L'uomo dalla bocca storta - Corto (2009)

Ricco e conciso. Un documentario sulla vita artistica e privata di Salce che, attraverso le numerose testimonianze di parenti, amici, colleghi e critici cinematografici e raro materiale d’archivio, ne enuclea il poliedrico talento di attore-regista-autore ripercorrendone le tappe principali: a teatro con la coppia Caprioli-Valeri, l’esperienza brasiliana con Celi, la conduzione di programmi radio e TV, le intuizioni di Colpo di stato e Fantozzi. Denominatori comuni quella gestualità e sottile ironia che lo hanno reso personaggio unico nel panorama italiano.

Un grazioso documentario-inchiesta molto importante perché unico nell'aver ricordato la vita e la professionalità del regista/caratterista/conduttore Luciano Salce, un nome tra i giovani quasi dimenticato e che è giusto rimembrare. In passato Salce è stato spesso considerato un regista di film di grana grossa da una critica spocchiosa e ignorante, ma fortunatamente il tempo e le sue opere hanno saputo dargli giustizia. Il documento è un interessante spaccato della vita di un uomo che ho sempre ammirato.

Documentario, molto interessante pur nella breve durata (un'ora scarsa), dedicato al grande Luciano Salce; attraverso le testimonianze di chi lo conosceva bene viene descritto non solo il personaggio, ma soprattutto l'uomo. Tanti sono i dettagli della vita di questo artista che vengono narrati e che non molti conoscono, per renderci partecipi delle vicende da lui vissute; oltre a ciò numerosi reperti d'epoca. Purtroppo, come viene documentato anche qui, Salce non è (sorprendentemente) più molto conosciuto dalla gente comune, un vero peccato.

Giusto omaggio ad un artista italiano autenticamente eclettico realizzato dal figlio Emanuele. Colpisce il fatto che Salce sia stato quasi dimenticato da una buona parte del pubblico laddove trova i giusti riconoscimenti da parte di colleghi e addetti ai lavori. In particolare se ne sottolineano le intuizioni che hanno portato al meritato successo film entrati nella storia del cinema italiano, uno per tutti Fantozzi. Documentario breve ma corposo.

A metà strada tra l'affettuoso omaggio del figlio (co-regista del documentario) e ricordo di un autore dimenticato (via Salce, chi era?), la storia di un autore a tutto tondo dalla vita travagliata (orfano di madre alla nascita, prigioniero di guerra dei tedeschi): ricordi di amici e colleghi (oggi quasi tutti morti anche loro) che delineano una generazione passata di artisti che ha reso il cinema italiano nel secolo scorso un fenomeno mondiale; niente di trascendentale, un gradevole ripasso e poi via a vedere e rivedere i film citati.