con un Enos III molto Right Said Fred, un giovane Brody ed uno psicotico (novità!) Levine.

Classica pellicola del periodo buio di Rourke, con lui che interpreta uno dei tanti loser che non riescono a sfuggire al proprio passato. C'è un certo realismo e il cast si impegna (in particolare il giovane Brody e Levine), ma la regia è sciatta e la storia non decolla mai, tanto da annoiare già dopo pochi minuti. Rourke è nel suo, tra fotografia cupa e scenari degradati, ma non risulta molto convincente.

Siamo di fronte al susseguirsi ininterrotto di esistenze terribili. Ne consegue un senso di angoscia che soffoca e da cui non si riesce a riprendere fiato se non per i brevissimi istanti regalati dal personaggio di Ruby, ben interpretato dal sempre espressivo Adrien Brody. Crudo percorso nella malvivenza popolata da figure feroci per le quali uccidere è un banale allenamento quotidiano e i cui destini sono immutabili se non con l'epilogo più estremo. Aspro e, a tratti, dolente.

Tra i Rourke minori ma non per questo meno validi, il film di Temple ha anche il merito di affiancare all'attore il rapper Tupac in una delle sue poche ma significative apparizioni cinematografiche prima della prematura scomparsa lo stesso anno. Tra droga, vita di strada e lotte tra gang non si vede nulla di nuovo, ma la rappresentazione dello squallore suburbano è resa con cruda efficacia e Rourke è naturalmente calato al 100% nel personaggio del loser, in bilico di durezza e rassegnazione. Ritmo altalenante, comunque più che potabile.