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Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Affondano le radici della loro comicità nel più puro spirito ebraico newyorkese, secondo la definizione tormentone di Ninì Salerno. In realtà i quattro Gatti di Vicolo Miracoli (Umberto Smaila, Ninì Salerno, Franco Oppini, Jerry Calà) tentano molto più prosaicamente la via dell'umorismo demenziale guidati, all'assalto del grande schermo, da coloro che di lì a poco apriranno le porte del cinema alla nuova comicità italiana, i fratelli Carlo (regista) ed Enrico (sceneggiatore) Vanzina. Il film attacca quasi subito (dopo un’introduzione un po’ superflua) con le note dell'inno dei Gatti, la splendida “Verona Beat”...Leggi tutto di Smaila (il quale compone anche l'intera, gioiosa colonna sonora compresa l'altrettanto geniale “Disco Gatto” che chiude) e la presentazione dei quattro, ognuno seguito sul suo lavoro: Smaila suona il piano in una scuola di danza classica, Salerno studia filosofia (fuori corso di vent’anni!) al bar divorando quotidiani, Oppini è impiegato da un notaio e Calà fa il massaggiatore in un centro dimagrante. Da Verona, loro città d'origine (dove c’è appunto Vicolo Miracoli) i quattro partono per Roma, decisi a sfondare nel mondo dello spettacolo come accade nel contemporaneo SONO FOTOGENICO con Pozzetto. Qui incontreranno gente d'ogni tipo: il “milanese i cient pe’ cient” Diego Abatantuono (allora pressoché sconosciuto ma già molto divertente), la “supercomparsa” Ennio Antonelli, il produttore Ugo Bologna; ma la loro carriera non decollerà finché... La qualità delle battute, sparate spesso a getto barzellettistico, è bassa (molti giochi di parole penosi), ma i quattro sono innegabilmente simpatici, energici e mettono allegria. È una comicità nuova, sfrontata, a tratti molto sciocca ma che rappresenta uno sforzo di comunicare e far ridere col linguaggio dei giovani. Un film unico.

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TomasMilia 1/01/07 14:20 - 157 commenti

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Ricorda più i film bagaglineschi piuttosto che i lavori successivi dei Vanzina Bros. La scena dell'arrivo a Roma dove trovano solo scioperi e sono costretti a usare, come taxi, delle carrozzelle trainate da cinesi, sembra presa di sana pianta da un film di Pingitore. Il film è costruito, come Sono fotogenico, su sketch tenuti assieme da un'idea di fondo [non originale, ma] sempre funzionante.

B. Legnani 3/04/07 00:22 - 5523 commenti

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Operina che colpisce chi non conosceva i Gatti, ma dalla quale, chi già bene li conosceva, si attendeva un poco di più. Film disuguale, ma con qualche momento esilarante. Il film in cui i Gatti fanno le comparse ha lo straordinario titolo "La dottoressa del distretto / ogni sera ci ha il vizietto / di portarsi gli alpini a letto". Il Papa, vedendo i Gatti per tv, fra una risata e l'altra dice "Gaudeamus! Gaudeamus!" Ci sono Lauzi, Bologna, Jimmy il Fenomeno...
MEMORABILE: Il citato titolo del film con Orchidea.

Pstarvaggi 18/03/08 14:32 - 80 commenti

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L’opera prima dei Gatti di Vicolo Miracoli è film simpatico, che si lascia guardare. Gag demenziali a profusione, certo, ma inserite in una certa trama a cui si può anche appassionare. I quattro insieme funzionano (non potrebbe essere altrimenti, vista la lunga gavetta da cui provengono), ma riescono anche ad imporre ognuno la propria personalità: bonaccione Smaila, intellettuale Salerno, tenero Oppini, demenziale Calà (che è quello che nel cinema farà carriera). Vanzina dirige divertendosi.
MEMORABILE: Il tormentone di Nini Salerno: "La nostra comicità affonda le sue radici nel più puro spirito ebraico-newyorchese".

Puppigallo 3/10/08 10:05 - 5258 commenti

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I quattro sono decisamente bravi, con la loro comicità spesso surreale e le loro caratterizzazioni. Eppure, conoscendoli e apprezzandoli, c'era da aspettarsi di più, perché il livello è troppo altalenante; sembra di essere sulle montagne russe (un attimo si sorride e l'attimo dopo si assiste a una tremenda freddura). Certo, i momenti riusciti, che comunque non sono pochi, risollevano la pellicola ("Cosa danno al cinema?" domandano a Salerno. E lui: "Maciste contro Mario Merola". Oppini, fumato, che va dal capo (un notaio) senza pantaloni. E questo gli fa meritare un'occhiata.
MEMORABILE: Calà, che lavora in una palestra frequentata da grassone, commenta avvilito: "Mi sembra di lavorare su una baleniera". Vestiti da alpini. Disco gatto.

Tarabas 13/02/09 12:24 - 1878 commenti

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La storia (autobiografica?) di quattro amici che partono dalla provincia per tentare la carriera di attori, con tutto il contorno di gavetta, sadici caporali del reclutamento comparse, ambizioni naufragate negli stagni del cinema di serie B (si prende in giro il topos - nomen omen - della scena sotto la doccia). Reduci da un grande successo tv, i Gatti sbarcano al cinema con qualche ambizione, proponendo la loro comicità surreale e basata sul linguaggio. L'esito non è clamoroso, ma il film ha una nota di tenerezza per la grama vita dei debuttanti. Belle le musiche.

Markus 11/02/09 13:00 - 3682 commenti

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Commedia surreale cucita perfettamente sulle corde de "I gatti di Vicolo Miracoli". Vanzina ha saputo orchestrare il gruppo concedendogli una sceneggiatura molto divertente e in alcuni tratti davvero straordinaria. L'ambientazione inizialmente veronese, poi romana, dà slancio al film, già di per sè molto divertente. Nella soundtrack le musiche de "I Gatti" ("Verona beat" in apertura, "Disco gatto" in chiusuara). Comparsata cult del compianto Bruno Lauzi.

Ianrufus 11/05/09 13:29 - 139 commenti

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Un film che da bambino mi entusiasmò. Da adolescente lo riapprezzai per la presenza di Abatantuono (già al ciento per ciento) e oggi fa un po' effetto riguardarlo pensando a che fine hanno fatto i Gatti. Uno è il grasso intrattenitore di vip in Sardegna, uno lo si ricorda come ex-marito della Parietti, uno perso di vista dagli spettatori perché forse con più cose da dire e l'altro che è riuscito a buttare nel nulla un patrimonio fatto di film di successo e popolarità con una serie impressionante di scelte poco azzeccate. Capitttoooooo?!
MEMORABILE: La trattoria col Braciola: L'inizio con "Verona Beat" e la chiusura con "Disco Gatto"; Orchidea De Sanctis che nella botola si fece male davvero!

Cangaceiro 26/07/09 20:05 - 982 commenti

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I Vanzina, i Gatti e Abatantuono. Cinematograficamente parlando un bel drappello di quasi debuttanti. Considerato questo è un discreto film, che vive di lunghi sketch legati tra loro dall'esile filo del sogno dei quattro veronesi di sfondare nello spettacolo. Certe situazioni sono divertenti (la descrizione delle occupazioni dei ragazzi, le puzzette a casa di Bologna, la rapina finale con Lauzi) altre invece più prolisse e stancanti, soprattutto a Cinecittà col trucido (in questo caso persino un po' antipatico) Antonelli. Più o meno è come Una vacanza bestiale...

Myvincent 21/08/10 21:54 - 3726 commenti

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Arrivano i Gatti e ne vediamo combinare di tutti i colori da questi quattro squinternati che cercano di farsi strada nel mondo dello spettacolo, lasciandosi alle spalle la noiosa vita di provincia del nord est italiano. Risate disimpegnate e trovate a volte un po' spicce, ma il divertimento non manca e i primi a divertirsi paiono proprio i nostri protagonisti felini. Il quinto gatto è Diego Abatantuono e l'ultima scena a suon di "Discogatto" è una scatenata parodia della disco-music, genere musicale ancora in voga a quei tempi. Trash d'autore...

Fabbiu 3/08/10 19:53 - 2136 commenti

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Peccato che l'umorismo di questa simpatica squadra non sia mai coerente; ogni tanto qualche valida gag ma subito dopo qualche freddura o qualche scena banale. La commedia è piacevole e scorre veloce, sicuramente anche per la buona prova di tutti i protagonisti; ma alla fine dei conti chi mi ricorderò di più sono Diego Abatantuono, che quasi sconosciuto già lascia il segno, e sopratutto Ennio Antonelli strepitoso nel ruolo di Braciola.

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Galbo 16/05/11 05:46 - 12380 commenti

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Il grande successo televisivo dei Gatti di vicolo miracoli costituì trampolino di lancio per questo film diretto da Carlo Vanzina che rappresenta una sorta di autobiografia (molto) romanzata di quattro giovani veneti alla ricerca del successo. Comicità piuttosto gradevole ma film riuscito a metà con situazioni comiche godibili alternate a momenti di stanca che la regia di Vanzina (al suo quarto film dietro la macchina da presa) non risce a risollevare.

Nando 1/06/11 17:33 - 3810 commenti

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Un film quasi autobiografico in cui si mischiano gag simpatiche ad altre veramente inutili e prive di appeal. La narrazione salta da un evento all'altro avendo come esile filo logico il desiderio di ottenere l'agoganto successo televisivo. Tutto sommato poca cosa, nonostante lo slang di Abbatantuono e le grazie della De Santis.

Il Gobbo 23/06/11 11:34 - 3015 commenti

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Era già noto al tempo che tv e cinema richiedono linguaggi diversi, con tempi diversi. Così, ciò che in tv pareva (ed era effettivamente) nuovo, vivace, svecchiante, al cinema spesso risulta sgangherato, dilettantesco - e il demenziale, come sanno bene gli americani, è una scienza esatta. I quattro però avevano brio, erano (e sono rimasti) simpatici, ridere si ride, l'effetto-nostalgia e la musica di Smaila aggiungono il mezzo pallino.

John trent 21/08/11 19:16 - 326 commenti

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Dotati di una comicità originale e surreale, i Gatti di Vicolo Miracoli in questo film sono davvero geniali: le gag si susseguono a ripetizione e non sono mai volgari, le battute sono intelligenti e si ride di gusto. Peccato che dopo abbiano rovinato tutto con lo sfacelo di Una vacanza bestiale. Da rimarcare le patecipazioni di Antonelli (er Braciola), Abatantuono, Lauzi e Bologna ma soprattutto il fantastico e autoironico cameo di una divina Orchidea De Santis nel ruolo della starlette seminuda.
MEMORABILE: "Verona beat"; "La dottoressa del distretto ogni sera c'ha il vizietto di portar gli alpini a letto"; i volti nuovi della New Telecineramek.

Matalo! 3/10/11 15:52 - 1378 commenti

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Usciti dal piccolo schermo buona parte del drappello dei comici di "Non Stop" tenta la carta del cinema. Ai Gatti va buca in quanto a qualità; il film è decisamente puerile, testimonianza di quanto superficiali fossero e di quanto sciocco fosse il loro humour finto demenziale, specie il cinema nel cinema. Del mazzo Smaila era chiaramente la mente, in fondo un talento. Calà, proprio per la sua limitatezza, spicca come comico da tormentone per gli 80. Oppini nullo e Salerno patetico per velleità serioso/intellettuali. Regia funzionale di Vanzina.
MEMORABILE: Il suono dei peti molto realistico; Cameo di Lauzi direttore del market.

Deepred89 15/06/13 00:03 - 3704 commenti

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Commedia non-sense tutto sommato gradevole, composta perlopiù da una serie di scenette, nella quale il fatto che solo una minima parte delle trovate riesca a far scattare la risata è compensata dal clima vagamente surreale e anarchico, da una confezione assolutamente decorosa, da un simpatico cast di contorno e da quattro protagonisti per i quali si mantiene il sorriso sulle labbra anche quando le gag fanno effettivamente fiasco. Intendiamoci, si vola basso, ma il film ha decisamente un suo perché.

Azione70 10/12/14 10:38 - 167 commenti

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Capolavoro assoluto di no-sense. Film fatto di niente, vive sull’estro dei “Gatti” e sulla loro colta comicità (si vedano a esempio le innumerevoli citazioni cinematografiche sparse qua e là). Azzardo il paragone con lo spettacolo dei Muppet Show americani considerando anche che gli stessi attori affermano più volte nella pellicola che la loro comicità affonda le radici nel più puro spirito ebraico-newyorkese! Menzione d'onore per Abantantuono (versione terruncello), Ennio Antonelli (braciola), Fabrizio Bracconieri e Bruno Lauzi. Da vedere!
MEMORABILE: Alla stazione Tiburtina: “Il treno per Lourdes sta partendo... da solo! Miracolo!”; a Cinecittà: “Che caldo, ho proprio bisogno di farmi una doccia...”

Alex75 24/09/15 09:31 - 878 commenti

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Carlo Vanzina non è Dino Risi e quattro “Gatti” non valgono un Pozzetto, eppure le (dis)avventure di questi ragazzotti veronesi nel dorato e tentacolare mondo di Cinecittà scorrono con fluida piacevolezza; Smaila & Co. riescono a mostrare le loro diverse e complementari personalità (cosa che non avverrà nel loro film successivo); il loro limite è una certa discontinuità, in quanto il loro umorismo, non sempre fine, a volte sconfina nella puerilità. Buoni anche gli attori di contorno.
MEMORABILE: L’incipit “scaligero”, con la canzone “Verona Beat”; La Telecineramek; Il film con Orchidea De Santis; Bruno Lauzi direttore del supermarket.

Claudius 19/12/15 12:25 - 542 commenti

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Notevole esordio di un gruppo di cabarettisti scioltisi troppo presto e dalla comicità surreale. Riuscite le caratterizzazione dei quattro, ma anche il cameo di Lauzi e la presenza di Abatantuono lasciano il segno. Pellicola imperfetta quanto si vuole, ma anche questa volta l'ho rivista con piacere.
MEMORABILE: "Verona beat" e Oppini sdraiato per terra.

Ultimo 7/03/16 11:36 - 1653 commenti

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Film comico del primo periodo vanziniano con i mitici Gatti di Vicolo Miracoli. I qauttro lasciano Verona in cerca di fortuna nel mondo del cinema... Ne combineranno di tutti i colori. La trama è esile e fa leva per la maggior parte sull'inventiva del gruppo e, nonostante qualche momento forzato, molte gag vanno a segno; così il film risulta parecchio divertente. Non bisognarsi aspettarsi nulla di eccelso, ma a suo modo è un piccolo cult. Segnalo Calà come migliore dei Gatti; tra gli altri bravo il solito Ugo Bologna. Niente male!
MEMORABILE: La canzone sui titoli di testa; "Capitooo" (frase celebre di Calà); La scena vestiti da bersaglieri, con il regista che s'arrabbia.

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Jurgen77 7/06/17 08:33 - 629 commenti

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Piccola chicca cinematografica che ha lo scopo di "coronare" il successo del gruppo comico veneto. Alcune sequenze sono veramente divertenti, altre sottotono. Nel complesso il film risulta divertente e gradevole, per i fan dei "Gatti". Per gli altri potrebbe risultare debole e di poco valore. Il gruppo parteciperà ad altre pellicole, ma questa resta la migliore.

Homesick 8/06/17 07:40 - 5737 commenti

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Se in tv i Gatti si producevano in sketch piacevoli e divertenti, questo loro lungometraggio promozionale al cinema sfianca per la sua comicità goffa, ingenua, grossolana e non di rado volgare. A visione ultimata, restano nella memoria la "dottoressa del distretto" Orchidea De Santis in intimo rosso, Bruno Lauzi improbabile direttore del supermarket e la nostalgia di "Verona beat" di Umberto Smaila, canzone riproposta qualche anno dopo nel quiz "Help!" come sigla finale della puntata del sabato. Abatantuono sempre nel ruolo del "terrunciello" milanese.
MEMORABILE: Smaila pianista della scuola di ballo che improvvisa un rock'n'roll; Peter Bark "sottosegretario".

Luke v.9. 5/08/17 11:54 - 12 commenti

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Una pellicola costruita su misura per il quartetto dei Gatti Di Vicolo Miracoli e quindi una pellicola dove far emergere le singole particolarità di ognuno di loro (e già si vede comunque che Calà spicca sugli altri). Un film semplice, talvolta con delle piccole cadute di tono. Tuttavia gli attori sono simpatici, l'atmosfera è giusta e la sequenza iniziale dei titoli di testa è davvero una bella scena.

Ronax 27/02/18 01:26 - 1247 commenti

I gusti di Ronax

Destinati a variegate fortune, ma certamente più simpatici allora di quanto lo siano adesso, i quattro protagonisti celebrano il loro arrivo al successo presso il grande pubblico con un film che alterna qualche momento azzeccato (la finta rapina al supermercato, le struggenti note di "Verona Beat" e la bellezza di Orchidea) a scenette sciocche, freddure inascoltabili e battutacce qualunquiste già stantie ai tempi della sua realizzazione. Il giovane Vanzina dirige comunque con una certa spigliatezza una storiella vedibile ma subito dimenticabile.
MEMORABILE: Oppini "fumato" che si presenta dal notaio vestito solo dalla cintola in su.

Rambo90 8/08/18 22:43 - 7675 commenti

I gusti di Rambo90

Il primo film da protagonisti dei Gatti al cinema mantiene ancora oggi una sua freschezza, grazie a un ritmo spigliato e a battute spesso spiazzanti per la loro demenzialità. Certo non si tratta di umorismo particolarmente intellettuale, ma la simpatia dei quattro fa breccia da subito e aiuta ad attraversare anche i momenti più terra terra. Vanzina è già abbastanza padrone del mezzo e dirige con velocità, inserendo a metà una parodia del filone della commedia sexy che da sola varrebbe la visione. Non male.

Panza 1/10/18 21:23 - 1834 commenti

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Vedere i quattro protagonisti ancora in forma e non imbolsiti come negli ultimi anni, in primis Calà, è un piacere non da poco perché riescono a essere simpatici e in palla per tutto il film, in realtà una serie di scenette tenute insieme pretestuosamente (tanto che serve la voce narrante a tenere insieme il tutto). Purtroppo, nonostante qualche momento riuscito (soprattutto a carattere surreale), la sceneggiatura scade numerose volte nelle solite situazioni trite e ritrite di miriadi di commedie. Una mezza delusione.
MEMORABILE: Smaila adulatore nei confronti di Ugo Bologna; "Io non sopporto il dolore fisico".

Paulaster 5/07/21 10:52 - 4389 commenti

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Il quartetto di comici veronese Gatti di Vicolo Miracoli va a Roma a cercare una scrittura. Sembra l'altra faccia della medaglia di Sono fotogenico, con il tipo di comicità vagamente simile ma con una confezione decisamente povera. Il segmento di Cinecittà è di bassissima lega, come pure la festa dal produttore Bonivento. Il film scorre comunque fluido e si nota la "fame" di successo che il gruppo aveva agli inizi della carriera. Discrete le musiche di Smaila e simpatico il cameo di Bruno Lauzi.
MEMORABILE: Il regista greco alla festa; Nella roulotte degli svedesi; Il supermercato al campeggio.

Victorvega 2/08/21 19:22 - 501 commenti

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I Gatti sono (o meglio erano?) un gruppo certamente simpatico, discretamente innovativo (per quanto qualcuno possa realmente esserlo) e il pregio maggiore di questo loro film è proprio una certa freschezza. Le battute sono sparate a raffica: in buonissima parte non vanno a segno ma va bene lo stesso, arriva presto la successiva e, con il loro tono, tutto gli si perdona. Alla fine il film è gradevole, discretamente autobiografico e ben sottolinea la differenza tra i caratteri dei quattro.

Redeyes 20/10/22 14:42 - 2443 commenti

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Pellicola che maggiormente si fa apprezzare per un senso di nostalgia e per un certo modo di fare commedia che non c'è più, piuttosto che per una sua qualità intrinseca. In questo senso il film soffre la pedissequa riproposizione della comicità da cabaret che perde la sua valenza anche a causa di tempi comici diversi. Paradossalmente il più incisivo è Salerno e il più in difficoltà forse Calà, mentre la storia dirà esattamente il contrario. Gradevole zingarata verso la capitale intrisa di non sense, ma avrebbe potuto dire di più.

Pinhead80 27/02/24 11:39 - 4719 commenti

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Vanzina cuce addosso ai Gatti di Vicolo Miracoli un film su misura in grado di esaltarne la verve comica attraverso tutta una serie di gag più o meno riuscite. Già a partire dall'incipit si capisce il carattere demenziale dell'operazione con battute che giocano molto sui doppi sensi e che colpiscono più volte nel segno. I protagonisti si ritrovano nella scrittura e la storia della ricerca del successo nella capitale tutto sommato non è niente male. La loro comicità è apprezzabile e i personaggi interpretati arrivano subito al pubblico e sono una garanzia di divertimento.

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  • Discussione Ro_stoned • 10/08/10 10:23
    Disoccupato - 54 interventi
    faccio notare che nella memorabile sequenza sul tram visibile al link sotto (e nella foto il momento clou) al secondo 36" compare, praticamente nuda (!), la leggendaria "befana cecata della de paolis" ovvero Maria Tedeschi già presente in altri cult movies (Uccello dalle piume di cristallo, sono fotogenico, zucchero miele e... e tantissimi altri). qui nel ruolo, forse doppiata, di una improbabilissima vegliarda che vuole farsi violentare dai Guerrieri di Giorno. Non credo sia stata nemmeno accreditata nel film.... povera Maria (grazie a Panza per il fotogramma).

    Ultima modifica: 4/10/18 17:28 da Zender
  • Discussione Ro_stoned • 10/08/10 19:02
    Disoccupato - 54 interventi
    Legnani la Tedeschi ha fatto comparsate in 200 film di tutti i generi...mi chiedo se, nell'ultimo periodo della sua carriera dove diciamolo le facevano fare la befana o la vecchia babbiona, sagome come lei o Baccaro o Jimmy il fenomeno o la Scagnetti o Ennio Antonelli venivano messi nel cast solo in quanto ritenuti dei talismani portafortuna...o che. e come funzionava il casting, non credo che avessero degli agenti come comparse sti tizi. questi si alzavano al mattino, andavano alla depaolis e chiedevano se c'era bisogno di loro o se serviva che so una vecchia o un mostro o na portinaia etc etc??? come funzionava con sti caratteristi? qualcuno sa svelare il mistero delle loro partecipazioni?
    Ultima modifica: 10/08/10 19:06 da Ro_stoned
  • Discussione B. Legnani • 10/08/10 20:07
    Pianificazione e progetti - 14947 interventi
    Ro_stoned ebbe a dire:
    Legnani la Tedeschi ha fatto comparsate in 200 film di tutti i generi...mi chiedo se, nell'ultimo periodo della sua carriera dove diciamolo le facevano fare la befana o la vecchia babbiona, sagome come lei o Baccaro o Jimmy il fenomeno o la Scagnetti o Ennio Antonelli venivano messi nel cast solo in quanto ritenuti dei talismani portafortuna...o che. e come funzionava il casting, non credo che avessero degli agenti come comparse sti tizi. questi si alzavano al mattino, andavano alla depaolis e chiedevano se c'era bisogno di loro o se serviva che so una vecchia o un mostro o na portinaia etc etc??? come funzionava con sti caratteristi? qualcuno sa svelare il mistero delle loro partecipazioni?

    Non so esattamente, ma le "comparse" più vistose erano sempre le stesse. Credo che le cose funzionassero proprio come si vede in ARRIVANO I GATTI, in cui presentano sempre le solite facce....
    Nel forum che ti ho linkato si sono identificati figuranti che tornano con una frequenza pazzesca. Se in un film girato all'epoca a Roma c'è un party, 9 volte su 10 si riconoscono Bruno Alias e Rossana Canghiari!
  • Curiosità Zender • 9/09/12 12:26
    Capo scrivano - 47727 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film ("ti aspettiamo con la gattina più affasciante del tuo quartiere"... geniale!):

  • Musiche Alex75 • 14/03/16 17:21
    Call center Davinotti - 709 interventi
    "Verona Beat" (Salerno - Smaila)
    https://www.youtube.com/watch?v=_6OEDjtd6-c

    "Disco Gatto" (Salerno - Smaila). Esibizione dei "Gatti" nella trasmissione "Tilt" (1979)
    https://www.youtube.com/watch?v=UvqMwfJaZPQ
  • Homevideo Buiomega71 • 21/05/17 17:23
    Consigliere - 25933 interventi
    In dvd per Titanus, disponibile dal 03/08/2017

    https://www.amazon.it/Arrivano-I-Gatti-Jerry-Cal%C3%A0/dp/B0716WRSJX/ref=sr_1_272?s=dvd&ie=UTF8&qid=1495380071&sr=1-272
  • Curiosità Ro_stoned • 23/08/17 12:43
    Disoccupato - 54 interventi
    Nella versione DVD la seconda volta che viene inquadrato l'ingresso del camping romano che ospita i nostri, poco prima dell'incendio dopo la festa a casa di Ugo Bologna, la scritta che appare è "International Camping Fabulous", ossia la vera dell'hotel (grazie a Fedemelis per i fotogrammi), come si può vedere nelle location verificate!



    La versione VHS invece correggeva con "cartello elettronico" questo errore di riprese mettendo la scritta Park Hotel rossa su sfondo nero!



    Il nome Park Hotel appare invece, sia nella versione DVD che VHS, quando i quattro prendono lì alloggio:

  • Discussione Markus • 24/08/17 14:25
    Scrivano - 4775 interventi
    Ro_stoned ebbe a dire in curiosità:
    Nella versione DVD la seconda volta che viene inquadrato l'ingresso del camping romano che ospita i nostri, poco prima dell'incendio dopo la festa a casa di Ugo Bologna, la scritta che appare è "International Camping Fabulous", ossia la vera dell'hotel (grazie a Fedemelis per i fotogrammi), come si può vedere nelle location verificate!



    La versione VHS invece correggeva con "cartello elettronico" questo errore di riprese mettendo la scritta Park Hotel rossa su sfondo nero!



    Il nome Park Hotel appare invece, sia nella versione DVD che VHS, quando i quattro prendono lì alloggio:



    Evidentemente per il dvd (magari senza volerlo) hanno usato il master originario senza post produzione dell'epoca.
    Ultima modifica: 28/08/17 14:00 da Zender
  • Discussione Markus • 21/01/24 20:37
    Scrivano - 4775 interventi
    La scena nel bagno della villa del commendator Bonivento, con Nini (Salerno) e l'ospite greco impegnati in un colloquio surreale, mostra i seguenti flaconi (grazie a Matemalex per fotogramma e descrizione):

    A: Acqua di rose Roberts 
    B: il retro del flacone di Oil of Olaz
    C e D: i deodorant-parfumé "Impulse" (arcinoto lo slogan di quegli anni "Se qualcuno ruba un fiore per te... sotto sotto c'è Impulse") nei bellissimi flaconi spray allora neri con farfalla stilizzata. C'erano diverse seducenti fragranze, contraddistinte dal colore della farfalla e in questo bagno c'erano di colore verde e blu.

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images67/aruiv1.jpg[/img]
    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images67/aruiv1b.jpg[/img]
    Ultima modifica: 22/01/24 07:49 da Zender
  • Discussione Markus • 25/02/24 11:55
    Scrivano - 4775 interventi
    Nel cast Aldo Valletti (si vede a dx della signora col vestito verde).

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images67/aldova.jpg[/img]
    Ultima modifica: 25/02/24 12:17 da Zender