The loved ones - Film (2009)

The loved ones
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Titolo originale: The loved ones
Anno: 2009
Genere: horror (colore)
Regia: Sean Byrne
Note: Presentato fuori concorso al Torino Film Festival 2009.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 21/11/09 DAL BENEMERITO LEBOWSKI
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Lebowski 21/11/09 11:00 - 81 commenti

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Sorprendente esordio di un giovanissimo australiano che deve essersi posto la domanda: "Che succede se la ragazza che avete rifiutato di invitare al ballo di fine anno del liceo se la prende a male? "Tra echi di Stephen King e Tobe Hooper, il film alterna toni feroci e grotteschi senza inventare nulla di nuovo ma riuscendo a essere molto fresco e divertente, meglio di tanti horror simili visti negli ultimi anni. Splatteroso ma senza eccessi, propone uno sguardo giovane ma non giovanilista. Questo Byrne bisogna tenerlo d'occhio...
MEMORABILE: La scena del trapano.

Brainiac 12/10/10 16:34 - 1083 commenti

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"Non c'è più niente da fare" cantava Roberto Satti, col suo rimmel-perenne e la mossa-alla-Memphis per ogni evenienza. E non c'è più niente da dire nell'horror moderno (?) stando al volenteroso Sean, se non continuare a rovistare nello smoking del citazionismo, fra il pugno di Hooper dentro la carezza di De Palma (quello di King e della sua reginetta della festa, si badi). Certo un passato che "è stato molto importante" (e lo diceva pure Bobby Solo), ma gli inserti-grotesque non addolciscono la pillola di un genere esausto. E' stato bello sognare.

Mdmaster 15/10/10 08:53 - 802 commenti

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Discreto debutto dell'australiano Byrne, che con l'aiuto di un cast ridotto, ma di ottima levatura, ci presenta una rivisitazione della "classica" vendetta perpetrata dalla rigettata al gran ballo. Mero pretesto per lanciarsi in un'altra avventura di torture porn, viene tenuto a galla dalla brava McLeavy e del sofferente Samuel. Una bella colonna sonora incornicia una pellicola che strizza un po' troppo l'occhio a certi derivati moderni e si prende eccessivamente sul serio, ma che nasconde grandi potenzialità. Non male.
MEMORABILE: Le terrificanti urla di gola di Samuel; i mood swings di Lola, da far invidia a Kathy Bates.

Schramm 21/10/10 02:04 - 3495 commenti

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Lo sguardo di Satana l'abbiamo incrociato tutti. Misery l'abbiamo visto tutti. Quella porta l'abbiamo aperta tutti (e spalancata è rimasta, facendo accedere epigoni d'ogni risma). Se volere più bene alla mamma o al papà ce lo siamo chiesto in tanti ma in pochi abbiamo verificato che certi genitori è meglio perderli che trovarli. Must love death l'hanno visto solo il sottoscritto e Byrne. L'intersezione val bene una visione? Con meno condiscendenza al grottesco ne varrebbe anche tre o quattro. Il problema se mai è che una volta passata la dogana serba non ci sono più eccessi pornture che tengano.

Greymouser 14/12/10 00:22 - 1458 commenti

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Niente di originale, ma la coppia di psicopatici padre-figlia, edipica e cancrenosa, è una delle più efficaci del genere, così come sono efficaci e raccapriccianti diverse sequenze, a testimonianza di un indiscusso talento del regista, certamente da affinare ma promettente. La sceneggiatura presenta i soliti luoghi comuni, le solite situazioni inverosimili che fanno attorcigliare le budella, e anche personaggi e scene del tutto inutili alla funzionalità della storia. Però ci ho trovato un certo fascino macabro, e questo mi basta.

Lupoprezzo 6/09/11 14:41 - 635 commenti

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Sean Byrne, pur pescando a destra e a sinistra, se la cava discretamente nel fondere dramma familiare e horror con una spruzzata (forse eccessiva) di grottesco; coadiuvato da una buona fotografia (soprattutto nel finale) e dal montaggio, mentre i ralenti non sono proprio utili e la musica è fin troppo funzionale. Discreto il protagonista (sofferente e penitente) e brava l'antagonista (irruente come una schiacciasassi e vittima del complesso di Elettra): su entrambi incombe la figura paterna. Mitica la canzone "Oh So Lonesome For You" di Pete Molinari.

Pinhead80 7/09/11 15:44 - 4765 commenti

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Vedendo questo film qualche ragazzo si pentirà di aver rifiutato l'invito al ballo scolastico di fine anno... Un buon horror che riesce in più di un'occasione a toccare i nervi scoperti anche allo spettatore meno sensibile. I protagonisti folli sono assolutamente perfetti. Qualche punto il film lo perde perché vede inseriti al suo interno alcuni personaggi altamente inutili (la coppia che fuma e fa sesso sull'auto/la madre del protagonista che sembra una copia al femminile di Giovanni Lindo Ferretti). Rimane comunque un film appetitoso.
MEMORABILE: La trapanatura del cranio.

Jcvd 18/10/11 12:01 - 258 commenti

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L'espordiente Sean Byrne azzecca una trama curiosa e avvincente e soprattutto un cast perfetto per quel che concerne i cattivi, tra i quali eccelle il padre, davvero in stato di grazia. Peccato per il finale e una parte iniziale un po' lenta nonché per alcune scene pressoché inutili con protagonista l'amico. Le torture ci sono, chi le cerca non resterà deluso.

Pumpkh75 27/10/12 18:46 - 1750 commenti

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Uno slasher coloratissimo, brioso, diviso equamente tra stralci di torture porn e divagazioni sulle sfaccettature della sofferenza, che non perde un colpo che sia uno e che ci regala una ultima mezz'ora strepitosa. La regia è ottima, curata nei dettagli, gli attori funzionano tutti anche se la palma di migliore in campo va sicuramente alla burrosa Robin McLeavy. Goduria.
MEMORABILE: la protagonista che arranca, coltello in mano, come uno zombi romeriano sull'asfalto.

Daniela 17/05/14 07:59 - 12670 commenti

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Lola sembra timida e gentile, ma è fuori come un balcone: così, quando il belloccio della scuola rifiuta di portarla al ballo, lo fa rapire dal babbo per obbligarlo a partecipare ad una festicciola a casa sua... Inizia come un teen-movie per dirottare presto nei territori dell'horror casalingo e nel torture-porn: ben poco di originale, ma la coppia para-incestuosa formata dalla principessa in rosa e dal babbo premuroso risulta una variante gustosa, la tensione regge, il raccapriccio di certe sequenze è assicurato, le facce sono quelle giuste, l'humor è di qualità nerissima.
MEMORABILE: Il buco per l'acqua calda; gli ospiti della cantina

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Buiomega71 7/05/16 00:42 - 2912 commenti

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Completamente folle, poppissimo, crossover tra Carrie e Wolf Creek che non lesina ferocia e agonie (la trapanatura del cranio, l'acqua calda da versare, i piedi inchiodati con i coltelli al pavimento, la carne "amorevolmente" incisa, la pipì nel bicchiere, i polsi spezzati con fuoriuscita dell'osso, la madre lobotomizzata, coloro che vivono nello scantinato). Grotteschi balli al sangue, un Prom night in stile massacro del Texas, dove Byrne abbaglia con una regia fiammeggiante (il finale alla Interceptor sulla strada). Visceralmente gustoso e la McLeavy resta negli incubi.
MEMORABILE: Lola non molla nemmeno se ridotta a brandelli; Tutti a sfogliare l'album; Brent si libera e scatta la mattanza vendicativa; Il sale sulle ferite.

Fedeerra 5/11/17 06:10 - 770 commenti

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Piccolo gioiello di puro sadismo femminile. Film crudo, granguignolesco, che va dritto al sodo senza però dimenticarsi dei suoi personaggi e della loro caratterizzazione: figlie psicotiche, padri morbosi e madri inermi. Dai colori pop macchiati di sangue (o)scuro l'opera di Byrne procede il suo cammino senza intoppi e con inaspettati colpi di scena. Robin McLeavy è una villain coi fiocchi.

Lupus73 23/05/21 15:40 - 1496 commenti

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Rispetto al successivo, mediocre psycho-slasherino con protagonista sempre metallaro, il debutto di Byrne risulta migliore: un horror incentrato sulla notte del ballo, con una reginetta seriale che si ricrea delle prom night casalinghe gore e che sembra una Carrie al negativo: sempre emarginata ma perfida, sadica, cinica, e con varie rotelle fuori posto invece della telecinesi, complice un padre incestuoso (chiaramente suggerito ma non esplicito): un bel quadretto di novella famiglia freak. Non mancano i colpi di scena, il risultato è grottesco e noir allo stesso tempo, ma buono.
MEMORABILE: Il simbolismo gore del complesso edipico irrisolto: lobotomie fai da te per averli tutti ai suoi piedi (ma nessuno mai come il padre).

Kinodrop 11/06/21 19:03 - 2956 commenti

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Snobbata dall'ombroso compagno di scuola, Lola organizza in casa una festa alternativa in cui si vendicherà del torto subito, vestita di rosa e con la complicità d'un padre a dir poco ambiguo e "servizievole". Torture porn australiano che, pur muovendo da non pochi luoghi comuni (rapimento /sevizie/botole...), riesce a trovare una via originale sempre al limite tra lo zuccheroso e colorato mondo dei teenager e la caterva di momenti con atrocità assortite, sullo sfondo di una famiglia a dir poco paranoica e patologica. Un bel ritmo e un'ottima resa fotografica fanno il resto.
MEMORABILE: L'inutile storia parallela della coppia al ballo scolastico; Trapanazione e acqua bollente; La botola e i suoi inquilini; Strisciando sull'asfalto.

Anthonyvm 24/06/21 16:05 - 5700 commenti

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Fra le più riuscite chicche dell'ozploitation del nuovo millennio, un crudelissimo quanto ironico incubo che non lascia scampo. L'idea di base non è certo nuova (abbiamo famiglie di psicopatici alla Hooper, un mix di Carrie e Annie Wilkes come villain e svolte di una ferocia pari all'Audition di Miike), ma la conduzione di Byrne è perfetta, in un equilibrio impeccabile fra grottesco (il delirio finale), sordido (il subtext incestuoso) e shock (le sequenze prettamente torture-porn sono veri pugni allo stomaco). La McLeavy è un capolavoro di angoscia e odiosità impossibile da scordare.
MEMORABILE: La mamma di Lola; I coltelli nei piedi; La lobotomia con trapano; I ragazzi ferini e cannibali nello scantinato; La resa dei conti in auto nel finale.
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  • Musiche Pinhead80 • 27/09/11 20:09
    Scrivano - 314 interventi
    Tra le musiche è sicuramente da citare "Oh So Lonesome For You" del grande Pete Molinari che fa parte dell'album "A virtual landslide".

    Per maggiori informazioni sul cantante rimando al seguente link: http://www.petemolinari.co.uk/
  • Discussione Buiomega71 • 7/05/16 10:03
    Consigliere - 26006 interventi
    Byrne prende i Prom Night e Carrie frullando insieme i massacri del Texas con Wolf Creek e mette in tavola un folle caleidoscopio di follia, sangue, sevizie, depravazione e agonie

    Succoso, viscerale, godurioso viaggio nei meandri dell'anormalità che tira stoccate feroci e malvagie e non lascia un attimo di respiro

    Il povero Brent (già con problemi di suo tra autolesionismo e la morte del padre nell'incidente iniziale) diviene martire e subisce le più agghiaccianti angherie da una delle ragazze più pazze e repellenti che il cinema dell'orrore ci abbia regalato (Lola resterà per un pò negli incubi di ogni maschietto e la McLeavy è a dir poco straordinaria, tra espressioni da sciroccata, imprese da provetta serial killer e goffa in quel vestito fucsia/lucido) aiutata da un padre più fuori di lei, che la chiama "Principessa" e che non disdegnano pulsioni incestuose (la prova del vestito, con i sandaletti in tinta, di Lola davanti allo specchio-vedere le espressini del padre mentre guarda la figlia provarsi il vestitino-, il loro ballo con la dichiarazione della figlia)

    Dalle umiliazioni (la coscia di pollo fatta mangiare a forza, il ciucciadito, la pipì nel bicchiere) si passa alla torture (piedi inchiodati al pavimento con coltellacci, incisioni "amorevoli" a forchettate sulla carne, poi annaffiando le ferite col sale, la trapanatura del cranio con aggiunta di acqua bollente "Papà, faglielo più grosso" per lobotomizzare i ragazzi della collezione speciale di Lola)

    Una madre lobotomizzata (una delle trovate più shock del film), coloro che vivono nello scantinato (brrrr), tutti insieme-con allegria-a vedere l'album di Lola, la stanza della ragazza con Barbie e Ken in pose oscene e bambole varie, le sassate per tirar giù Brent dall'albero, la furia vendicativa di Brent quando riesce a liberarsi dalla sedia marylinburnsiana e conseguente mattanza

    Byrne, poi, non rinuncia a omaggiare alcuni maestri della sua terra (l'arrampicata weiriana sul roccione da parte di Brent, che cerca il soffio della morte, il gran finale allucinato sulla strada alla Interceptor)

    Lola ridotta a brandelli che continua , strisciando, la sua missione di morte (il rumore della lama del coltello sull'asfalto, il polso spezzato con fuosiuscita dell'osso)

    Un pò inutili i siparietti con l'amico di Brent e la darkettona (che poco ci azzeccano) tra alcool, fumo e sesso (il ballo un pò troppo ardito dei due)

    Senso di solitudine (che attanaglia tutti i personaggi) che ognuno esprime come può (Lola in primis), tra nutrie morte sull'asfalto e un outback da brividi

    Pregevole la fotografia di Simon Chapman e musiche ficcanti di Ollie Olsen (tra nenie da ragazzina e sonorità carpenteriane)

    Il nome di Byrne è da segnare sul taccuino e la McLealy è di quanto più terrificante si sia visto in un film

    Sarebbe perfetto per il giorno di San Valentino: John Hughes meets Tobe Hooper

    "Strapperò il cuore di Holly, come tu hai strappato il mio"
    Ultima modifica: 7/05/16 16:59 da Buiomega71
  • Homevideo Buiomega71 • 7/05/16 10:14
    Consigliere - 26006 interventi
    Ho l'ottimo dvd francese della ARP Sélection (in quanto, il film, e tutt'ora inedito in italia)

    Formato: 2.40:1

    Audio: francese (5.1), inglese (5.1), francese (2.0), inglese (2.0)

    Sottotitoli: francese

    versione unrated

    Come extra intevista agli attori e al cast tecnico, trailer

    Durata effettiva: 1h, 20m e 54s

    Visto in inglese con sub francesi (abbastanza scorrevole, anche per i dialoghi striminziti e facilmente comprensibili)