La tredicenne Jasira, oltre a sopportare le costrizioni del padre integralista e le prese in giro dei compagni, riceve le attenzioni morbose prima di un patrigno e poi del vicino di casa del padre. Riuscirà a godersi la vita e a scoprire il sesso (magari con un ragazzo di colore) come le pare? Black comedy che alterna momenti azzeccati (i playboy, il gatto, a casa della vicina) ad altri in cui gioca sporco tra anticonformismo di maniera e situazioni forzate. Buono il cast, specie la protagonista e il padre oltre alla sempre brava Collette.
Diversi argomenti trattati: l'America della guerra del golfo, il razzismo, la famiglia americana nei diversi aspetti, la convivenza di culture diverse, non una novità per gli USA, ma soprattutto il sesso. La scoperta del sesso per la tredicenne Jasira, ingenua quanto "Lolita" e l'approfittarsi di lei da parte di adulti senza troppi scrupoli. Gli interpreti sono all'altezza, fino a farsi odiare, alcuni, ma quello che non funziona è il poco approfondimento del tema e l'altalenante e poco plausibile comportamento del padre di Jasira. Fastidioso.
MEMORABILE: Tom: "Quello era il mio sangue, non il suo". Jasira: "No era solamente il mio".
Furbesco e a tratti inutilmente pruriginoso film di formazione sessuale. Protagonista assoluta è la conturbante tredicenne Jazira (Summer Bishil) che, vittima di un padre molto rigido e di una madre a dir poco stralunata, si concede a destra e a manca andando ben oltre i turbamenti tipici della sua età. Dietro l’anticonformismo di facciata (e il finale lo dimostra), gli autori fanno in realtà un copioso uso di luoghi comuni e cercano a tutti i costi il politicamente scorretto senza però mai lasciare il segno.
Con discrezione si analizzano i contrasti familiari tra genitori che difendono ossessivamente la morale comune e figli che maturano precocemente idee di emancipazione. Vengono mostrati con esplicito realismo le pulsioni adolescenziali (quelle di una ragazza che nel guardare riviste per uomini prova piacere fino all'orgasmo) e gli assurdi divieti della famiglia (come quelli sulla depilazione o gli assorbenti). Buona l'analisi della conseguente incomunicabilità. Dal finale ci si poteva aspettare qualcosa in più della semplice speranza. ***
I turbamenti sessuali di un adolescente di origini libanesi in terra americana. Diretto e sceneggiato dall'autore di American beauty, ne condivide il tentativo di analizzare la società moderna dietro il (falso) perbenismo e le convenzioni borghesi. Il risultato è deludente per l'eccessivo schematismo dei personaggi che sono poco approfonditi dalla sceneggiatura sebbene il lavoro degli attori sia encomiabile; da ricordare l'ottima prova di Aaron Eckhart nei panni del viscido vicino e quella della protagonista Summer Bishil, davvero brava.
POTRESTI TROVARE INTERESSANTI ANCHE...
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE: Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT): Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ: Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE: Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
All'uscita negli Usa il film fece incavolare diversi gruppi di persone:
- la comunità musulmana per il titolo originale (Towelhead=testa di tovaglia slang indirizzato agli arabi) e per certi clichè per loro eccessivi
- le associazioni dei genitori per le scene di sesso abbastanza esplicite.
- Sarah Palin non so perchè (ma non mi sorprende, visto il cervello della signora)
Ragionamenti eccessivi ma del tutto prevedibili in un paese, gli Usa, dove si boicotta tutto e tutti solo per avere un pò di visibilità.
E benzina per il lancio del film, benzina che gli autori hanno sicuramente cercato inserendo nel copione molti passaggi "controversi".
Al solito il titolo italiano è di rara cretineria. Certo tradurre letteralmente quello
orginale era impossibile (visto il suo significato slang) eppure si poteva fare meglio.