Rovineremo la festa - Corto (1957)

Leggermente più articolato dei coevi Omicidio e Un sorriso dentale, è una specie di cinema verità. Pare infatti che il regista abbia chiesto di poter filmare il ballo che si svolgeva alla scuola di cinema di Lodz da lui frequentata. All'insaputa degli insegnanti si accordò con un gruppo di "hooligans" perché irrompessero alla festa e girò le conseguenze di questa "intromissisione" di un agente perturbante all'interno di una situazione normale. Rischiò l'espulsione dalla scuola. Per conoscere la formazione registica di Polanski.

Per sei minuti su sette non accade un bel nulla: tranne mostrarci un gruppo di studenti festeggiare (male e noiosamente) ballando senza contegno e ridere senza motivo. L'ultimo minuto un gruppo di esclusi (?) forza l'entrata e mette sottosopra il party. Non ha, o perlomeno non pare dimostrare, senso particolare, o significato allegorico (pupazzo in acqua in chiusa escluso) e si trascina stancamente in una piatta reiterazione di atti meccanici, eseguiti dai partecipanti di una festa destinata a tragica conclusione. Bruttarello ...

Gruppo di teddy boys irrompe in una festa privata, mettendo tutto a soqquadro. Polanski tenta qui una sorta di cinema-verità, provocando una vera rissa durante un vero party (così dice lui...) e filmando gli eventi. Se l'idea è interessante, la realizzazione lo è meno. Il corto, infatti, procede lentamente, limitandosi a mostrare scorci della festa senza preoccuparsi del ritmo, come se il regista si fosse accontentato della marachella combinata pensando che questo bastasse a fare un film.

Durante un ballo in maschera, un banda di bulli si vede negato l'ingresso ma riesce ad entrare ugualmente, seminando violenza e panico e mettendo di fatto fine alla festa. Il messaggio è fin troppo chiaro, o forse non c'è nemmeno, in questo corto di poco interesse. Migliori gli altri cortometraggi del regista polacco.

A metà strada tra il cinema di Jarman e quello di Antonioni, ma inefficace e soprattutto poco esplicativo. Una festicciola, degli invitati, tutti ballano, non si vede molto del posto se non un cancello dietro al quale un gruppetto di ragazzacci chiede di poter entrare per accedere al divertimento. Una volta negato il permesso i due decidono di agire autoinvitandosi. Il risultato è palese. Deludente, non può che essere considerato una prova di girato.