Streets of blood - Film (2009)

L'uragano Katrina e New Orleans messa a ferro e fuoco da bande criminali fanno solo da sfondo a questa storia di conflitti di potere e corruzione che coinvolge l'FBI, la narcotici e la malavita. Il più pulito ha la rogna e fino alla fine non si capisce chi sia il vero burattinaio. Winkler filma tutto con occhio distaccato e mano agitata: è quel freddo piglio realistico stile Alpha dog. Kilmer fa il duro sembrando meno bolso di quanto sia, 50 Cent vaga qua e là come un estraneo e la Stone (psicologa) compare ogni tanto senza un perché. Finale con dubbio.

Poliziesco sporco e violento con un Val Kilmer ritrovato (e dimagrito). Peccato che la storia non offra grandi sorprese né grandi emozioni e l'inizio sia davvero stentato. Meglio la seconda parte, dove la storia si inizia a delineare e dove riappare anche un Michael Biehn invecchiato ma ancora efficace. Le sequenze d'azione sono rozze (in stile film televisivo) e la recitazione di 50 cent è sotto il livello di guardia. Poteva essere un buon poliziesco; peccato, occasione mancata per Val Kilmer.

Le strade di sangue del titolo sono quelle della città di New Orleans devastate dal recente uragano. Un noir che ha nell'ambientazione e nella caratterizzazione dei personaggi principali il suo maggiore pregio. Di contro i limiti risiedono in una storia troppo ingarbugliata e in personaggi secondari senza grande costrutto, come quello interpretato da Sharon Stone, poco funzionale alla storia.

Thriller metropolitano in cui si muovono poliziotti giustizieri che interpretano a proprio modo l'idea di legalità, qualcuno arrotonda, altri, antipaticissimi FBI, indagano e a loro volta interpretano. Ingarbugliata pellicola in cui risalta la sola interpretazione "massiccia" di Kilmer, mentre gli altri non contribuiscono a migliorare una trama che non convince in un'atmosfera eccessivamente opprimente.