H20 - Bagno di sangue - Film (2003)

Chi pensava di averle viste tutte è servito. Sanguisughe mutanti causa steroidi invadono un campus universitario. Questo il pazzesco assunto di base della delirante pellicola che va ad ingrossare le fila del genere animali assassini. La “regia” di Decoteau qui raggiunge vette inarrivabili di trash. A conferma basti vedere il primo attacco (ma anche gli altri non scherzano): da morir dal ridere. Stile patinato e ritmi mortalmente noiosi.

Al partire dei titoli di coda (ma anche prima) mi sono sentito preso in giro. Un film di un'ora e venti quasi interamente girato al rallentatore, non c'è un'idea che sia una aldilà della stra-abusata storia di animali mutanti, la regia è pessima (alcune inquadrature sono completamente scentrate persino nei momenti di dialogo), le uccisioni sono ridicole, il finale è anche peggio. Chi apprezza almeno si sarà goduto quell'ammasso di corpi muscolosi. Da vedere per credere.

A causa degli steroidi nel sangue di alcuni nuotatori, delle sanguisughe subiscono delle mutazioni e prendono di mira il college frequentato dagli sportivi in questione. La regia di DeCoteau è, come al solito, garanzia di pessimi effetti speciali, inquadrature approssimative, ritmi lentissimi, ralenti imperante e, ovviamente, la recitazione ai livelli minimi di un cast maschile che sembra scelto su un catalogo di Abercrombie & Fitch. Non c'è nemmeno un degno livello di trash, ma soltanto una sconfortante incompetenza.

Trashistica e trascurabile "decoteata" che questa volta, contro aitanti giovanotti spesso e volentieri a torso nudo, mette delle grosse sanguisughe mutate a seguito di ingestione di steroidi. La povertà di idee e di mezzi è lampante, fra effetti speciali risibili, scene interminabili di docce e dettagli maschili che strizzano un occhio e anche l'altro al pubblico gay, insomma: tutto ciò che caratterizza il cinema di DeCoteau. Non noiosissimo, ma molto limitato. Si salva però un colpo di scena finale forse inutile ma certamente inaspettato.