Un'opera d'arte visionaria, che in un paese con radici cattoliche come l'Italia apparirebbe ai più certamente blasfema e che per questo difficilmente vedremo in tv (forse giusto a Fuori orario); ed è un peccato, perché per l'appunto trattasi di una pellicola fantasiosa e al contempo curatissima, anche dal punto di vista tecnico. La Swinton già allora mostrava le sue capacità attoriali nel contesto di una sceneggiatura coraggiosa e personale. Cult.
Un flusso visionario di immagini e suoni, che rifugge la narrazione e attinge i suoi frammenti nel grande buco nero e onirico della memoria personale e religiosa. Sprazzi di esistenza e istantanee di oggetti o panorami, che galleggiano nella landa desolata della casa e del giardino di Jarman accanto a una centrale nucleare, si fondono con la passione cristologica di due ragazzi gay. Un inno alla vita e all’amore che è al tempo stesso malinconico pianto sulla morte incombente e sulla fine. Un film che richiede adesione e abbandono totali.
Mentre la Madonna cerca di sfuggire all'invadenza dei fotografi, due giovani amanti vengono derisi, torturati ed infine martirizzati sulla croce... Inclassificabile rilettura cripto-gay dei Vangeli in cui il regista, a differenza di quanto avvenuto nel suo lungometraggio d'esordio, rinuncia ad ogni parvenza di narrazione, affidando il messaggio a sequenze oniriche dai colori accesi in cui il tenero amore omosessuale è messo a raffronto con la violenza insensata di chi lo condanna. Alcune immagini sono d'impatto, ma nel complesso l'opera lascia più perplessi che affascinati.
MEMORABILE: L'ultima Cena al femminile; Fustigati dai tre Babbi Natale; La croce portata insieme.
Derek Jarman HA DIRETTO ANCHE...
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DiscussioneZender • 29/11/12 20:00 Capo scrivano - 47698 interventi
D'accordo che è più attinente Lucius, ma è anche una chiara cover di dvd che pare un libro, schiarita e in bassa risoluzione, l'altra fa un po' più cinema, è più viva... Son proprio quelle cover che se posso evito, queste...
Si, solo che la copertina del libro è l'altra, della Chicago Reader, mentre questa è una cover di dvd.Fai tu.
DiscussioneZender • 29/11/12 20:44 Capo scrivano - 47698 interventi
Perché dici che è la cover del libro? Se fosse così la cambierei subito naturalmente, ma è scritto sopra "a Derek Jarman film", non è la cover del libro. L'ho ritrovata in grande per esserne certo, sta scritto: "Derek Jarman's lirical and visionary movie" - Chicago Reader.
Il Chicago reader è la rivista da cui è tratta la frase di presentazione in alto. Come se da noi scrivessero (e lo fanno spesso): "Un gran film" - La Repubblica.
L'ho trovata ora. E' la vhs, eccola qui.
Comunque l'ho tagliata meglio in alto così non fa nascere equivoci.
DiscussioneZender • 30/11/12 08:39 Capo scrivano - 47698 interventi
Se si trova la locandina in buone condizioni mettiamo quella, ok. Pur tuttavia è pieno di locandine che "sviano", in generale. E' spesso difficile interpretare il messaggio del film. E' che le cover così smaccatamente da dvd che sembran libri se posso le evito sempre.
Nel film numerosi riferimenti pittorici come Jan van Eyck , pittore fiammingo e alla pittura del Quattrocento italiano.
Durante la lavorazione Jarman si dovette ricoverare per lungo tempo in ospedale e quindi non partecipò al montaggio e al lavoro post-produttivo, mostrando come si possa lavorare in èquipe con ottimi risultati.
Fonte: Circuitocinema - Quaderno n.55 ( Derek Jarman) - Comune di Venezia, Assessorato alla Cultura, a cura di Vincenzo Patanè. 1995